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cavalli, passione e lavoro
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sarcio
Iscritto il: 26/08/2014, 15:28 Messaggi: 11
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Salve a tutti, possiedo un’azienda da poco costituita sull’appennino tosco-emiliano, vicino a Firenze, dove, oltre ad attività agrituristica, produciamo patate e ortaggi vari. Sia io che mia moglie abbiamo fatto scuola di equitazione per qualche tempo in età adolescenziale, poi entrambi non abbiamo continuato, se non per qualche cavalcata molto sporadica. Adesso, alla soglia dei quaranta, per entrambi si è riaccesa prepotentemente la passione per questi magnifici animali e visto che finalmente abbiamo lo spazio per tenerli, oltre che accudire dei cavalli per noi, pensavamo di trasformare la passione in un lavoro. Già da un po' di tempo abbiamo ripreso a montare 2/3 volte a settimana all'inglese con un istruttore esperto e siamo in procinto di acquistare il ns. primo cavallo. Inoltre mia moglie, già psicologa, si sta muovendo per imparare la terapia con il mezzo del cavallo, mentre io, visto che vicino a noi c’è una bellissima ippovia di 180km, vorrei prendere il brevetto di guida trekking. Oltre a questo, visto che stiamo valutando la possibilità di acquistare una proprietà limitrofa con circa 50 ha di seminativo, pensavamo di realizzare delle strutture per tenere i cavalli a pensione, magari anche come animali a riposo e forse in futuro chissà…quando avremo acquisito maggiore esperienza, potremmo anche pensare a un piccolo allevamento... Quello che vorrei chiedere a voi esperti del settore è: pensate che possa esserci mercato per questo tipo di attività o rischiamo di fare un buco nell’acqua? Grazie 1000
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23/09/2014, 17:26 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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sarcio ha scritto: Salve a tutti, possiedo un’azienda da poco costituita sull’appennino tosco-emiliano, vicino a Firenze, dove, oltre ad attività agrituristica, produciamo patate e ortaggi vari. Sia io che mia moglie abbiamo fatto scuola di equitazione per qualche tempo in età adolescenziale, poi entrambi non abbiamo continuato, se non per qualche cavalcata molto sporadica. Adesso, alla soglia dei quaranta, per entrambi si è riaccesa prepotentemente la passione per questi magnifici animali e visto che finalmente abbiamo lo spazio per tenerli, oltre che accudire dei cavalli per noi, pensavamo di trasformare la passione in un lavoro. Già da un po' di tempo abbiamo ripreso a montare 2/3 volte a settimana all'inglese con un istruttore esperto e siamo in procinto di acquistare il ns. primo cavallo. Inoltre mia moglie, già psicologa, si sta muovendo per imparare la terapia con il mezzo del cavallo, mentre io, visto che vicino a noi c’è una bellissima ippovia di 180km, vorrei prendere il brevetto di guida trekking. Oltre a questo, visto che stiamo valutando la possibilità di acquistare una proprietà limitrofa con circa 50 ha di seminativo, pensavamo di realizzare delle strutture per tenere i cavalli a pensione, magari anche come animali a riposo e forse in futuro chissà…quando avremo acquisito maggiore esperienza, potremmo anche pensare a un piccolo allevamento... Quello che vorrei chiedere a voi esperti del settore è: pensate che possa esserci mercato per questo tipo di attività o rischiamo di fare un buco nell’acqua? Grazie 1000 In primo luogo complimenti! Poi, in merito alla domanda, come sapete viviamo tempi difficili, forse difficili in maniera diversa dai momenti difficili del passato, nel senso che nel passato ci sono stati momenti di crisi, e in quanto crisi destinati ad essere superati, mentre adesso mi pare che più che una crisi ci sia semplicemente un ridimensionamento del modello Italia, un paese che era una grande manifattura ma che è non più competitiva negli scenari sempre più globali. E non si è ancora pensato, nei fatti, ad un modello di sviluppo alternativo. In questo scenario verrebbe da essere pessimisti in merito alla vostra ipotesi e invece a mio avviso è proprio quella la strada da battere. Come tutte le cose bisogna farla bene, le approssimazioni, le improvvisazioni, non funzionano più perché il possibile mercato a cui la tua ipotesi deve guardare è più fuori che dentro l'Italia. Ma se fatta bene e opportunamente comunicata sono convinto che può funzionare. Quindi secondo me forza e coraggio . Però non improvvisate con i cavalli! Il cavallo non è un animale che si conosce con qualche uscita settimanale ma richiede passione vera e grande impegno
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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23/09/2014, 18:29 |
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sarcio
Iscritto il: 26/08/2014, 15:28 Messaggi: 11
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grazie x la risposta e x l'incoraggiamento, che di questi tempi non fa certo male. Sono d'accordo che con i cavalli non si debba improvvisarsi, per questo pensavamo che la prima attività da svolgere, a parte i cavalli nostri, sarebbe quella della pensione per i cavalli a riposo, che oltre ad una possibile base economica per l'azienda, ci darebbe modo di acquisire molta più dimestichezza con gli animali e nel frattempo specializzarsi sulle discipline che vorremmo proporre in seguito. Trovi che possa essere un buon iter? E soprattutto, credi che ci possa essere richiesta x la pensione dei cavalli a fine carriere? grazie ancora
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24/09/2014, 6:58 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Guarda, i cavalli a riposo possono essere forse una buona idea dal punto di vista economico, non lo sono, a mio avviso, dal punto di vista della crescita nella conoscenza del cavallo. La crescita nella conoscenza del cavallo si svolge su 2 piani: - il 1° attiene alla "conoscenza" dell'animale, di come mantenerlo, curarlo, accudirlo, cosa è meglio e cosa è peggio per lui. Conoscerne e capirne la psicologia, cominciare a entrare nella sua testa, a pensare come un cavallo per capirne le reazioni... - e qui ci avviciniamo al 2° piano, quello del lavoro con il cavallo, dei vari stili di monta, delle razze con le loro caratteristiche... Un uomo di cavalli, uno che vuole fare "bene" un'attività economica con i cavalli non può prescindere dall'approfondimento per quanto possibile, di entrambi i piani. Così io consiglio sempre di provare stili diversi, selle diverse, razze diverse, attività diverse per "scegliere" in quale direzione indirizzarsi (stile, razza, impiego....), piuttosto che subirla per pura casualità. In bocca al lupo
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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24/09/2014, 11:31 |
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