L'equilibrio del gregge è dato da molti fattori, ma su tutti ne vorrei segnalare tre:
- Il carattere dei singoli soggetti femminili, con relative gerarchie ben stabilite e rispettate: capre dominanti, capre gregarie, e capre inibite.
- Il carattere dei maschio (o dei maschi): fondamentale per tenere a bada anche le capre dominanti, ed essere il soggetto "alfa" del gruppo.
- L'atteggiamento/esperienza/carattere dell'allevatore o del conducente del gregge.
Faccio quindi alcune considerazioni, le più basate sulla mia personale esperienza.
Ho visto greggi di capre senza becco, ma comunque con un equilibrio evidente gestito da una/due capre dominanti, una serie di capre gregarie, ed alcuni soggetti inibiti e marginali. Queste greggi venivano condotte al pascolo, e lì trascorrevano buone parti delle loro giornate, magari con un buon cane che vegliasse su di loro.
Ma un gregge con un becco è tutt'altra storia: calori gestiti e controllati, comportamento delle femmine con rispetto verso il maschio, protezione verso di esse da parte del maschio.
Ci sono poi situazioni in cui il gregge dipende dal conduttore, e le capre tengono d'occhio l'uomo, assecondandolo in ogni suo spostamento: l'uomo sta fermo e le capre sono ferme, l'uomo corre e le capre gli corrono dietro, l'uomo si ferma di scatto e loro con lui. La prova "della corsa" mi è stata insegnata da un vecchio allevatore della mia zona, che mi diceva: "Se le capre ti corrono dietro, vuol dire che il becco non vale nulla e che non c'è equilibrio."
Ho avuto un gregge del genere, e le femmine dominanti mi hanno rifiutato ben due becchi, sino ad accettarne un terzo (l'attuale). Loro dipendevano da me, sin troppo, e seppur la cosa all'inizio mi lusingasse, ho ben presto inteso il problema e la mancanza che queste avevano: un maschio che le gestisse.
E trovare un maschio che le sappia gestire senza "distruggerle" a cornate, è cosa assai più ardua.
Detto questo, c'è poi da stabilire il numero di maschi per soggetti femminili: c'è chi dice uno ogni venticinque, chi uno ogni trenta, chi uno ogni cinquanta.
Dipende dal becco, dalla sua virilità, e dalle sue capacità di mantenere l'equilibrio di cui sopra.
Se mettiamo due becchi con dieci capre, quasi certamente questi si daranno battaglia sino al soccombere di uno ed al suo inibirsi all'altro.
Se mettiamo due becchi con cinquanta capre la musica cambierà, e si potrà stabilire perfino una sorta di "alleanza" tra questi, se non addirittura una ulteriore organizzazione in gruppi ben stabiliti, dove le femmine di un becco non saranno mai coperte dall'altro becco, e viceversa.
Ma...ricordiamoci che c'è sempre l'eccezione che fa la regola, e quindi che quanto ho scritto sino ad ora può essere totalmente ribaltato da situazioni meno frequenti ma pur sempre degne di interesse.
Quindi, per rispondere alla domanda di Marcello, io ritengo che non ci sia un numero minimo di soggetti femminili, ma piuttosto ritengo che ci sia una gestione di tali soggetti, che è indipendente dal numero.
Quando partii con due capre femmine, ricordo che ne avevo una dominante e l'altra gregaria: all'arrivo della terza capra questa divenne l'inibita, ed esisteva già (con tre capre e basta) un vero e proprio equilibrio.
Aumentando il numero di soggetti femminili, ed immettendo nel gregge un becco "valido", son certo che tale equilibrio si manterrà sino a rafforzarsi.
Anche il conduttore dovrà comunque sapersi muovere, e lasciare che le capre seguano il becco (e non lui): sarà il becco a dover seguire l'uomo, o perlomeno io la intendo in questo modo.
Ho volutamente evitato di addentrarmi nei labirinti dell'etologia, visto che sono solo un allevatore.
Ciao
Tosco