In Sardegna latte e latticini non saranno solo sinonimo di pecora. La capra si prepara a conquistare la ribalta e una fetta consistente di mercato. Questo grazie anche ad un intesa, firmata fra Cis, Banca di Credito Sardo e Amalattea, leader nazionale del settore caprino, che dà il via alla rete d'imprese per il latte caprino sardo 12 mesi l'anno. E' stata innovata la qualità, con un sapore anche meno forte, e un livello standard buono grazie anche all'inserimento di una razza spagnola.
"Un'opportunità di crescita occupazionale e di rilancio dell'agroalimentare di qualità in un momento in cui questo latte è in controtendenza rispetto agli altri settori, e vive un momento di grande fulgore", ha affermato l'amministratore delegato di Amalattea, Maurizio Sperati. Il progetto da 50 milioni di euro coinvolge 12 nuovi allevamenti dislocati sull'isola per incrementare la produzione. Fra queste c'è anche la cooperativa sociale Ponte di Paolo Laudicina che opera a Sant'Antioco per il reinserimento dei detenuti. Socio è anche Isa Spa (Società governativa del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari). "Proponiamo contratti d'acquisto a cinque anni con prezzo minimo garantito fra i 62 e 65 centesimi a litro e investimenti di qualità - ha aggiunto Sperati - la nostra impresa vanta una copertura del 66% del mercato nazionale. Le capre potranno produrre otto milioni di litri di latte, si potrà così evitare di ricorrere ad altri Paesi europei per soddisfare la domanda interna. Ma perché ciò accada occorrono strutture ed infrastrutture, private e pubbliche, per rilanciare una filiera agricola recentemente trascurata che deve essere ammodernata".
"L'obiettivo del progetto è rilanciare la filiera del caprino - ha sottolineato Giuseppe Campus di Obbiettivo impresa - sono 2,5 i milioni di tonnellate di latte prodotti in Sardegna, 30 milioni in Italia, 700 in Francia, 200 in Olanda".
l'articolo l'ho estrapolato da un importante rivista enogastronomica... sono felicissimo è un traguardo enorme che ti da modo di crescere e di sviluppare, e doppiamente felice dato che tra quelle dodici aziende c'è anche la mia