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Doma e addestramento del cavallo
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astrolla
Iscritto il: 12/07/2010, 14:28 Messaggi: 15
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Ciao Gianni, ho letto con molto interesse tutto quello che hai scritto. Bravo!Complimenti soprattutto per l'approccio al cavallo... dalle mie parti direi che sia proprio RARO! Da quello che racconti però dici di non essere un professionista ma sembra che tu sia in contatto con diversi puledri.. di dove sei? di cosa ti occupi? scusa il terzo grado ma credo che più di mille parole potrebbe essere certamente utile l'osservazione diretta... e se non fossimo troppo lontani.... Io lavoro come istruttrice presso un centro ippico... ho da 20 anni cavalli miei per cui non mi considero una neofita.. ma sull'argomento doma ho certamente molto da imparare... mi piacerebbe confrontarmi con te anche perchè mio marito mi ha regalato una splendida cavallina che vorrei tirare su da sola. Se non sarà possibile incontrarsi vorrà dire che utilizzerò il forum per chiederti qualche consiglio, a presto!
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12/07/2010, 14:56 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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astrolla ha scritto: Ciao Gianni, ho letto con molto interesse tutto quello che hai scritto. Bravo!Complimenti soprattutto per l'approccio al cavallo... dalle mie parti direi che sia proprio RARO! Da quello che racconti però dici di non essere un professionista ma sembra che tu sia in contatto con diversi puledri.. di dove sei? di cosa ti occupi? scusa il terzo grado ma credo che più di mille parole potrebbe essere certamente utile l'osservazione diretta... e se non fossimo troppo lontani.... Io lavoro come istruttrice presso un centro ippico... ho da 20 anni cavalli miei per cui non mi considero una neofita.. ma sull'argomento doma ho certamente molto da imparare... mi piacerebbe confrontarmi con te anche perchè mio marito mi ha regalato una splendida cavallina che vorrei tirare su da sola. Se non sarà possibile incontrarsi vorrà dire che utilizzerò il forum per chiederti qualche consiglio, a presto! Ciao, non preoccuparti, nessum terzo grado Io sto nelle Marche. Confermo che non sono un professionista, tutt'altro. Sono anch'io da tanti anni dietro i cavalli, ma da semplice appassionato. L'allevamento mi piace, anche se non è facile per niente. E mi piace cercare di capire, di dare una risposta al perchè di un comportamento piuttosto che un altro possibile comportamento del cavallo. Mi affascinano quelli che hanno un approccio al cavallo direi "interpretativo", piuttosto che da dominatore. Così ho provato negli anni ad andare oltre la passeggiata domenicale Ho provato a domare dei cavalli, e ci sono anche riuscito, ho fatto mille miglioni di errori , cercando di capirli e di correggerli, talvolta ci sono riuscito, altre no . Tutto qua. Qui nel forum mi sono trovato a raccontare la mia esperienza, i miei errori e le cose giuste, o giuste secondo me. Scriverle mi ha anche aiutato a razionalizzarle nella mia mente consentendomi un approccio, credo, migliore al nostro amico quadrupede. Ma intendiamoci bene: non voglio ne posso insegnare niente a nessuno, mi sono trovato a fare il moderatore, Marco me l'ha chiesto , ma le mie risposte hanno sempre e solo il valore del contributo di uno che racconta le sue storie. Mi piace parlare di cavalli, e questo posto si presta Ciao, e non farti scrupoli se vuoi "chiacchierare di cavalli"
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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12/07/2010, 22:26 |
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astrolla
Iscritto il: 12/07/2010, 14:28 Messaggi: 15
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Ciao Gianni, grazie per l'accoglienza. Io vivo in Toscana, nè vicini, nè lontani. Come te mi piace approfondire...ma il tipo di approccio che anche io ho sempre avuto nei confronti dei cavalli, raramente, molto raramente, ha trovato il consenso di altri appassionati. Qui si chiamano "cavallai" ed il termine non è certo usato come complimento! E il DOMINIO sul cavallo è un concetto imprescindibile. Chi come me invece faceva e fa scelte differenti spesso è poco considerata... vabbè.. poco importa.. io invece sono sempre stata fiera di avere un cavallo che decide di collaborare con me mantenendo la sua dignità e la sua personalità. Ma a parte ciò... adesso il mio mitico cavallo ha 23 anni, è in buona salute e si merita un po' di tranquillità... Volevo invece chiederti un consiglio che riguarda la mia nuova cavallina, di 3 anni e mezzo, vissuta fino ad ora in cima ad un poggio completamente libera, in compagnia di un'altra cavalla anziana. L'ho portata al maneggio dove lavoro con l'intenzione di domarla utilizzando il metodo della "doma dolce". Come ti dicevo la mia esperienza in fatto di doma è molto limitata... ho avuto solo poche esperienze...ma sono certa, utilizzando il buon senso e una buona dose di sensibilità e di calma, di poter far bene. Ho iniziato il lavoro al tondino e la cavalla sembra collaborare molto bene: si lascia toccare dappertutto, sta ferma mentre la "grattugio" da tutte le parti, si fa alzare e pulire bene tutti i piedi e mi segue molto volentieri... è molto leggera per cui le basta una pressione molto lieve per comprendere cosa fare. Quello che volevo capire meglio è l'uso dell'allontanamento come "punizione" quando non fa ciò che le viene richiesto o quando la sua attenzione cala.... devo aggiungere che la cavallina è stata fin da subito molto socievole tanto che mi seguiva anche il primo giorno, senza averle fatto niente. Ho notato però che quando uso l'allontamento da me per "punirla", forse io sbaglio qualcosa, anzi di sicuro, ma ho la sensazione che lei non comprenda e quasi perda la fiducia o la voglia di contatto con me... la domanda è: tu come usi, nel dettaglio, l'allontanamento? metti il cavallo di nuovo in circolo, qualche giro fino a che non si sottomette? In realtà lei questa fase sembra non comprenderla... è come se mi volesse dire che lei vuole GIA' collaborare... non so se sono riuscita a farti capire...non vorrei in pratica rovinare il rapporto già creato mandandole magari un messaggio sbagliato. Già devo necessariamente darti un ulteriore elemento. Considera che io lavoro la cavallina in libertà, al massimo con l'ausilio di una corda al collo. grazie fin da ora per i consigli che mi darai....a presto!
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12/07/2010, 23:02 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Ok, proviamo a capire ed a ragionarci insieme . Consentimi una domanda: In quali occasioni la "punisci" facendola allontanare? E perchè lo fai?
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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13/07/2010, 6:01 |
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astrolla
Iscritto il: 12/07/2010, 14:28 Messaggi: 15
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grazie intanto per la disponibilità all'ascolto!! dunque io parto dal presupposto che la cavallina preferisca stare con me al centro del tondino piuttosto che muoversi, trottare o galoppare nel cerchio esterno...allontanarla da me corrisponde a quello che farebbe la matriarca in un branco per rimettere agli ordini un puledro/a disobbediente. Quando poi lavoro sugli esercizi sarei propensa ad utilizzare il concetto del rinforzo positivo, per cui quando fa bene la lodo con la voce (le dico sempre "good girl") e poi segue una grattata al garrese. Quando però mi accorgo che si distrae da me per guardare magari un cavallo fuori o perchè sente un rumore.... vorrei richiamare la sua attenzione..e pensavo di utilizzare proprio il concetto di allontanarla da me.. in quel modo lei dovrebbe capire che il suo atteggiamento non è gradito. Ho letto il tuo lavoro e nella prima parte descrivi proprio l'uso dell'allontamento per far capire al cavallo che deve avere l'attenzione su di noi. Una volta che il cavallo ti segue nel tondino, tu come richiami la sua attenzione se si distrae durante il lavoro? grazie mille, sei la prima persona con cui riesco a parlare di questi argomenti...agli occhi degli altri sembrano stranezze incomprensibili! a presto!
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13/07/2010, 11:34 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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astrolla ha scritto: grazie intanto per la disponibilità all'ascolto!! dunque io parto dal presupposto che la cavallina preferisca stare con me al centro del tondino piuttosto che muoversi, trottare o galoppare nel cerchio esterno...allontanarla da me corrisponde a quello che farebbe la matriarca in un branco per rimettere agli ordini un puledro/a disobbediente. Quando poi lavoro sugli esercizi sarei propensa ad utilizzare il concetto del rinforzo positivo, per cui quando fa bene la lodo con la voce (le dico sempre "good girl") e poi segue una grattata al garrese. Quando però mi accorgo che si distrae da me per guardare magari un cavallo fuori o perchè sente un rumore.... vorrei richiamare la sua attenzione..e pensavo di utilizzare proprio il concetto di allontanarla da me.. in quel modo lei dovrebbe capire che il suo atteggiamento non è gradito. Ho letto il tuo lavoro e nella prima parte descrivi proprio l'uso dell'allontamento per far capire al cavallo che deve avere l'attenzione su di noi. Una volta che il cavallo ti segue nel tondino, tu come richiami la sua attenzione se si distrae durante il lavoro? grazie mille, sei la prima persona con cui riesco a parlare di questi argomenti...agli occhi degli altri sembrano stranezze incomprensibili! a presto! Figurati, il problema è che bisognerebbe sempre "vedere" quello che succede per rendersi bene conto e provare a capire cosa succede nella testa del cavallo in quel momento. Da quello che mi dici sta succedendo questo: la tua puledra è molto ben associata a te, le piaci, preferisce di gran lunga stare con te piuttosto che lavorare. Questa è una cosa che ormai ha ben acquisito nella sua testa. Lei stà con te, punto. Detto questo, può accadere che qualcosa attiri la sua attenzione al di fuori della tua sfera di controllo. Ma non è che lei si "allontana" da te, è semplicemente che, facendo ormai parte indissolubile del tuo branco, può capitare che si guardi semplicemente in giro, ma è ben chiaro per lei che sta con te. E' questa la ragione per cui si sorprende quando la allontani: nella sua testa scatta questo pensiero "...io sto con lei e lei non mi vuole? Perchè? Aiuto...", l'allontanarla la manda in qualche confusione perchè non c'è nulla che lei ti ha rifiutato, ha semplicemente guardato qualcos'altro senza mettere in dubbio il fatto di stare con te. Io proverei a fare questo: - quando si distrae, pur stando con me (cioè quello che ho descritto sopra), la richiemerei con la voce (verso della rana o simile) e mi sposterei lateralmente rispetto alla sua testa, come se mi allontanassi un pò. Questo fatto dovrebbe provocare la reazione contraria nella puledra, cioè il suo pensiero potrebbe essere "...aiunto, il mio capobranco mi lascia sola, devo andargli dietro...", e la sua attenzione torna su di te. - l'altra cosa che farei è quello di creare situazioni che aumentano il suo livello di paura di situazioni nuove, cioè andrei avanti con il lavoro. La tua cavalla mi sembra molto associata ormai, non so se hai cominciato a metterle la coperta o la sella, se non l'hai fatto forse è il momento di iniziare. Queste situazioni nuove saranno per lei molto preoccupanti, ne avrà paura e tenderà a non accettarle. Tu, con il meccanismo dell'allontanamento, l'aiuterai a superare, a controllare, questa paura. In questo caso tu l'allontanerai per qualcosa che lei non accetta, questo dovrebbe portarla ad accettarla con dei tempi ragionevoli. Fammi sapere se qualcosa di quello che ho scritto ha colto nel segno ciao
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13/07/2010, 12:26 |
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astrolla
Iscritto il: 12/07/2010, 14:28 Messaggi: 15
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wow, grazie Gianni... perfetto il tuo ragionamento... credo proprio che tu abbia ragione...immaginavo anche io qualcosa del genere. oggi proverò certamente a mettere in pratica i tuoi consigli. tra l'altro meditavo anche di cominciare a mettere il sottosella anche se sono più interessata al lavoro in libertà piuttosto che al lavoro in sella. Preferivo cioè consolidare alcuni esercizi da terra... ti farò certamente sapere come procede il lavoro! Approfitto per farti un'altra domanda. Secondo te e la tua esperienza questo tipo di approccio può essere utilizzato anche su cavalli anziani? Ho una piccola pony shetland che uso per la scuola... bravissima, nulla da dire... ha 23 anni ed è ancora in ottima forma! Ho provato a metterla nel tondino per vedere che tipo di reazione avrebbe avuto... e ho avuto la netta sensazione che non capisse dove volevo arrivare. Non da alcun segnale di sottomissione, non si avvicina se mi fermo e la chiamo... resta come indifferente..se però io la grattugio e la invito a fare un passo, poi un pochino mi segue...mi sono fatta l'idea che 23 anni passati di mano in mano (io ce l'ho con me da pochissimi mesi..), vita da maneggio o in mano a qualche bambino, le abbiano fatto "dimenticare" le regole della vita sociale... o per lo meno non riesce ad associare l'uomo come possibile elemento del branco perchè lo ha sempre vissuto sotto altra "forma"! Tu che ne pensi? oppure sbaglio io, anche questo MOLTO probabile!!!
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13/07/2010, 14:08 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Credo che la pony sia, come dire, "inquinata" da anni di rapporto con l'uomo durante i quali ha acquisito una comunicazione non verbale con l'uomo che va al di fuori della comunicazione che invece cerchiamo noi. Lei ha acquisito che può fare certe cose, me ntre altre non DEVE farle, pena qualche punizione. Non considera l'uomo parte del branco, anzi il capobranco. Adesso tu vuoi rivolgerti a lei con un linguaggio non verbale simile a quello dei cavalli. Questo la disorienta, oppure non ci "vede" proprio in quelle vesti. Tempo, la pony ha bisogno di tanto più tempo per iniziare a vederti con occhi diversi, tempo e pazienza. Il tondino credo sia una nostra esigenza di "controllare" il cavallo. Lo stesso lavoro potrebbe essere fatto, probabilmente, all'aperto, però richiede una padronanza del linguaggio non verbale, una velocità di interpretazione dei segnali che il cavallo ci manda e velocità di nostra risposta coerente a tali messaggi e quindi efficace che io, personalmente, non ho. Ho bisogno di riflettere per percepire il segnale, sempre diverso da cavallo a cavallo (ognuno unico ed irripetibile, come noi umani del resto), il segnale dicevo che il cavallo mi manda tale per cui lo stesso lavoro fatto all'aperto ed in totale libertà perderebbe di efficacia. E' la differenza tra l'appassionato (io) ed il professionista
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13/07/2010, 14:38 |
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astrolla
Iscritto il: 12/07/2010, 14:28 Messaggi: 15
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bravo Gianni.. quello che dici sulla pony lo condivido appieno, hai espresso benissimo quello che pensavo.. Parli di tempo, quindi pensi che insistendo sia possibile recuperare un rapporto differente? Me lo auguro e ci voglio provare. Non credi che se la cavallina avesse ancora bisogno di chiarire "chi comanda" non collaborerebbe con me come già fa? Considera poi che lavoro in libertà, al max con una corda al collo per abituarla a sentire la pressione. Sono perfettamente daccordo però sul principio della posizione che dobbiamo avere rispetto al tronco del cavallo quando si muove nel tondino... Vi ringrazio per i consigli che sono sempre preziosi...
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13/07/2010, 14:48 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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13/07/2010, 20:07 |
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