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Allevamento, riproduzione, alimentazione, mungitura, ricoveri, razze, idee e consigli sulle capre
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Re: Macellazione capretto

08/06/2017, 19:52

Per non parlare di semi, foglie staccate dalla pianta, frutta... non la sradichi nemmeno boh :)

Re: Macellazione capretto

08/06/2017, 20:07

Comunque io ho lavorato con caprini stato brado e conosco la loro personalità e la loro risposta all'amore che gli dai.
Per esempio capre ancora incinte che però vanno già munte tutti i giorni per evitare problemi al petto troppo pieno che scoppia (stato brado totale mangiano solo pascolo quelle bimbe)...

Re: Macellazione capretto

08/06/2017, 22:22

volevo fare una precisazione sulla presunta essenzialità dei prodotti animali: la vitamina B12 è presente solo, in quantità e biodisponibilità adeguata, nei prodotti animali. Ma viene prodotta dalla nostra stessa flora intestinale se è sana. Per cui un vegano che mangia bene (non zucchero coca-cola o altre porcherie) può farne a meno di assumerla.

Re: Macellazione capretto

10/06/2017, 0:55

pincopal ha scritto:Non vorrei andare fuori tema o chè.
Dico la mia
oh, carne da dove posso iniziare...
come necessità: quante volte nella storia dell'umanità la carne è stata una scelta obbligata o consueta.
E' nutriente e volendo, gustosa.
Ma quali sono i suoi problemi?
- Pesante a digerirsi.
- E' necessario che l'animale si nutra di cibo puro, perchè ogni veleno che ingerisce passerà nel suo uovo, nella carne, nel grasso corporeo e specialmente nel suo latte.
- E' necessario che l'animale venga trattato bene, che viva più serenamente possibile, che non abbia stress. Per rispetto di lui e di noi. Ebbene, cari miei, ve lo dico con certezza sperimentale, per esperienza dei sensi:
l'animale mentre vive prova emozioni e stati d'animo. Questo stato d'animo è presente nel suo sangue. Fa parte dell'energia vitale insomma... Succederà allora che una sofferente (ma pompata) gallina da allevamento in gabbia, oltre a essere piena di antibiotici e magari agrotossici, darà un uovo che conterrà proprio quella sofferenza della sua gabbia senza sole. Uovo che viene dal suo sangue, contiene la sua emozione di vita. E questa emozione di vita dal suo corpo passerà al nostro. Le sue cellule e le nostre si ritroveranno immerse nel medesimo fluido... e una certa miseria raggiungerà anche la nostra mente...
stesso discorso per il latte di una vacca tenuta male nell'industria intensiva.
ogni cosa andrebbe fatta con AMORE DI SE' e premetto che noi siamo italiani e già ci sono problemi; pensate allo schifo americano di anabolizzanti e antibiotici o all'Argentina impestata di agrotossici e alla sua gente che per questo è disabile e sofferente.
- Secondo varie storie e persone, come Gandhi (che totale vegano fu una malattia a costringerlo a introdurre anche latte di capra nella sua dieta) o Yogananda (che nella sua dieta tollerava soltanto vegetali e latte crudo appena munto proveniente da una vacca tenuta bene e nutrita di naturalezza), occorre sì non concentrarsi troppo su ciò che si ingerisce ma è anche molto importante non ingerire carni perchè queste hanno un effetto negativo sulla nostra mente.
- La produzione di carne necessita di ENORMI quantità di cereali. Si dice che nel mondo ci sono tanti TROPPI animali di allevamento. Se quei cereali venissero destinati a noi, anzichè a quei miliardi di animali, si risolverebbe la fame nel mondo. E badate bene che sono state fatte IMMENSE deforestazioni per produrre soia per ingrassare bestie per la (dico inutile) gioia dei fast food.
E questi non sono solo fatti altrui (foreste perdute, della vita selvatica perduta, dei terreni distrutti sempre più impoveriti e avvelenati da monsanto -ora bayer- che giuro su dio ha reso tossico il pane del mio supermercato...) ma sono fatti nostri, di ogni essere umano perchè la terra è di tutti o se non ci credete, almeno l'ossigeno, quello è di tutti...
- Non solo enormi quantità di cereali ma anche di acqua, tutto ciò viene trasformato in deiezioni che anche in Italia, insieme ai fertilizzanti e agrotossici, hanno inquinato le falde, i fiumi, l'acqua che un tempo era potabile.
- Se fa parte della tua dieta è necessario in ogni caso un consumo non troppo frequente...
- (soprattutto di maiale) contiene acido urico che ci da noia (manchiamo dei mezzi biochimici appositi a differenza di tutti gli animali carnivori) ed è facile per la gente incappare in problemi di colesterolo. Che anzichè smettere di introdurre affettati nell'organismo cosa fa? Prende qualche potente farmaco spaccafegato che gli abbassa il colesterolo, così può continuare a rimpinzarsi di amati salumi...

Aggiungo, fuori tema, che dopo avere mangiato del germe di grano non biologico (nel quale si accumulano i veleni) ho accusato FORTI danni celebrali temporanei. Ok, sarò io sensibile, ma questo fatto è significativo e c'è poco da scherzare.

Io dopo avere assistito a tanti macelli, che mi hanno disturbato tutte le volte, sono totalmente vegano da 9 mesi per sperimentare, non prendo integratori e (per ora) non ho assolutamente alcun problema o carenza. Ho conosciuto gente che è totalmente vegana da tanti anni, con figli (convinti, che non si alzano di notte a farsi le uova) e stanno molto bene. Dimostrano meno anni di quelli che hanno e sono più snelli...
La forza non mi manca e i muscoli nemmeno. Non sono dimagrito.
Anche se si sentono storie di bambini con carenze a causa dei genitori vegani che non sono stati bravi con la dieta...
Forse un giorno mangerò latte, ma la carne mai più entrerà nel mio stomaco
(e nemmeno buon pesce appena pescato, potendo risparmiarlo il gusto preme ma non vince ahaha).
In ogni caso finchè vivo continuerò a guardare madre natura, a farmi l'orto, prendere il sole che mi serve e a mangiare la roba appena colta. Perchè credo in questo.

Devo commentare.
Per prima cosa Benvenuto.
Hai 5 messaggi al tuo attivo, tutti scritti qui, più o meno di seguito: segno evidente che hai voglia di parlare e portare in questo forum le tue idee.
Ma come nuovo del Forum debbo sottolineare che qui vige un Regolamento, al quale tutti noi siamo chiamati ad attenerci.
http://www.forumdiagraria.org/regolamento.php
Regolamento che ti consiglio di leggere e di seguire, al fine di non vedere dei fastidiosi richiami o tagli ai tuoi certamente preziosi interventi.
Diciamo che qui siamo borderline, ma non tocco niente ritenendo questo intervento interessante e comunque (ancora abbastanza) in Tema.
Tu hai espresso delle tue opinioni, hai preso delle posizioni importanti, ma permettimi di consigliarti di non ragionare per assoluti e di non cadere mai nelle "verità assolute" che in un forum, sopratutto quando parliamo di Vegan e NON Vegan, portano ad inevitabili contrasti tra gli utenti che appunto la pensano in modo differente (se non opposto) tra loro.
La tua esperienza è ben accetta.
Determinate dichiarazioni invece possano portare repliche secche da parte dell'Amministratore, o dei Moderatori di questo forum.
Hai fatto un'affermazione che cito qui di seguito
ma è anche molto importante non ingerire carni perchè queste hanno un effetto negativo sulla nostra mente
sulla quale, oltre a non essere soggettivamente d'accordo, non lo sono neanche Oggettivamente.
Tale dichiarazione necessiterebbe di una serie di dimostrazioni scientifiche attendibili fatte da fonti attendibili ed in contesti attendibili, quindi di prego di evitare.
Detto ciò, mi ha colpito molto il passo dove dici che ogni cosa andrebbe fatta con amore di se, quando parli dei tipi di allevamento, e mi trovi completamente d'accordo.
Lascio anche ad altri la possibilità di replicare a quanto hai asserito in questo tuo intervento, pregandoti anche si evitare di fare molti interventi ravvicinati, ma di raggrupparli in un unico messaggio ;) :)
Tosco

Re: Macellazione capretto

11/06/2017, 9:18

Ok hai ragione grazie adesso ho letto il regolamento e so che il forum non è luogo per discussioni tra vegetariani e onnivori, quindi ho paura di sbagliare, ma non mi sono iscritto per queste questioni ma per il mio interessamento in agraria, da molto tempo seguo il forum. E non ho voglia di discutere...

Premetto che conosco la valenza della carne, in termini pre-industriali e rustici, quando la pastorizia era ovunque una fonte principale di nutrimento, dal deserto ebreo ai nordici europei. O per esempio la storia di vacca e maiale nella Carnia (legna e fien: ogni ben) dove questi animali erano essenziali...

Riguardo la cosa che mi hai citato cioè che l'assunzione di carne può provocare un effetto negativo sulla mente (non nel senso che danneggia i neuroni ma che influisce negativamente sulla coscienza...) era una dichiarazione di Yogananda e altri. E' vero che ha questo effetto? Non è vero? Chissà... io ho riportato ciò come spunto... e l'ho scritto (male)
-"secondo questi tizi è così"- anzichè -"è così e basta..."-
Loro, yogi meditanti e in unione con il divino, dovevano non essere disturbati dagli influssi di carni...
Parli di oggettività. Ebbene la carne è di ostacolo al mio spirito e mente. Ma non perchè me lo sono inventato io ma perchè è così e basta da sempre. E' ciò che sento. Se senti che non è di ostacolo al tuo è il tuo caso e non il mio. E' responsabilità di ognuno sentire il suo corpo e mente. Sembra che tu stesso poni verità assolute dicendo che oggettivamente non ci sono effetti negativi, e quindi io avrei torto, solo perchè preferiresti che la verità assoluta, oggettiva, sia tale. Anche perchè come vedi è proprio una cosa molto soggettiva. Quanto può dare problemi a me, tanto può non fare ne caldo ne freddo a te, al tuo spirito, mente, coscienza. Lo sai tu questo. Perchè forse ti nutre, ti fa piacere e ne hai fisicamente bisogno.*

Dico che non è possibile delegare alla scienza la responsabilità del nostro sentire. Nel senso che se una sostanza rende cupa la tua mente oppure no devi essere tu a percepirlo...
è in realtà un dovere e un dono di natura ascoltare il corpo, ascoltare gli effetti delle sostanze che immettiamo (come mai fin dai tempi antichissimi hanno scoperto che determinate cose hanno poteri medicinali efficaci e potenti, oggi dimostrati più scientificamente e utilizzati?) e ci permette di conoscere l'alimento oltre che goderne appieno...
Conoscere con l'esperienza ed esperimento, sensi.

A parte il fatto che conosco bene gli effetti sulla coscienza e sul corpo, l'energia, sia fisica che immunitaria e spirituale, vitaminica e solare che ti è data avendo un bell'orto e alberi da frutta, quindi mangiando roba matura e appena raccolta, prendendo anche un po' di sole e stando all'aperto nel verde a passare il tempo.

Citazione di Gandhi: "Per restare fedeli al vegetarianismo si ha bisogno di una fede morale... Perché esso tende all'edificazione dello spirito e non del corpo. L'uomo è più che mera carne. È lo spirito che ci interessa, nell'uomo. Perciò, i vegetariani dovrebbero avere questa convinzione morale: che un uomo non nasce come animale carnivoro, ma per vivere della frutta e delle erbe che la terra gli offre."
Io credo in questo (se gli altri non ci credono non importa e non c'è da discutere) e comunque non ho la minima debolezza fisica, anzi.
A parte che io sono davvero un grande raccoglitore, e amante della roba cruda, dell'integrale e della bollitura a fuoco basso lunga solo il necessario senza scartare l'acqua di cottura... e mi piace mangiare con un equilibrio senza eccessi nè carenze che ho imparato proprio ascoltando il corpo. Un fatto è che questi vegani tendono ad avvicinarsi maggiormente al vegetale rispetto agli onnivori. Più foglia verde ecc., credo che queste vitamine oltretutto aiutano realmente uno sviluppo spirituale di cervello e mente.
(E dico, certamente anche un onnivoro che però ha preso di più questa piega del vegetale ha i buoni effetti.)
Il bravo vegano porta il corpo a una elevata alcalinità a quanto pare non raggiungibile con le altre diete (e ho misurato il sorprendente ph 8 delle mie urine) la quale anche eleva la mente e mantiene il corpo sano. Più leggerezza nella dieta e purezza corporea...

Ecco, c'è anche chi pone il veganesimo e una gloria semplice e vegetale come un elemento di un salto evolutivo-spirituale dell'uomo...
Su questo non mi esprimo...

*A dire il vero ora che ci penso credo che l'uomo di oggi sia geneticamente un miscuglio di esseri che erano alcuni più portati alla carne e altri più al vegetale. Adattati in origine ai determinati diversi territori, lì "stagnanti" e confinati, si sono poi mischiati tra gruppi diversi, questo è successo fin dal brodo primordiale se vogliamo. Ancora oggi c'è questa differenza di individui. Per esempio dalle mie parti (Lombardia) ci sono persone carnivore di natura, queste hanno tutte la stessa forma di fauci e dentatura, stessi geni, che amano la carne glielo leggi in faccia e se glielo chiedi, non smettono più di raccontarti quanto gli piace... L'Italia è particolare: esistono individui che reputo di viso davvero molto simili tra loro: per esempio recentemente 5 persone che ho visto in giro per l'Italia erano a dir poco identiche (erano tutti originari del sud)... ognuno è predisposto a un determinato ambiente alimentare... lo porta dentro.

Il detto "siamo quello che mangiamo"...
Io ho sempre avuto problemi con la carne perchè si trattava di un sacrificio animale per il mio vantaggio; una vita animale uccisa per la mia... mentre macellare non mi piaceva, anche se lo facevano davvero bene non lo sopportavo, e a quanto pare della carne non ne ho alcun bisogno...
E poi il gusto sarà anche buono, ma quella sensazione canina sulle gengive non mi è mai andata giù.
Un mio tema centrale è il rispetto dell'essere e delle leggi di natura e questo con gli animali include il rispetto di leggi morali e pratiche quali la correttezza dello svolgimento di allevamento e uccisione, considerazione dei bisogni e il benessere dell'animale.
Dico al di là di ogni veganismo o carnivorismo che sia, per esempio un pastore bravo ha le pecore capre che mangiano pascolo vivo pieno di vitamina e prendono il sole e le vedi che sono felici (perchè se dico in segreto che le ho viste ridere è perchè lo facevano davvero...) ed è loro diritto (perchè se non lo fosse non esisterebbero). Poi io non mangio neanche quella perchè me ne sono tirato fuori per esperimento... e perchè posso risparmiarmela a quanto pare.
Al di là del risparmio di vita animale caro ai vegani, e al risparmio di risorse e inquinamento che può non riguardare molto i caprini essendo cosa più rustica e pastorale.
Anche un ciuco è un fratello animale, per quanto sia bestia, è diverso da noi tanto e anche molto poco...
Tra l'altro l'ho ormai certificato al 100%, se mi dai da mangiare certi latti intensivi e uova da allevamento in gabbia, c'è della miseria insita nella loro -chiamala energia vitale chiamala emozione contenuta nella chimica- perchè sento ciò nel mio corpo e nella mia mente. Ma non è che lo sento mentre mangio (perchè allora sarebbe la mia idea di sofferenze a influenzare il discorso) bensì dopo ore, ovvero dopo che ho assimilato l'alimento: dico, ragazzi, ma voi lo sapete come funziona il cervello? Neurotrasmettitori. Di quali neurotrasmettitori pensate che sia piena una gallina dei peggiori allevamenti in gabbia? Quale dolore costante e perenne? Non lo sapete che quei neurotrasmettitori passano nell'uovo e dall'uovo al nostro sangue tramite la parete intestinale e dal sangue ai nostri nervi, neuroni e cellule.
Questa è una cosa che ho scoperto non perchè mi piaceva pensarla ma perchè l'ho sentita su di me.
Fidatevi, non me lo invento, provate a mangiare delle uova magari crude delle galline del vostro pollaio rurale che mangiano bene, con accesso a vegetali (io gli davo tanti scarti dell'orto), pascolo erboso, e poi se ne stanno calme tutti i giorni a poltrire al sole. Osservatele come sono rilassate ok? Bene, sappiate che oltre a contenere vitamina D, quelle uova contengono esattamente lo stesso umore di rilassamento interiore ahaha!!! giuro
Energie sottili che siano, che importi o meno alle persone, che influisca tanto o poco su di esse non mi importa: su di me non erano trascurabili.
La sofferenza nel mondo non va provocata a prescindere.


Sono stato lungo e forse un po' pesante
ho scritto di qualcosa che mi appartiene
credo che se scriverò ancora sul forum sarà per questioni pratiche senza rompere le scatole a nessuno...
A parte a quelli che hanno problemi di salute per i troppi affettati, non voglio infastidire troppo gli eterni amanti della carne, magari allevatori, gente che in Italia di bistecche, arrosti buoni e genuini se ne intende, per quanto la mia posizione sia ben chiara.
L'importante è stare bene
io sto bene così, vegano, e se mai avrò problemi fisici mi sa che preferirò diventare vegetariano. Genuino per sempre.

Eternamente contro quelle multinazionali e grandi potenze dell'economia e sfruttamento esasperato della risorsa terra, deleterio. Troppo distaccato.

Re: Macellazione capretto

11/06/2017, 14:36

Qui siamo su Forum Di Agraria, un forum dove si parla di Agricoltura.
Il forum è organizzato in Sezioni (tematiche) e sottosezioni (con approfondimenti tematici).
Questa è la Sezione Caprini, dedicata quindi all'argomento Capre.
La Discussione in oggetto tratta della Macellazione del Capretto (come si evince dal titolo).
Nei tuoi passati interventi tu sei stato tanto fuori tema quanto in tema, come ti ho già sottolineato nel mio passato intervento.
Ma con questo tuo ultimo messaggio è veramente difficile continuare a considerare In Tema, vista l'enorme quantità di considerazioni che stai facendo, le citazioni, gli incisi e le considerazioni personali che vanno molto oltre la tematica dell'argomento in oggetto.
Sei quindi pregato di rimanere In Tema.

A tutti ricordo che il nostro Regolamento recita testuali parole
nel forum non sono consentite discussioni tra vegetariani e onnivori

Qualsiasi diatriba, battibecco o presa di posizione a prescindere non sarà quindi tollerata.
Ognuno è libero di pensarla come meglio crede, di essere convinto delle proprie scelte di vita, e non c'è volontà alcuna da parte del sottoscritto e del Forum tutto di ledere le sensibilità altrui, ma NON saranno accettate intemperanze da parte degli Utenti.

Tosco

Re: Macellazione capretto

11/06/2017, 17:33

Ripeto che non non sto a discutere, tra l'altro inutilmente e non vedo motivo di discussione.
Che poi non sto dicendo assolutismi. Sto anzi marcando la forte soggettività della questione, che va rispettata anzichè discutere per gli assolutismi che fanno comodo ai due diversi gruppi: veg vs onnivori.
Hanno ragione entrambi: uno la gusta e l'altro no, uno la mangia 4 volte a settimana e l'altro la considera come cibo marginale adatto alla sopravvivenza in mancanza di altro, oppure l'ha spiritualmente rimossa per tutta la vita. Uno dice che è sempre stata un fondamento e in effetti se non la digerissimo non avremmo avuto le possibilità di sopravvivenza ed espansione che ci sono state; lo stomaco appesantito o meno che sia digerisce di tutto... l'altro dice che comunque la nostra origine centrale aveva la carne come cosa molto marginale e tutto l'apparato biologico è strutturato per basarsi principalmente su altri cibi, che anche è vero...
Aggiungo che il bello del vegano realizzato è: la riscoperta di abbondante vegetale crudo, delle proteine essenziali prese in quantità solo necessaria non eccedente, della maggiore purezza corporea. E questo farebbe bene a tutti onnivori o meno che siano...
Sul fuori tema sono d'accordo ed è vero, ho continuato e spero concluso il discorso che avevano iniziato.
Per continuarlo dovrei spostarmi in un forum storico-antropologico o dietista.
Per quanto l'agricoltura è fortemente coltura, antropologia, storia e alimentazione. E fa parte del nostro rapporto con l'esistenza.
Non voglio continuare la questione.

Re: Macellazione capretto

11/06/2017, 21:52

bello questo tuo lungo discorso per me un po sconclusionato (carenza mia di comprendere) ma non puoi pretendere di essere depositario di verità
queste sono le TUE convinzioni le rispetto ma non condivido
d'altronde essere paragonato simile a un animale ti crea dei sensi di colpa che certamente la stragrande maggioranza degli UOMINI non sente, io per primo

Re: Macellazione capretto

12/06/2017, 5:28

A parte la cosa di quelli che hanno i canini più grossi con tutto il resto mi ci trovo. Ho raccontato le mie storie :roll:
sfoghi, cose inutili. Non ho pretese, anzi.
Quali bibbie? La Vita scorre.
A ognuno le sue scelte e la sua vita.
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