Salute a tutti, volevo chiedere: è vero che, come è consuetudine fare dalle mie parti (Sardegna), per preparare al meglio il capretto alla macellazione (a 40 giorni), occorre mantenerlo al buio, da solo, costantemente, alimentandolo esclusivamente con latte materno a disposizione solo la notte??? è indispensabile questa rigidità? grazie

Ciao deo, le tradizioni sono tradizioni e vanno mantenute ma ti consiglio di fare attenzione nello scrivere certe cose sul web o renderle pubbliche,gli antichi in questo caso sono stati molto rigidi ma allora non c'erano particolari legge oggi con la nuova legislazione del benessere animali quel questa tradizione potrebbe essere una coltellata per l'allevatore che lo pratica.a me personalmente sembrà un'assurdità
Ciao Caprelive.

Ciao, concordo pienamente con caprelive.
La maniera da te descritta, solo latte e niente sole, fa si che il capretto diventi anemico e che quindi la sua carne rimanga bianca. Oltre al fatto che questo tipo di carne non è certo qualcosa di sano, con questo sistema di allevamento non viene rispettata quella che è la natura dei capretti i quali iniziano a mangiucchiare fieno o erba fin dai primi giorni di vita. Inoltre il sole è necessario per alcuni processi chimici fondamentali al benessere dell'animale.
Io lascio che i capretti escano al sole e che possano muoversi liberamente, hanno anche a disposizione tutto il fieno che vogliono e ti assicuro che non solo la loro carne è molto bella da vedere ma anche il gusto è tutta un'altra cosa.
Flavia

Tutto quello detto sopra lo condivido,anche io sto in sardegna ma mai sentita una cosa del genere(poi magari sto in una zona con tradizioni diverse).Io ho capre tibetane e non le tengo mai al chiuso se non per dormire la notte.

Salude Deo, le modalità che si utilizzano nella mia zona sono queste ma il regime non è così duro come lo descrivi tu. Qui si lascia il capretto con la madre per i primi 5 giorni, in modo che possa succhiare il colostro, dopo viene separato e messo in un recinto insieme a tutti gli altri. Da qui si fa uscire per la poppata solo la mattina e la sera. Si prende il capretto, si chiama la madre, si fa allattare e poi si rimette dentro, infatti è fondamentale ricordarsi le madri di tutti i piccoli. Questo succede da sempre, se ti capiterà di visitare un vecchio ovile del supramonte vedrai che nella "mandra" (la zona mungitura), c'è un ulteriore spazio chiuso, s'erile, dove stavano i capretti. Gli anziani dicono che bisogna fare così perché il capretto rispetto all'agnello si muove molto di più, e si rischia che libero non ingrassi mai. Mi rendo conto che è un ragionamento un pò cinico. Poi i recnti ognuno li fa come vuole. Alcuni sono piccoli e poco illuminati, altri più grandi e meglio esposti...tutto sta alla sensibilità dell'allevatore...ciao!

Mi ero dimenticato una cosa...si tiene il capretto chiuso anche per evitare che ingerisca altro oltre al latte materno. Questo perchè nello stomaco ci deve essere solo latte, in particolar modo al momento della macellazione, in modo ma poterlo estrarre con il latte dentro e farlo asciugare. Il contenuto diventa un formaggio cremoso e piccante, da me si chiama "haggiu".

nella mia zona invece si chiama " callu e crabittu"!!

Anche io lo chiamo callu o caglio

Ciao a tutti,nella mia zona viene chiamato invece quaghiu.
Ciao Caprelive.

Ciao, da noi, in Svizzera, la legge sulla protezione degli animali dice che i capretti devono poter uscire all'aperto e avere fieno a disposizione dopo le due settimane di vita.
Flavia