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federicolaura
Iscritto il: 25/07/2012, 17:48 Messaggi: 33 Località: Pavullo (Mo)
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Buona serata a tutti. Da dicembre il nostro "parco cavalli" si è allargato con l'arrivo di una bella cavallina che è andata a tenere graditissima compagnia all'intero di Federico. Ovviamente sono tenuti separati sia nei paddock (recinzione elettrica e corridoio di sicurezza) che nei box (nei quali entrano a contatto solo attraverso una grata di metallo ad altezza opportuna che permette loro di annusarsi e strofinarsi il muso). Appena arrivata, a dicembre, la cavalla è entrata in calore (alzava la coda, chiamava il maschio proponendosi e soprattutto ha spruzzato del liquido denso e di colore torbido). Da allora credo sia andata in calore almeno altre due volte, ed anche ora pare lo sia. Siccome abbiamo esperienza di interi e castroni, ma non di femmine, chiedo: - con quale cadenza va in calore una cavalla? - quali sono i segni inequivocabili che sia pronta (a parte l'alzata di coda ed il liquido biancastro di cui parlavo)? Lo chiedo perché la signorina è perennemente con la coda alzata e non sempre è possibile assistere o trovare i segni delle perdite di liquido. - quanti giorni dura l'estro? Soprattutto, ha una cadenza regolare, in modo che io possa prevederlo e stare più attenta all'avvicinarsi dei giorni fertili? Sperando di non dover postare a breve un topic sulle cavalle gravide , ringrazio in anticipo quanti vorranno rispondere. Laura
_________________ Qualsiasi cosa puoi fare o sogni di poter fare, comincia a farlo. Nell'ardimento ci sono genio, potere e magia. Comincia. Ora." (Goethe)
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08/04/2013, 19:01 |
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Takala
Sez. Piccoli Uccelli da Gabbia e da Voliera
Iscritto il: 11/08/2012, 15:36 Messaggi: 1017 Località: La Spezia
Formazione: grafico pubblicitario
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dovresti iniziare a vedere ogni quanto entra in calore. non credo ci siano parametri fissi per le cavalle perchè la mia frisona va in calore 1 volta ogni 3 settimane, mentre altri cavalli anche solo primavera e inverno. appena legge, gianni ti risponde, che ne sa di più. io non ho mai avuto femmine, quella che ti ho accennato è la mia prima e pensa, spruzza il suo liquido davanti al mio trotter che poverino è un castrone
_________________ sito/blog ornitologico: www.lealidityr.com
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08/04/2013, 21:03 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Non sono unveterinario, quindi quello che segue è solo frutto dell'osservazione delle mie cavalle. Una cavalla va in calore normalmente ogni 20 giorni o giù di li. Questa regolarità rallenta normalmente nei mesi freddi. I segnali che racconti della tua cavalla sono i segni inequivocabili del calore. Al manifestarsi di questi segni non necessariamente la cavalla è pronta ad accettare il maschio, normalmente lo è quando emette quel liquido giallastro cui accennavi. Comunque per verificare basta portarla davanti al box dello stallone, se non è pronta scalcerà mentre se lo è emetterà il liquido. Il calore attivo, in cui cioè accetta lo stallone dura intorno ai 7/8 giorni, o meglio, nella monta naturale, la cavalla viene normalmente presentata allo stallone, dopo il primo salto, a giorni alterni e di solito dopo il 3° salto è difficile che accetti ancora lo stallone. Questo di norma, poi si possono raccontare mille eccezioni... Ora però vorrei fare una considerazione ed una domanda: un cavallo va tenuto intero quando ha tutte le caratteristiche per fare il riproduttore, altrimenti, per il suo equilibrio e qualità della vita sua e dei padroni, è bene castrarlo. Tu perché tieni intero il tuo cavallo? Fa lo stallone?
_________________ www.gianniwest.com http://www.facebook.com/profile.php?id=100001648747633&ref=tn_tnmn
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08/04/2013, 21:09 |
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mainipierluigi
Iscritto il: 23/10/2009, 9:11 Messaggi: 717
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Caro Federicolaura, a questo punnto visto che volete tenere anche delle femmine e' ora che approfondiate la vostra cultuta ippica con la lettura di qualche buon manuale ,cosa chee' utile a tutti ,ben inteso, e visitare allevamenti o maneggi Quello che ha detto gianni1 e' giustissimo , ma ci sono tante anomalie che non si possono spiegare qiu'. A voi serve un veterinario che intanto visiti la cavalla e che vi spieghi cosa fare. Tenere un' intero non e' semplice con cavalle vicino in calore, parlatene col vostro veterinario di fiducia.
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09/04/2013, 9:29 |
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federicolaura
Iscritto il: 25/07/2012, 17:48 Messaggi: 33 Località: Pavullo (Mo)
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Grazie per le risposte che sicuramente mi hanno aiutata a chiarirmi un po' le idee. Cercherò di osservare i segni del calore nella cavalla e annotare su un calendario l'inizio e la durata, in maniera da vedere se c'è una ciclicità. Nel frattempo se qualche cavaliere del forum vorrà aiutarmi ad approfondire l'argomento, ben venga. Specifico anche alcuni dettagli che non ho indicato nella brevità del post iniziale e che giustamente hanno fatto nascere alcune domande e perplessità più che legittime. Non siamo proprio alle prime armi per quanto riguarda le conoscenze del mondo equestre, anche se la nostra convinzione è che non si smetta mai di imparare, in questo come in altri ambiti. Per questa ragione abbiamo letto e ci siamo documentati il più possibile e continueremo a farlo, grazie anche e soprattutto al confronto diretto con persone che hanno la nostra stessa passione e maggiore esperienza. Per questa ragione Pierluigi se vorrai segnalarci l'autore di qualche libro, saremo ben curiosi di leggerlo e magari di confrontarci sulle rispettive esperienze vissute. Non siamo allevatori ma privati e l'intero non è uno stallone, nel senso che non ha mai coperto nè abbiamo intenzione di fare in modo che copra. Tra l'altro non è approvato alla monta: ci eravamo informati ma era venuto fuori un costo esorbitante. Inoltre ha ormai 13 anni e credo sia ormai troppo tardi per castrarlo... aiuto, se Federico mi sente fare certi discorsi potrebbe avere un mancamento! Il cavallo è con lui da quanto aveva 6 mesi!!!! La cavalla è capitata per caso. Cercavamo una cavalcatura per me in modo da poter uscire insieme in passeggiata. La mia idea era di prendere o il vecchio intero arabo sul quale avevo imparato o un castrone con una certa età ed esperienza, in modo che mi facesse ancora per un po' da maestro, visto che nonostante tutto mi considero una cavalcante alle prime... selle! Se non che un'amica di Federico ha scoperto di essere in attesa di un bimbo poco dopo aver acquistato la cavalla e non potendola più accudire nè montare, ci ha proposto di acquistarla. Per ora la cavalla è in fida, è arrivata a dicembre e non ho ancora avuto modo di provarla perchè il tempo da noi è stato inclemente e siamo sommersi dal fango. Siamo tutti in prova, bipedi e quadrupedi. Siamo consci di aver fatto una scelta che comporta responsabilità in più e maggiori attenzioni da parte nostra ma è un colpo di testa che stiamo facendo cercando… di usare la testa! Ancora grazie a tutti voi per le vostre risposte. Laura
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09/04/2013, 17:42 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Bè, intanto complimenti per la passione Detto questo, se davvero amate quel maschio, che è uno stallone, che che ne possiate pensare voi , dategli una vita sociale "normale", una vita sociale normale per un cavallo è stare insieme ad altri soggetti, il cavallo è un erbivoro, un animale gregario e di branco che HA BISOGNO di stare con altri animali. In natura non ci sono problemi, il maschio intero sta nel branco e le gerachie interne allo stesso regolano i comportamenti. In cattività la cosa è diversa, il maschio intero coprirebbe la cavalla ed avreste un puledro indesiderato (senza considerare il fatto che non sarebbe, anzi non è, legale). In questa situazione tenere un maschio intero che non ha alcuna possibilità nella sua vita di coprire una cavalla, se non con una fuga che potrebbe essere anche pericolosa, è, perdonate l'espressione cruda, una crudeltà! Una crudeltà che appaga solo la bramosia del padrone di avere uno stallone. E' come mettere un uomo per tutta la vita a un palmo da una situazione molto interessante senza che possa mai, per tutta la vita raggiungerla: assolutamente frustrante!!! Viceversa, il maschio castrato, a 13 anni, perché no? avrà una serena vita di branco, vivrà più sereno e con meno problemi Detto questo: fate vobis, ma provate a vedere la cosa dalla parte del cavallo
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09/04/2013, 18:06 |
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federicolaura
Iscritto il: 25/07/2012, 17:48 Messaggi: 33 Località: Pavullo (Mo)
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Grazie per i complimenti Gianni, in effetti siamo inguaribilmente malati di cavallite cronica e acuta! Se esiste un antidoto a questo male incurabile, per favore non ce lo dire!!! Sono d’accordo su ogni punto e su ogni virgola di quanto hai scritto ma c’è una cosa che non capisco. Secondo l’opinione comune tenere un cavallo intero è crudele perché gli si preclude una vita sociale “normale” e lontana dalla sua natura. Tenere un cavallo in box per la maggior parte della giornata invece non lo è? (sai bene che non tutti i maneggi dispongono di box affacciati su paddock o di paddock con capannina ) Addestrarlo a praticare discipline come il salto ostacoli o il dressage o le monte da lavoro significa fare scelte che rispettano la sua natura? E poi anche le femmine hanno delle pulsioni, mica solo i maschietti! Anche per loro non è naturale non venire coperte in cattività, visto che non tutte fanno le fattrici. Dal mio punto di vista non c’è differenza tra l’una e le altre posizioni, ma ovviamente si tratta di un modo di pensare del tutto personale e quindi discutibile. Nè Federico né io siamo sostenitori dei cavalli interi a tutti i costi, il fatto è che la vita è fatta di incontri ed a tutti e due è capitato di incontrare dei cavalli che ci sono entrati nel cuore. Il fatto che fossero interi per noi è stato solo un dettaglio di secondaria importanza. Potrei raccontare la mia storia con Nikolaj ma ho paura di andare off topic e non vorrei annoiare. Vorrei solo concludere questo interessante scambio di opinioni dicendo che l’incontro dell’animale cavallo con l’essere vivente uomo ha dato inizio ad un rapporto che necessariamente è fatto di compromessi, di scelte che sono una via di mezzo tra un ideale elevato e irraggiungibile nella maggior parte dei casi ed un reale che si spera sia il più possibile dignitoso e rispettoso per l’animale, a partire dalle contingenti condizioni di cattività in cui si trova a vivere. Ad ogni proprietario di cavallo (e di qualsiasi animale, dal mio punto di vista) spetta la difficile scelta di collocarsi su questa linea immaginaria, con l’umiltà di cercare di fare il meglio che può. Quindi non tanto il mettersi dal punto di vista del cavallo che, sarai d’accordo con me, farebbe tutt’altre scelte ma mettersi dal punto di vista del proprietario il più possibile coscienzioso e responsabile, a partire da condizioni, scelte e convinzioni personali, che possono non essere uguali per tutti. Un caro saluto e a risentirci! Laura
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09/04/2013, 21:57 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Laura, a mio avviso c'è una piccola ma sostanziale differenza tra la giumenta e lo stallone. Anzi più di una: la giumenta ha dei cicli durante i quali è ricettiva e altri periodi in cui non accetta il maschio, in entrambe le situazioni la sua vita sociale non è preclusa nella maniera più assoluta. Lo stallone, per sua natura, è sempre più che disponibile, specie se, come quelli in cattività è tenuto separato dal branco. Il questi casi il suo istinto può trasformarsi in pericolosa aggressività come ben sa chi monta stalloni. Condividerai che non è una situazione particolarmente confortevole. Ora la mia idea di stallone è un cavallo per fare il riproduttore deve: - essere bello, morfologicamente ben strutturato - essere alla mano, intendo che deve poter essere montato senza particolari problemi se non la perizia di chi lo monta di "avere in mano" un animale diverso da un castrone - infine deve "trasmettere" queste sue caratteristiche di bellezza e di equilibrio. Cavalli con queste caratteristiche possono fare gli stalloni, vale la pena lasciarli interi e il lavoro sellati contribuisce alla loro serenità distraendoli dalla fissa che hanno per le cavalle. Agli altri maschi, ripeto, andrebbe resa la possibilità di una normale vita sociale. Lo so che probabilmente un cavallo potendo scegliere sceglierebbe la vita libera, ma sappiamo tutti che non è possibile, i tempi moderni nemmeno volendo ci consentirebbero di farlo, tuttavia posso assicurarti che un cavallo ben lavorato lavora on piacere con il proprio cavaliere, e lo fa perché un buon cavaliere, forse un po' subdolamente, sfrutta proprio la caratteristica gregaria del cavallo ottenendo il riconoscimento di capo branco, e qui il discorso diventerebbe lunghissimo (hai letto le discussioni di indice sull'addestramento del cavallo?) . Condivido anche che non amano il box (anche se non è totalmente vero, cioè i cavalli amano il riposo e il cibo, e tutte le cose che associano a queste 2 comodità, box compreso... Poi ci vuole equilibrio in tutte le cose), il mio stallone ad es se ne sta in un pascolo in compagnia di un suo amicone castrone. Ci sono in giro per il forum foto in cui, nel mio piccolo, lavora con me senza redini, quindi vuol dire che sta con me perché ha scelto di farlo e non perché è costretto da mezzi costrittivi! Questo si chiama equilibrio, disponibilità al lavoro con l'uomo, piacere di farlo... Insomma il discorso è molto lungo, il pianeta cavallo, come giustamente dici anche tu, è molto complesso e non si finisce mai di imparare. Tuttavia, per il poco che so io, ripeto il mio consiglio, se amate quel cavallo dategli una normale e serena vita sociale
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09/04/2013, 22:34 |
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federicolaura
Iscritto il: 25/07/2012, 17:48 Messaggi: 33 Località: Pavullo (Mo)
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Accidenti Gianni, mi costringi a fare l’avvocato del diavolo, difensore ad oltranza dei cavalli interi e questa non è assolutamente la mia posizione, te lo assicuro! Solo che questo scambio di opinioni è troppo interessante e non me la sento di mollare il colpo! Siamo terribilmente OT ma se possiamo continuare seguire il filo che ha preso il discorso, proverei a controbattere ad alcune affermazioni. La maggior parte dei castroni e delle giumente che vive in cattività e che conosco non fa vita di branco e quindi non socializza: sono custoditi in box singoli che non permettono altre interazioni se non quelle olfattive, visive e uditive e messi periodicamente in paddock anch’essi singoli, gli stessi in cui sono messi gli interi. Quindi l’interazione e la vita sociale che è loro permessa è tale e quale e identica a quella dei maschi. La maggior parte dei proprietari privati di cavalli, (ovviamente sto facendo riferimento a realtà di maneggio), non amano che i propri equini socializzino, si annusino, si facciano reciproco grooming e via dicendo. A meno che un cavaliere sia proprietario di più cavalli ho sempre visto, con dispiacere ma posso facilmente comprendere il perché , che ogni cavallo, maschio, femmina o castrone che sia , è tenuto rigorosamente in un “mondo” a sè. Quando i castroni e le femmine escono in una passeggiata di gruppo, i cavalieri stanno ancora più attenti a mantenere distanze e tutti gli accorgimenti di sicurezza tra gli animali: un calcio, un morso, possono capitare a prescindere dall’integrità fisica dell’animale e possono avere conseguenze gravi per cavalcatura e cavalieri. Nel caso di situazioni di branco, direttamente ne conosco solo due, sono invece totalmente d’accordo con quanto sostieni sulla socializzazione che si avvicina il più possibile a quella di natura, dove i cavalli entrano anche in diretto contato fisico. Con l’unico limite, ovviamente, che se il proprietario dell’intero non è un allevatore con a disposizione più fattrici da coprire, il povero stallone riproduttore si troverebbe comunque a vivere una situazione di pacchia poche volte all’anno . Far coprire una cavalla non è roba da fai da te, né tanto meno lo sono il seguire una gravidanza, il parto e ancora la crescita di un puledro, quindi il privato che non alleva limita comunque queste evenienze. Quindi anche in questo caso, per la maggior parte del tempo, saremmo comunque nella situazione di uno intero non riproduttore cui è impedito di soddisfare i suoi istinti. Alla tua idea di stallone riproduttore, sulla quale concordo in toto sulle caratteristiche che indichi, aggiungo la mia idea di intero che secondo me, (ma io non sono nessuno, sia ben chiaro!) può rimanere tale pur non essendo messo a fare lo stallone. Di questi cavalli fino ad ora ne ho conosciuti solo due: uno è Nikolaj, l’altro è il cavallo di Federico. Ho avuto modo di incontrare altri interi che dopo poco sono stati castrati perché ingestibili da proprietari incapaci di gestirli. Ed in questo caso la castrazione è stata giusta per il bene del cavallo e per l’incolumità del cavaliere e del maneggio intero. Seconda la mia limitatissima e personalissima esperienza , il fatto che un intero possa rimanere tale pur non facendo il riproduttore è semplicemente… una questione di testa! Testa del cavallo, che deve avere equilibrio mentale e carattere, e testa del cavaliere che deve lavorarlo, gestirlo, ma soprattutto mettersi in gioco per crescere a sua volta. Attenzione, non ho detto che il cavaliere deve avere esperienza ed essere particolarmente esperto per tenere un intero, e magari più avanti spiegherò il perché. Troppo spesso, ed anche su questo concordo in toto con te, ho visto dei super macho che stalloneggiavano loro stessi su stalloni strattonati, piegati con la forza di morsi severi, frustate o martingale, esibiti in stupide derapate e rumorosi scalpicciamenti. Vedendo questi cavalieri, ma io non li chiamerei così, mi è venuta una gran tristezza e si è fatta strada in me l’idea che per montare un cavallo intero sia meglio la “dolce determinazione” di una donna. Aiuto, sto scrivendo un papiro, scusami ma la tastiera… mi ha preso la mano e sono partita in una galoppata a rotta di collo! Mi fermo qui per non mettere tutto in un botto troppa carne al fuoco e per permetterti di rispondermi o farmi domande, se lo vorrai. Grazie per le esperienze che mi stai mettendo a disposizione, sono certa che mi aiuteranno a fare altri passi in avanti in questo affascinante mondo pieno di nitriti. Laura
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10/04/2013, 22:01 |
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gianni1
Sez. Cavalli
Iscritto il: 26/05/2009, 9:31 Messaggi: 2707 Località: centro italia
Formazione: Laurea in Economia e Commercio
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Parliamo di cavalli nella sezione cavalli, quindi siamo in argomento poi lo facciamo in maniera civile e questo è un titolo di merito Condivido quello che dici su chi tiene i cavalli nei maneggi, aimé sono pieni di gente che con i cavalli c'entra poco o nulla (accanto ovviamente a rispettabilissime e anche numerose eccezioni), ma non prenderei loro a modello ne a termine di paragone. Il mio è un ragionamento di principio. Partendo dal presupposto che i cavalli sono allevati necessariamente in gran parte in cattività dovremmo avere cura di dare loro il meglio possibile. Il minimo sindacale è una compagnia, uno spazio adeguato in cui scorrazzare il libertà, una adeguata alimentazione e un trattamento il più corretto possibile. Detto questo, dal mio punto di vista, un castrone ha, in assoluto, una qualità della vita migliore di uno stallone, per le ragioni che tu stessa hai detto. Allora perché lasciarlo stallone condannandolo a un forzato isolamento? C'è a mio avviso una sola ragione: le sue doti psicofisiche, di equilibrio e di capacità di trasmettere sono tali da farne un riproduttore. Dobbiamo pur allevare no? E per farlo serve lo stallone (a patto che abbia le caratteristiche sopra esposte). Poi anche ad uno stallone si può comunque dare una buona qualità della vita, volendo! Il mio Delfino divide un bel pascolo col suo amicone Sole. Adesso andrà a fare la stagione di monta e farà il suo dovere per poi tornare alla quiete del suo pascolo. Tutto qua. Ma è solo il mio punto di vista Comunque mi piacerebbe se avessi voglia e tempo di leggere la discussione sulla doma, la trovi all'interno della prima discussione della sezione, quella intitolata "proviamo a saperne di più sui cavalli "
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10/04/2013, 22:47 |
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