Accidenti Gianni, mi costringi a fare l’avvocato del diavolo, difensore ad oltranza dei cavalli interi e questa non è assolutamente la mia posizione, te lo assicuro!
Solo che questo scambio di opinioni è troppo interessante e non me la sento di mollare il colpo!
Siamo terribilmente OT ma se possiamo continuare seguire il filo che ha preso il discorso, proverei a controbattere ad alcune affermazioni.
La maggior parte dei castroni e delle giumente che vive in cattività e che conosco non fa vita di branco e quindi non socializza: sono custoditi in box singoli che non permettono altre interazioni se non quelle olfattive, visive e uditive e messi periodicamente in paddock anch’essi singoli, gli stessi in cui sono messi gli interi. Quindi l’interazione e la vita sociale che è loro permessa è tale e quale e identica a quella dei maschi.
La maggior parte dei proprietari privati di cavalli, (ovviamente sto facendo riferimento a realtà di maneggio), non amano che i propri equini socializzino, si annusino, si facciano reciproco grooming e via dicendo. A meno che un cavaliere sia proprietario di più cavalli ho sempre visto, con dispiacere ma posso facilmente comprendere il perché
, che ogni cavallo, maschio, femmina o castrone che sia , è tenuto rigorosamente in un “mondo” a sè.
Quando i castroni e le femmine escono in una passeggiata di gruppo, i cavalieri stanno ancora più attenti a mantenere distanze e tutti gli accorgimenti di sicurezza tra gli animali: un calcio, un morso, possono capitare a prescindere dall’integrità fisica dell’animale e possono avere conseguenze gravi per cavalcatura e cavalieri.
Nel caso di situazioni di branco, direttamente ne conosco solo due, sono invece totalmente d’accordo con quanto sostieni sulla socializzazione che si avvicina il più possibile a quella di natura, dove i cavalli entrano anche in diretto contato fisico.
Con l’unico limite, ovviamente, che se il proprietario dell’intero non è un allevatore con a disposizione più fattrici da coprire, il povero stallone riproduttore si troverebbe comunque a vivere una situazione di pacchia poche volte all’anno
. Far coprire una cavalla non è roba da fai da te, né tanto meno lo sono il seguire una gravidanza, il parto e ancora la crescita di un puledro, quindi il privato che non alleva limita comunque queste evenienze.
Quindi anche in questo caso, per la maggior parte del tempo, saremmo comunque nella situazione di uno intero non riproduttore cui è impedito di soddisfare i suoi istinti.
Alla tua idea di stallone riproduttore, sulla quale concordo in toto sulle caratteristiche che indichi, aggiungo la mia idea di intero che secondo me, (ma io non sono nessuno, sia ben chiaro!) può rimanere tale pur non essendo messo a fare lo stallone.
Di questi cavalli fino ad ora ne ho conosciuti solo due: uno è Nikolaj, l’altro è il cavallo di Federico.
Ho avuto modo di incontrare altri interi che dopo poco sono stati castrati perché ingestibili da proprietari incapaci di gestirli. Ed in questo caso la castrazione è stata giusta per il bene del cavallo e per l’incolumità del cavaliere e del maneggio intero.
Seconda la mia limitatissima e personalissima esperienza , il fatto che un intero possa rimanere tale pur non facendo il riproduttore è semplicemente… una questione di testa!
Testa del cavallo, che deve avere equilibrio mentale e carattere, e testa del cavaliere che deve lavorarlo, gestirlo, ma soprattutto mettersi in gioco per crescere a sua volta.
Attenzione, non ho detto che il cavaliere deve avere esperienza ed essere particolarmente esperto per tenere un intero, e magari più avanti spiegherò il perché.
Troppo spesso, ed anche su questo concordo in toto con te, ho visto dei super macho che stalloneggiavano loro stessi su stalloni strattonati, piegati con la forza di morsi severi, frustate o martingale, esibiti in stupide derapate e rumorosi scalpicciamenti.
Vedendo questi cavalieri, ma io non li chiamerei così, mi è venuta una gran tristezza e si è fatta strada in me l’idea che per montare un cavallo intero sia meglio la “dolce determinazione” di una donna.
Aiuto, sto scrivendo un papiro, scusami ma la tastiera… mi ha preso la mano e sono partita in una galoppata a rotta di collo!
Mi fermo qui per non mettere tutto in un botto troppa carne al fuoco e per permetterti di rispondermi o farmi domande, se lo vorrai.
Grazie per le esperienze che mi stai mettendo a disposizione, sono certa che mi aiuteranno a fare altri passi in avanti in questo affascinante mondo pieno di nitriti.
Laura