Salve a tutti,oggi mi sono "imbattuto" mentre portavo al pascolo la mia capretta in un vecchio pastore.E' stata una grandissima emozione per me,ragazzo di 17 anni ascoltare le sue storie "di altri tempi" e vederlo con gli occhi lucidi.Sentirgli ascoltare di come un mondo moderno ha preso il sopravento sul mondo antico in pochissimo tempo.
Parlava dei suoi animali e del loro benessere come se gli fossero stati figli,e purtroppo mi ha detto che questi momenti finiranno quando lui e suoi coetanei non ci saranno più e il futuro,noi ragazzi di oggi certi mestieri li lasceremo morire.

Voi notate molte differenze fra gli allevamenti di oggi e quelli dell'epoca?
Saluti,
Francesco.

sono mondi diversi e forzatamente lo sono gli stili id vita degli uomini come quello degli animali
E' bellissimo pensarti in giro con la tua capretta a 17 anni, ma a 20 sarai a passeggio con la ragazza in un centro commerciale a 30 sarai in autostrada per il ponte pasquale
a 40 correrai dietro le preoccupazioni della vita e dei figli a 50 rimpiangerai quelle passeggiate ed a 60 dirai pure tu " i tempi son cambiati " al ragazzino che incontrerai al parco perchè probabilmente non vi sarà più un sentiero dove inerpicarsi con la capretta

Se così non fosse ti tacceranno di essere un disadattato anche se saranno gli altri a perdere qualcosa

Ecco perchè sono fuggito verso l'alto. Mi sento orgogliosamente un disadattato.

Proprio quello che mi diceva questo vecchio pastore <Ormai si si pastore le uagliottelle non te venono chiù appriesso,che se n'anna fa de no pastore>.
Tradotto in italiano <Se dici di essere un pastore nessuna ragazza mai ti accetterà>.
Essere un allevatore o un agricoltore oggi come oggi è essere vittima di derisione.
Noi per fortuna,la mia zona "Alta Irpinia" come terra è ancora un po' arretrata,ma anche qui le cose cambiano velocemente.
Riguardo alle strade,l'asfalto sta prendendo piede,ormai sono pochi gli antichi tratturi (vecchie vie battute dagli zoccoli delle mandrie e dai greggi durante la transumanza).Lui ricorda ancora questi grandi spostamenti fatti in paesi più caldi ad oltre 100km fatti a piedi.
Saluti,
Francesco.

Scusate sono entrato col contatto di mio fratello!

Caro Francesco, credo proprio che la cronologia che ha enunciato il buon Gargamella sia esatta.
Tu, intanto, non smettere di emozionarti nell'ascoltare "storie d'altri tempi", arricchiscono l'anima e al momento giusto vengono fuori per darci preziose indicazioni sui vari percorsi che dobbiamo intraprendere nella vita. Fino a che puoi goditi le passeggiate con la tua capretta.
Ti auguro, nel tuo cammino, di incontrare spesso Vecchi nostalgici con storie d'altri tempi.
Io ho avuto questa fortuna ed ora che gli anni passano ne trovo sempre meno ...... e mi mancano.
Il dubbio che ho e se sarò capace, come loro, di trasmettere le emozioni che ho provato e che per fortuna provo ancora.

Gianni anche noi avremo modo di essere un serbatoio di ricordi di esperienze da raccontare a qualche giovanotto che ci degnerà del suo tempo e magari ci ascolterà con ammirazione
Sono d'accordo anche sul fatto che queste persone portano un prezioso bagaglio da raccogliere che se opportunamente utilizzato nella vita ti sarà di grande aiuto

Salvej non sei tu disadattato, disadattato è colui che avrebbe voluto seguirti/imitarti ma non ha avuto abbastanza forza per farlo

In un topic come questo mi verrebbero cosi tante cose da dire che non so da che parte iniziare.
Una la dico ; fa veramente tanto piacere vedere , e sapere , che ci sono ancora giovani in grado di apprezzare certe cose. Forse abbiamo ancora speranza per un domani migliore.

Le storie "di altri tempi" mi hanno sempre appassionato a partire da quelle che mi raccontava mio nonno di quando era ragazzino e andava a lavorare con i suoi animali, penso a me e alla mia gioventù che abbiamo già tutto pronto,siamo sempre per strada a fumarci la solita sigaretta.Di sera poi penso a questi poveri uomini che si svegliano da più di 50 anni presto la mattina per stare dietro ai loro amati animali.
<Continuo a fare questo per passione,per miei problemi ho venduto 70 capi di animali,altri li ho regalati a mio nipote che ha appena finito la scuola e che non trova lavoro,non può andare a rubare per provare a vivere.Siete sempre meno che volete intraprendere questo cammino,spesso pieno di soddisfazioni>.
Queste parole da oggi che mi circolano ancora nella mente.
A pensare che questo signore,anche se conosce me e i miei nonni mi avrebbe potuto dire che li era il suo pascolo,invece mi ha invitato a cambiare pascolo e andare con lui.

Francesco con i suoi 17 anni ha aperto una bellissima parentesi ed è con immenso piacere che vi partecipo.
Sembra quasi di stare intorno al braciere in una sera d'inverno: ricordo i più anziani a parlare e noi, rapiti dai loro colorati racconti ad ascoltare.
Sarò troppo nostalgico? .....Non mi dispiace!
Speriamo che altri "Francesco" si uniscano alla conversazione.