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La trazione animale: un passo verso il futuro? 
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Molto bene! Sinceri, vivissimi complimenti a chi - come i gentili Miky69 e Tosco - va muovendosi nella direzione più auspicabile, con genuina passione e con lodevole impegno!


29/11/2013, 16:55
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Vorrei dire la mia..
Ho letto tutto il thread e mi sembra che nessuno abbia parlato di sostituire i mezzi meccanici nelle odierne aziende agricole con cavalli da tiro. Si parla solo di integrare il lavoro degli animali con quello dei macchinari.
Rispondendo a Jimmy, direi che la disamina di Tosco cade "a fagiolo": se non è sostenibile mantenere un cavallo da lavoro, come può esserlo mantenere un cavallo da usare solo la Domenica per andare a fare qualche passeggiata?
E' chiaro che questi animali possano essere impiegati solo da chi ha tempo di farlo e realtà aziendali in cui sia sostenibile economicamente una riduzione della produttività oraria.
Un'azienda di silvicultura di 500-1000 ettari, difficilmente venderà i suoi forwarder da 400 cavalli per passare alla raccolta del legname coi cavalli, asini o muli, perchè altrimenti di questi ne dovrà comprare un migliaio ed assumere altrettanti boscaioli per fare lo stesso lavoro negli stessi tempi.
Però le piccole aziende e tutti gli hobbisti e gli appassionati che vorranno farlo, ricaveranno solo giovamento nell'usare questi animali al posto di comprare i macchinari necessari o di chiamare un terzista che faccia lo stesso lavoro, per tutti i motivi già elencati (contatto con la natura, rispetto dell'ambiente, risparmio, lavorare senza rumori assordanti ecc)..

Ci sono delle realtà in cui i mezzi meccanici proprio non possono passare causa piante troppo fitte o pendenze elevate (anche per cingolati) come quella in cui ho fatto queste foto:

Immagine

Immagine

Immagine

Questi sono un gruppo di persone che hanno la necessità di usare il cavallo (le montagne che non si vedono in foto, hanno pendenze superiori al 100%).
In situazioni così puoi fare due cose: chiami il terzista e distruggi i tuoi boschi con gli scavatori per creare delle strade carrabili, oppure prendi i tuoi cavalli-muli-asini e fai il lavoro all'antica.
Personalmente nei miei terreni voglio fare alla seconda maniera: nel mio bosco non ci entro neanche con il cingolato con carro da montagna, quindi, appena potrò, mi prenderò un paio di questi animali e via nel bosco a fare legna!

Integrare i lavori vuol dire usare il meno possibile, chiaramente quando è possibile farlo, i mezzi meccanici: io ad esempio ho intenzione di usarli nella raccolta delle olive, andando nei campi con un carretto trainato da questi, invece che da mio trattore che inquina, fa rumore e mi distrugge il cotico erboso.
Detto questo c'è un'ulteriore punto di non poca importanza: avere gli animali che pascolano liberamente (per chi ha il terreno) è un grosso vantaggio, perchè ti permette di non trinciare certi appezzamenti, risparmiando tempo, soldi del gasolio ed i soliti danni al terreno prodotti dal trattore.

Mi sembra quindi chiaro che avere un animale da lavoro ha senso solo se:
-si hanno i soldi per mantenerlo anche in assenza di pascoli
-si ha il tempo per usarlo e l'ordinamento colturale adatto per sfruttarlo
-si ha la passione e l'amore per questo animale
-si è disposti a rispettare il suo tempo nelle lavorazioni
-si ha manodopera sufficiente (in famiglia e non) per usarlo nelle lavorazioni che si vogliono effettuare


29/11/2013, 17:27
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Tosco ha scritto:
Quindi Jimmy, in breve il tuo messaggio è anche questo: il fieno costa troppo, o per produrlo ci vuole troppo terreno...e quindi non conviene allevare un cavallo per integrare il lavoro delle macchine.
Ma magari per farci una giratina al mese conviene?
Cioè, a prescindere non conviene allevare un cavallo, visto che il fieno ti costa comunque sia tanto e comunque sia la terra per produrlo deve essere tanta, indipendentemente dal fatto che tu lo usi per tirare un aratro o che tu ci faccia una giratina ogni tanto?
Di cavalli mi intenderò poco, ma di pratica in azienda ne so abbastanza per dirti che quanto dici (a mio avviso, che sia chiaro) non è concettualmente molto solido, perchè se così fosse a prescindere non converrebbe tenere i cavalli.
...o forse non ho capito niente?
Sia chiaro, sempre con simpatia e rispetto: se credi che questo venga meno dimmelo che terminerò immediatamente di interloquire con te ;) :lol: :lol:
Ciao
Tosco


ti rispondo volentieri... e con questo rispondo anche a Riccardo che mi fa' notare la stessa cosa...

il punto e' che io un cavallo da affezione (come i miei vecchi in disuso) o da diporto, usato per fare passeggiate a sella ecc. lo considero una pura e semplice spesa che sostengo volentieri perche' per i cavalli ho affetto e passione e per me una bella passeggiatona rilassante e' il massimo della vita.

Quindi non mi interessa trovarci una convenienza economica... sono soldi che si spendono senza nessun ritorno concreto, finche' me lo posso permettere per me e' OK, il fieno lo compro dai commercianti al dettaglio e quest'anno sono arrivato a pagarlo fino a 70 euro al ballone... amen... lo faccio comunque volentieri perche' i cavalli piu' che una passione per me sono la vita...

Tutt'altra cosa e' il ragionamento sulla convenienza della trazione animale... se deve essere conveniente, significa che oltre alla passione, all'ambientalismo ecc. ci deve anche essere un margine di profitto sui costi di mantenimento dei cavalli da lavoro.

E poi come ho gia' detto, c'e' da considerare in prospettiva di dover anche mantenere il cavallo a riposo per i suoi ultimi 10 anni... perche' non vorrei che qualcuno pensasse che sia una bella idea quella di macellare i cavalli dopo averli sfruttati per una vita... cerchiamo di non tornare al passato almeno su questo brutto, tragico aspetto...


29/11/2013, 20:11
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Cita:
Quindi non mi interessa trovarci una convenienza economica... sono soldi che si spendono senza nessun ritorno concreto, finche' me lo posso permettere per me e' OK, il fieno lo compro dai commercianti al dettaglio e quest'anno sono arrivato a pagarlo fino a 70 euro al ballone... amen... lo faccio comunque volentieri perche' i cavalli piu' che una passione per me sono la vita...

Tutt'altra cosa e' il ragionamento sulla convenienza della trazione animale... se deve essere conveniente, significa che oltre alla passione, all'ambientalismo ecc. ci deve anche essere un margine di profitto sui costi di mantenimento dei cavalli da lavoro.

Io ho parlato di sostenibilità. ;) :)
Se tu spendi soldi per mantenere un cavallo da passeggiata, io posso spenderne per mantenerne uno che ANCHE mi aiuta in campagna.
Vedi, qualche messaggio fa io ho fatto i conti della serva, mettendo sul tavolo praticamente di tutto...e siccome io non ho i soldi per mantenermi lo sfizio del cavallo da passeggiata, prima di prenderne uno ho fatto trascorrere degli anni...ho ragionato sulla mia produzione di fieno, sugli spazi, sulla logistica...e quando ho visto che potevo "sostenerlo" ne ho preso uno.
Parlare di convenienza economica?
Jimmy, sinceramente...il discorso all'inizio era stato da te importato su altri binari e io tentavo di presentare una possibile alternativa ai tuoi ragionamenti ;) :)
Mi sa che andando avanti rischiamo di arrampicarci troppo sugli specchi...o perlomeno questa è la mia percezione di dove stia andando questo scambio a due.
Facciamo così (e quindi ti rispondo anche alla vecchiaia del cavallo): io ho preso una cavalla di 24 anni non destinabile alla macellazione. Ti ho detto quanto mi costa. Smetterò di ferrarla quando non sarà più in grado di portarmi in passeggiata, e mi costerà anche meno (salute permettendo..naturalmente).
Continuerà a farmi il famoso monte di cacca, che a me serve..e quindi continuerà ad essere egregiamente incastonata in un concetto di "economia sostenibile di una piccola azienda".
Non tirerà l'aratro, ma sarà pur sempre utile all'azienda.
L'affetto?
Quello non si misura, e non voglio stare qui a parlare del bene che vogliamo a quella cavalla...sarebbe secondo me superfluo ed irrilevante ai fini della discussione in oggetto.
Quindi, la cavalla morirà di vecchiaia, affiancata da una giovane puledra...e andrà bene così: pascolo e stalla non le mancheranno mai sino alla fine dei suoi giorni...e non mi peserà mai, credimi.
Ripeto...l'affetto non si misura e non siamo qui a parlare di questo!
Ciao
Tosco


29/11/2013, 21:38
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Jimmy:

Come è già stato affermato, far lavorare un cavallo non vuol dire caricarlo oltre i limiti fisiologici. Non è scritto da nessuna parte.
Farlo lavorare vuol dire volergli bene quanto, se non di più, può volergli bene uno che lo usa per fare passeggiate, dato che il suo mantenimento, il suo addestramento ed il suo utilizzo richiedono NOTEVOLI e maggiori dosi di pazienza, passione ed amore.
Io ad esempio uso tutto ciò che possiedo sempre al di sotto (molto al di sotto) dei propri limiti intrinseci, proprio perchè ho rispetto di ciò che ho in mano, che sia un trattore come un cellulare. Figurati come userei un "mezzo" biologico!
Nessuno dice che col cavallo si guadagna in termini assoluti, perchè comunque sia, i soldi risparmiati per il gasolio che si userebbe per trinciare il campo dove questo animale pascola (per riportare il mio esempio) sono sicuramente molti meno di quelli che si sono usati per comprare l'animale, i ferri, i finimenti ecc..

La DIFFERENZA è:
-se ho un cavallo da sella, pago il mio divertimento (cavalcare) e basta
-se ho un cavallo da lavoro, pago il mio divertimento (cavalcare) ma riduco in termini assoluti i costi, dato che con le lavorazioni che posso farci, risparmio su altre voci (gasolio per movimentare carichi, trinciare ecc).

Insomma.. con entrambi si perdono notevoli dosi di tempo, di più con il cavallo da lavoro chiaramente, ma l'aspetto ludico si ha doppiamente nel caso del cavallo da lavoro dato che ci si può divertire anche mentre si lavora.

QUINDI:
Non hai cavalli e non ti interessa averne uno?
Non comprarlo per ridurre le spese aziendali.

Ti piacciono i cavalli e vorresti averne uno?
Prendilo da lavoro, così lo potrai sfruttare doppiamente e giustificherai meglio la sua spesa.

Hai terreni con conformazioni tali per cui solo il cavallo può essere usato?
COMPRA IL CAVALLO!


29/11/2013, 21:40
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Quoto Tosco ed aggiungo che oltre all'aspetto ludico si aggiunge un maggiore rispetto dell'ambiente e dell'ecosistema in cui si vive.


29/11/2013, 21:46
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Cavalli di razze italiane come la bardigiana, o l'Esperia, o la murgese, presenti in piccole aziende agrosilvozootecniche ubicate in alta collina od in montagna sono utilmente impiegabili fino ad età molto avanzata - nel pieno rispetto dei loro naturali connotati fisiologici e psicologici - in un'ampia gamma di attività ausiliarie ancora tutte da scoprire e da valorizzare adeguatamente.

Ripeto: l'Italia non è solo Pianura Padana, Piana di Foggia, Piana di Catania, Agro Romano, Piana di Paestum ed altre consimili aree geografiche; né è solo Roma, Milano, Napoli, Torino, Cagliari ed altre consimili città.

Gli equini cavallini, o asinini, o mulini serviranno sempre più per una progressiva ripresa - sana, equilibrata e rispettosa del contesto ambientale naturale - dell'economia primaria in aree marginali e svantaggiate del nostro paese. Ne sono totalmente convinto.


30/11/2013, 10:30
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Riccardo... quello che dici e' esattamente quello che penso anche io e che sto' dicendo fin dall'inizio... oggi si lavora con i cavalli piu' per passione che per una pura convenienza economica...

E secondo me e' meglio cosi, e' meglio che il ritorno della trazione animale sia qualcosa molto piu' legato alla passione per i cavalli che ad una logica di profitto...

diversamente, se si facesse per profitto, ritorneremo sicuramente a certe brutte abitudini del passato tipo quella di sfondare di lavoro i cavalli e poi macellarli quando sono sfiniti...


30/11/2013, 10:46
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Si, ma come dice GMF, per certe aziende di collina o montagna, data la scarsa produttività per ettaro e quindi i ridotti margini di profitto è necessario ricorrere alla trazione animale, perchè un trattore spesso non ci si può permettere.
Questo vale soprattutto per le aziende che vendono legname.. per diversi anni molti hanno chiamato il terzista ed hanno meccanizzato realtà in cui non si poteva meccanizzare, producendo danni enormi al territorio.
Qualcuno si è accorto o si accorgerà, che lavorare con certi mezzi in certi luoghi causa danni al terreno che possono provocare nel lungo periodo frane e smottamenti, quindi o si smetterà di usare tali aree a fini produttivi, o si cambierà sistema.

Chiaro che per un'azienda già avviata può essere economicamente sostenibile o persino redditizio soltanto in alcuni contesti: l'azienda vitivinicola collinare già affermata che vende il proprio prodotto a prezzi da capogiro potrebbe usare la trazione animale per avere un ritorno di immagine non di poco conto, ad esempio.
L'azienda di 300 ettari che coltiva mais e grano in pianura padana, magari dei cavalli se ne fa di poco..
Per l'agriturismo in genere poi, si può dire che sia quasi obbligatorio!

Per quanto mi riguarda la trovo una scelta vincente per tutti gli appassionati-hobbisti, le aziende biologiche e biodinamiche di piccole medie dimensioni o grandi qualora la manodopera sia sufficiente, aziende silvicole montane e collinari o di aree svantaggiate, agriturismi e qualunque azienda in cui si voglia cambiare le regole per migliorare il proprio stile di vita o semplicemente... il mondo, facendo la propria piccola parte. ;)


Sul fatto che si stia rapidamente diffondendo questo sistema all'estero è poi presto detto: nel nord europa con l'agricoltura si guadagna.. qui siamo in altre realtà purtroppo.


30/11/2013, 13:32
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Riccardo ha scritto:
Questo vale soprattutto per le aziende che vendono legname.. per diversi anni molti hanno chiamato il terzista ed hanno meccanizzato realtà in cui non si poteva meccanizzare, producendo danni enormi al territorio.
Qualcuno si è accorto o si accorgerà, che lavorare con certi mezzi in certi luoghi causa danni al terreno che possono provocare nel lungo periodo frane e smottamenti, quindi o si smetterà di usare tali aree a fini produttivi, o si cambierà sistema.


infatti dopo che negli ultimi 10 anni sono scomparsi i mulattieri, i boschi non praticabili con mezzi meccanici dalle mie parti sono in grossa parte in abbandono

Sono rimaste in uso solo porzioni di boschi serviti da strade che consentono l'uso di camion, trattori, teleferiche mobili o quantomeno motocarriole

Ma questo e' successo perche' nessuno ha piu' voglia di faticare a fare la legna con i muli per un margine di guadagno che ormai sulla legna e' risicatissimo


30/11/2013, 15:09
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