Salve Gianni eh si anch'io ho molta nostalgia dei racconti di mio nonno,che purtroppo ora non può più raccontarmi,saranno comunque bei ricordi e buoni consigli per il futuro.
Oggi come oggi vedo ragazzi che hanno vergogna di stare con i loro nonni,quasi che li disprezzano.
Ricordo che per me non c'era cosa più bella di accompagnare mio nonno al mercato di paese a comprare i polli e gli ortaggi da piantare nell'orto.
Saluti,
Francesco

Non ho vissuto l’emozione di condivisione e convivenza con i nonni, ma ascoltando i racconti di mio padre, adolescente negli anni ’60, sin da ragazzina ho amato quel periodo e non nego che mi sarebbe piaciuto molto viverlo.
Proprio la settimana scorsa in uno scambio di pensieri con un amico, gli dicevo che ricordo con molta gioia i pomeriggi passati al pascolo con mia madre, mi portavo dietro i compiti da fare o un libro da leggere. Camminando tra gli olivi o seduta all’ombra di un acero o di una quercia, resta uno dei ricordi più belli di quegli anni.
Bravo Francesco che hai condiviso con noi questi pensieri, e che ci hai raccontato del tuo incontro col “pastore d’altri tempi”, denoti un animo sensibile e se anche la vita (con il lavoro, gli impegni, le preoccupazioni e le varie responsabilità) ti ruberà un pizzico di questo candore, cerca sempre di mantenerne vivo un po’ e di condividerlo con chi ti è accanto.
Un saluto alla capretta!

Ciao anche io sono fiera di essere "disadattata" .. io e mio marito abbiamo 34 e 30 anni e da 10 siamo genitori di due bimbe. Viviamo nella campagna del Canavese e abbiamo deciso con la nascita della seconda bimba (affetta da fibrosi cistica, percui io ho perso anche il lavoro) di allevare animali per il sostentamento familiare e per dare alle bambine qualcosa di speciale con cui crescere... da due caprette e due conigli siamo arrivati ad un gregge di 10 capre che sostenta la famiglia con latte e carne, una ventina di conigli, galline e polli, vitello e 2 cavalli, cani e gatti (da compagnia)... mio marito lavora anche con la legna in una fabbrica che produce compensato, mi occupo io di tutto... è fatica è vero ma che soddisfazioni vedere le tue figlie che crescono diversamente dai loro compagni... è vero anche però che io fuori da scuola (in un paesino non una città) vengo lasciata da parte per il mio abbigliamento poco moderno e magari sporco perchè arrivo dalla stalla e a volte come dite voi derisa, e che solo pochi compagni vengono qui da noi per li compiti o la merenda... ma io sono ORGOGLIOSA di quello che faccio e di come le mie figlie crescono... se credete in quello che fate non vergognatevene mai!
Le "storie di altri tempi" possono essere anche le nostre!

Ho introdotto la parola disadattato, non vorrei generare malintesi.Disadattato per me è colui che vive una condizione che gli genera disagio interiore. Ho stima ed ammirazione per chi fa scelte di vita aderenti ai suoi sogni o ambizioni e vive serenamente la quotidianità. Ho vissuto ,da adolescente, la scelta sofferta di un amico al momento di optare tra la fabbrica sospinto dalla famiglia e quella dell'agricoltore, già nel 70 vista come ripiego di incapaci e zoticoni con gli sberleffi dei/delle coetanee, oggi questo mio amico è una delle persone più serene che conosca nonostante la vita lo abbia messo alla prova diverse volte, ha sempre un sorriso o un minuto per scambiare due parole Chi lo sbeffeggiava oggi è chiedere di condividere la sua pace nonostante sia tecnologicamente superato, non abbia la minima conoscenza del gossip o lo stile sia un tantino grossolano ed i modi semplici A chi giovane mi chiede come vedo il loro futuro rispondo che io posso solo supporre quale sarà il mio, mentre del mio passato ne sono stato il responsabile nel bene e nel male quindi non mi posso permettere ne critiche ne rimpianti. Ho fatto tesoro delle chiacchiere con il nonno e la nonna ma anche con quelle di altre persone che hanno conquistato la mia fiducia ed ammirazione queste persone ora tutte nel mio cuore sono diventate i pilastri dei miei principi

Ho sempre ritenuto il termine "disadattato" un complimento. Mi autodefinisco un fiero disadattato in quanto non accetto il metodo di vita che la società ha cercato di impormi. Fin dai tempi in cui il piccolo Salvej scappava di casa per rifugiarsi nei boschi a costruire capanne , per giorni ...con la disperazione dei genitori.
Per un po di tempo poi , mi ero convinto che avevano ragione "loro" , che dovevo sottostare ai certi ritmi ,i bei vestiti , l'aperitivo con gli "amici", la città , i cellulari .... i gas di scarico. Poi mi sono convinto che forse non erano loro ad aver ragione , che la vita era mia e ho preso la mia strada , di montagna
Il percorso ad ostacoli , tra derisioni ed incitamenti all'abbandono , ha fatto si che molti , quasi tutti , sparissero dalla mia vita. Qualcuno ogni tanto compare...con le pastiglie per la depressione nella borsa, in cerca di un po di tranquillità , buon cibo e aria fresca.

Alla mia giovane età mi trovo a combattere contro il mondo della moda,cellulari e del consumismo,non nascondo che anche io indosso pantaloni stretti e ho un i phone.Ho una vita sociale,in paese mi conoscono tutti esco in paese e sto in buona compagni,ho la ragazza.La cosa che mi far stare male è che devo nascondere la mia passione,la vita che vorrei fare per paura che resti solo e senza nessuno.Per farla breve,quale ragazzina di oggi vorrebbe stare con un ragazzo che gli piace la campagna.Io non amo la campagna in se per se,io amo la NATURA,i prodotti biologici:i miei prodotti.Condivido la mia passione con un amico di vecchia data,anch'egli ha animali da fattoria e sono in pochi amici a conoscere la mia "doppia vita".
Alcuni professori mi incitano ad andare avanti e a continuare per questa strada.
Non nascondo che ogni tanto si vengono a prendere o le uova o il pollo appena ucciso e a fine anno il voto in più si fa sentire.Scherzo ovviamente
Dire di essere pastore,agricoltore oggi è sinonimo di essere ignorante,senza coltura....Questa gente non sa che se ci sediamo su un tavolo e ci confrontiamo può essere che di cose ne sappiamo anche più di loro.
Saluti,
Francesco

Accidenti passiamo dai pastori alle confidenze intime speriamo che Tosco ci perdoni
Tu, il tuo amico, alcuni altri, guardati intorno non sei solo come ti senti, sei già in buona compagnia e se guardi meglio vedrai che c'è pure una ragazza in gamba niente male che come tè ha timore a dire " che palle la vasca in centro a parlare di banalità andiamo a fare una passeggiata" bene quello è il momento di portarla sui sentieri e farle conoscere il pastore e le sue fantastiche storie
Ci sono persone portate a scegliere la vita " comoda" la macchina, i fine settimana al mare, le discoteche, le ore piccole per coricarsi e ci sono le persone che sono per la tranquillità, che si meravigliano ogni volta che un pulcino esce dal guscio o le gemme a primavera cominciano ad ingrossare per poi sbocciare in splendidi fiori e le ore piccole le conoscono perchè sono quelle delle più belle della giornata
Non ti angustiare e non rimanere con i piedi in due staffe se questo ti mette a disagio ci sarà una selezione naturale perderai qualche amico non troppo amico per trovarne di nuovi con cui dividere la tua passione

ciao a tutti
eh si direi che io ho vergogna ma non di dire che adoro ascoltare vecchi ricordi dei nonni,non di dire che amo passare le giornate con le capre nei prati... vergogna di dire che appartengo ad una generazione di giovani che disprezzano i vecchi mestieri , una generazione che non ha capito che se non ci fossero quelle persone che con amore e dedizione curano i prati e il bestiame noi non potremmo mangiare!

Se non ci fosse questa gente,almeno pastori del mio paese in posti che non appartengono alle nostre proprietà,ma nei terreni così detti comunali,a quest'ora sarebbe pieno di rovi e aree boschive.
Saluti,
Francesco.

Non credo che ci sia "disprezzo" nei vecchi mestieri, e che, come giustamente ha detto Gargamella, oggi lo stile di vita è diverso, tutto è cambiato e tanti mestieri si stanno perdendo, non per un disprezzo sociale ma perché oggi non danno da mangiare. O vogliamo di più (?)E' pure vero che alcuni di questi mestieri, grazie a giovani intraprendenti, stanno tornando, anche se in punta di piedi e con i dovuti adeguamenti al contesto attuale.
Non credo nemmeno che si possa o si debba combattere il progresso, credo fermamente che comunque si possono mantenere e condividere passioni e stili di vita senza necessariamente estraniarsi da alcun contesto sociale.
La passione per la natura e tutto ciò che essa contiene è dentro ognuno di noi, solo che alcuni se ne accorgono e la vivono intensamente e altri no. Forse ci arriveranno più tardi.
Girate tutto il forum, è pieno di ragazzi, ragazze, e diversamente giovani come me con le stesse passioni.