Come spiegato nella scheda del sito di agraria...
http://www.agraria.org/caprini/saanen.htm" target="_blank
...questa razza è originaria della Svizzera, e certamente è molto diffusa nelle zone montane dell'Italia (e non solo).
MA...
...MA è quasi sempre destinata alla stabulazione fissa!
Conosco allevatori professionisti che la allevano, e mi è sempre stato detto che "sul campo" questa capra tendeva a soffrire molto le escursioni termiche tra il caldo ed il freddo, e che in caso di freddi improvvisi poteva avere dei problemi.
In effetti nel mio passato post non ho specificato bene che, con la frase "il freddo lo soffrono abbastanza", volevo indicare il problema dell'alternanza repentina di estremi di temperature.
Qui in maremma, seppur una zona marittima e quindi abbastanza temperata, negli ultimi anni stiamo avendo freddi improvvisi, che magari arrivano dopo caldi prolungati e torridi: questa razza nello specifico soffre molto tale alternanza, ed oltre ad influenzarne molto le sue produzioni, tende anche a debilitarsi o addirittura ammalarsi.
A non molti kilometri da me c'è un allevatore che, dopo anni ed anni, ha deciso di abbandonare le saanen (e le loro importanti produzioni) per orientarsi sulle Camosciate, proprio per la miglior resistenza...SOPRATUTTO AL PASCOLO!
Addirittura, mi diceva un altro allevatore, nei periodi di neve e freddo, i capretti saanen tendono a morire molto più facilmente di quelli della Camosciata...sopratutto al pascolo!
Infine ribadisco che, se uno ha la FORTUNA di avere razze autoctone, secondo me farebbe benissimo a sfruttare tale opportunità.
Purtroppo noi qui non abbiamo una razza locale, e quindi tutti gli allevatori si arrangiano con branchi eterogenei ed incroci.