Come ci comporta in maneggio?
Tra i frequentatori dei maneggi ci sono spesso figure abbastanza stereotipizzabili (si dice?), proviamo a vederele:
LA BELLONA: la individuerete facilmente, si guarda sempre anche in mancanza di specchi, vorrà essere sempre al centro dell'attenzione e farà di tutto per creare situazioni, anche bizzarre, che la pongano in evidenza. Se l'istruttore gli da spago è la fine.
Fortunatamente ci sono un mucchio di belle ragazze ottime amazzoni e belle persone.
IL RICCONE: inconfondibile, arriva col suo macchinone che parcheggia puntualmente in mezzo al piazzale, nel punto più fastidioso. Sa tutto lui, e di tutto. In breve si muove come se il maneggio fosse suo, si impossessa di tutti gli spazi, e di tutte le cose. Compreso il vostro cavallo
IL PETULANTE: terribile, continua a parlare, a fare domande, le più ovvie e scontate. E' fastidioso come una zanzara e non c'è verso di scrollarselo di dosso. Una noia
L'ORSO: non parla con nessuno, arriva senza salutare, fa le sue cose e se ne va come è venuto.
Il modo migliore di frequentare un maneggio è mostrarsi disponibile con gli altri e con i titolari senza essere invadenti. Essere discreti senza chiudersi in se stessi. Tenere una gradevole conversazione senza diventare petulanti.
Ma soprattutto guardare gli altri mentre vanno a cavallo o lavorano un cavallo, specie i titolari. Osservare il loro comportamento cercando di capirne le ragioni, fare dentro di se delle congetture sul perchè di certi comportamenti, solo poi con calma chiedere se le vostre congetture erano esatte o sbagliate. Rocordate: osservare, osservare e ancora osservare. Gli occhi ben usati valgono più di mille libri e di mille lezioni!
La gente di cavalli, normalmente, ha un pò a noia chi pone domande ovvie, mentre apprezza chi, non sapendo, cerca di capire e pone domande per capire! La differenza è sostanziale.