Io ho già espresso la mia opinione

ciao trattore
anche io la penso come te.
altra cosa riguardo ai dati su un libro della provincia di bergamo ( dove abito ) ho trovato questi dati:
saanen :465 litri per lattazione
camosciata : 479 lt
bionda dell'adamello : 258 lt
verzaschese : 374 lt
orobica : 318 lt
frisa valtellinese : 296 lt
calcola che questi dati sono un po vecchi pero.... io li ho messi cosi per confronto
ciao obe

Io anche ho dei libri molto vecchi se confronti con ora è diverso , ne ho uno sulla maltese di Nicola Portolano per quanto è bello con foto etc.. non si può contare su quei dati , la selezione va avanti

Boh, ho visto che hai inserito anche la napoletana nella lista, non la conosco direttamente ma ho rischiato di prenderla tramite un programma di salvaguardia della razza visto che rischia l'estinzione. A quanto ne so non è affatto superproduttiva in termini assoluti, infatti rischia l'estinzione, ma produce molto rispetto alle cure che richiede, sia alimentari che di ricovero.
In altre parole era un ottimo animale per l'economia di sussistenza ma meno adatto di altri ad allevamenti moderni.

Comunque, come dice Tosco, dipende se vuoi trasformare il latte o consegnarlo e aggiungerei, dipende dal tipo di allevamento che vuoi fare, con o senza pascolo e che tipo di pascolo, a prato o boschivo, di pianura o di montagna.

In merito il "dilemma" quantità/qualità del latte prodotto da capre, pecore, vacche o bufale, io credo che la verità stia un po' in mezzo. Ovvero, Tosco non ha proprio tutti i torti quando afferma che, talvolta, grandi quantitativi di latte prodotti possono - magari - non essere il TOP della qualità, in quanto razze un po' meno produttive, donano però un latte proteicamente migliore. E' anche vero, però, che allevando con metodo e scrupolo qualsiasi animale da reddito zootecnico, è comunque possibile ottenerne prodotti certamente di buon livello qualitativo. Inoltre, se - come vorrei fare io - volessi migliori rese all'atto della caseificazione, potrei sempre mischiare al latte - diciamo - "meno nobile", un altro più "ricco" ottenuto da altre razze che, comunque, terrei in azienda. Che ne dite ?

ciao
io so di uno che ha incrociato le saanen che fanno molto latte con le nubiane perche fanno un latte proteico e lui fa il formaggio
obe

Dove ha trovato le nubiane ?

ciao
lui è di caslino d'elba provincia di como pero non lo conosco di persona
ciao obe

Cari amici allevatori, giacchè siamo in argomento capre & Co., sapreste cortesemente dirmi se, al momento dell'acquisto di nuovi capi di caprini per il mio allevamento, chi me li vende deve obbligatoriamente consegnarmi delle certificazioni medico-sanitarie che attestino lo stato di salute degli animali in questione, eventuali vaccinazioni effettuate ed altri dati medici indispensabili?

Se non volessero consegnarmi alcuna certificazione medica, è segno che non c'è da fidarsi, per cui meglio lasciar perdere per rivolgermi altrove?

Quali dati dovrebbe contenere la certificazione medico-sanitaria di cui sopra, per rispettare le eventuali leggi e normative previste in materia?

Mille grazie anticipate per i vostri preziosissimi consigli in merito!

Quanto chiedi deve essere scritto nel MODELLO 4 (foglio rosa) che attesta il passaggio da un'azienda ad un'altra (per mezzo trasporto o conduzione a mano).
In basso c'è uno spazio apposito dove saranno riportare le vaccinazioni.

E' nell'interesse sia di chi compra che di chi vende avere la massima documentazione: per esempio, se animali iscritti al LG, o indenni caev ti dovrà (potrà) essere consegnato documento (o analisi per la caev).

Salvo situazioni straordinarie (vedi allevamenti ubicati in zone con focolai di malattie particolari) non è obbligatoria alcuna vaccinazione.
Il tutto è a discrezione dell'allevatore.
Per esempio la sverminazione: puoi farla o no.
Alcuni vaccini...idem.
Inoltre nel Modello4 sarà riportata la data dell'ultimo prelievo di sangue fatto nell'allevamento che cede gli animali (prelievo ad opera ASL per la BRUCELLOSI OVI-CAPRINA.