Ed ora vi presento le vere protagoniste del mio allevamento, le capre grigie.
Si tratta di una razza autoctona della Svizzera italiana che era quasi estinta dopo che negli anni 1980-90 si erano svolte le campagne di risanamento contro CAE, agalassia contagiosa e brucellosi e dopo che si erano convinti i contadini che le uniche razze abbastanza produttive e quindi degne di essere allevate erano la Saanen e la Camosciata.
Dopo molti tentativi di allevare queste due razze nella maniera tradizionale della nostra regione(alpeggio estivo, pascolo fino al momento del parto, stabulazione minima) che è una regione di montagna, i più si sono resi conto che Saanen e Camosciata non reggevano a questo tipo di allevamento e finivano per essere meno produttive che le capre autoctone come ad esempio la Nera Verzasca.
Per questo motivo negli ultimi anni si stanno riscoprendo le razze autoctone e si cerca di riformare un patrimonio genetico malridotto.
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Le capre grigie, oltre al caratteristico colore che si mimetizza perfettamente con le rocce delle nostre montagne, sono di taglia medio-grande, hanno zampe robuste e sono delle grandi camminatrici. Le corna sono lunghe e si aprono leggermente all'esterno. La produzione di latte dovrebbe essere sufficiente per nutrire due capretti ma su questo punto c'è ancora molto da lavorare. Un'altra caratteristica interessante è la rusticità nell'alimentazione che ci permette di dare loro solamente del buon fieno in inverno e pascoli di erbe e cespugli in estate.
Io lascio che i capretti rimangano con la mamma per poter bere da soli il latte fino ai 6 mesi e mungo quello che il capretto avanza.
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Per il momento non ho solo capre grigie e quando siamo in alpeggio, insieme alle mie ci sono un centinaio di altre capre di varie razze e incroci.
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