Semplice ha scritto:
Avrei comunque una domanda. Ho un vicino che nutre la sua cavalla solo con erba medica. Per quanto io sia ancora agli inizi so che un'alimentazione simile sarebbe da evitare. Saprebbe però qualcuno darmi una spiegazione per cui l'erba medica non è adeguata? E in quali casi o per quali razze invece non fa differenza?
Non è tanto una questione di razza, ma di fabbisogni.
In linea di massima la medica è da evitare, poichè apporta troppe proteine, siamo attorno al 16-18% di pg quando ad un cavallo si va dal 8-9% nel mantenimento fino al 12% se il lavoro è intenso, quindi l'eccesso proteico (che tra l'altro causa dimagrimento) è assicurato se si usa la medica.
Inoltre la medica è molto sbilanciata nel rapporto Ca/P (troppo calcio rispetto al fosforo), quando invece il rapporto ideale per il cavallo è di 2:1.
Tuttavia esistono eccezioni: ad esempio nei puledri nella fase dello svezzamento, serve circa un 16% di pg e alimenti con alta digeribilità, quì la medica puo giocare un ruolo da alimento conprimario assieme al fieno di prato stabile e alle granaglie (e farine). Comunque sia, occorre tener presente nel formulare la razione, di usare un integratore minerale che bilanci il rapporto Ca/P che la medica tende a squilibrare.
Capirai quindi che l'impiego di medicago sativa nell'alimentazione dei cavalli, risulta relegato a casi piuttosto specifici. E' anche per questo che la soluzione migliore è quasi sempre rappresentata dal fieno di prato stabile, alimento tra l'altro più naturale e da sempre usato in natura dai cavalli (pensa ai cavalli bradi/selvaggi cosa mangiano).