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Gli Svizzeri come fanno? 
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Leggo sulla pubblicità del formaggio svizzero che le loro vacche vengono alimentate solamente a fieno e pascolo, niente granaglie, insilati, ecc.

Dalle mie parti è scontato che alla vacca (e alla capra, per restare in topic) gli si dia la sua razione quando sta in lattazione soprattutto, ma anche in altre circostanze. Ora io mi chiedo -e Vi chiedo- ma gli svizzeri come fanno? Voi date tutti sempre la razione alle vostre capre? Qualcuno non lo fa?

Preciso che ho circa 2500mq/capo di bosco ceduo prealpino (per lo più castagno, robinia, nocciolo e rovere) e prato stabile in cui pascolare le capre ma non sono attrezzato per coltivare grano, mentre sono autonomo per il fieno. Se potessi risparmiarmi i sacchi di mangime sarebbe, per la mia piccola operazione, una svolta economica non da poco. Che ne pensate? Gli svizzeri sono davvero più bravi di noi o è solo, come temo, una trovata pubblicitaria? Come fanno a fare il doppio del latte senza mangime?

Scusate se forse, per qualcuno, può sembrare un quesito banale. A me non sembra.

Saluti a tutti,

G.


21/03/2012, 10:47
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Ciao Gabriele,
ti rispondo volentieri primo perchè sono svizzera e quindi mi sento presa in causa e secondo perchè quello che hai letto è vero ma va approfondito.
Prima di tutto se torniamo indietro anche solo di un centinaio di anni e analizziamo l'alimentazione che veniva fornita a mucche e capre, vedrai che nessuno dava altro che fieno e pascolo ai propri animali. Le famiglie contadine faticavano ad avere pane per loro, figuriamoci se potevano permettersi di dare i cereali agli animali!!!!! Nelle zone di montagna poi era difficile se non impossibile coltivare cereali quindi gli animali si dovevano accontentare. Proprio in montagna si trovavano quindi razze di capre e mucche molto rustiche, che con poco foraggio grezzo riuscivano a vivere, procreare e fornire un po' di latte e di carne ai contadini.
Non voglio farla lunga comunque saprai che dopo la seconda guerra mondiale le cose sono un po' cambiate in generale e moltissimo in agricoltura.
I contadini sono diminuiti e sono aumentati gli animali allevati per ogni contadino. Si è iniziato ad allevare in maniera industriale e nel contempo le montagne si sono spopolate, l'agricoltura in quelle zone è quasi sparita e con lei anche gli animali rustici di cui parlavo prima. L'agricoltura moderna ha cercato di ricavare più resa rispetto al numero di animali e per questo è stato necessario modificare la loro alimentazione e selezionarne i soggetti adatti allo scopo. Per restare in Svizzera vai a cercare una fotografia di una mucca Bruna di cento anni fa e una di oggi e vedrai due animali completamente diversi.
In Svizzera, soprattutto nelle valli più discoste sono rimasti per fortuna ancora contadini che non si sono fatti convincere da chi gli diceva di rivoluzionare la loro stalla per avere più reddito e hanno fatto bene. Adesso ci si accorge che gli animali troppo selezionati producono si di più ma a scapito della loro salute e con spese di "manutenzione" che alla fine, fatti due conti, non rendono veramente di più. Senza parlare di tutti i problemi legati alla sovraproduzione di latte e alla difficoltà di trovare animali(soprattutto mucche ma anche capre) da portare in alpeggio, visto che non sono nemmeno più in grado di camminare per cercarsi l'erba. Questo ovviamente si ripercuote su tutto il territorio che molto velocemente è divorato dal bosco quando non lo è dalle costruzioni.
Per quanto riguarda la tua domanda se dare o no cereali, dipende appunto da quali animali allevi e da cosa vuoi da loro. Ti porto due esempi un po' estremi per rendere l'idea. Se hai delle Saanen e vuoi che rendano al massimo, devi dare loro oltre che a un ottimo fieno di secondo e terzo taglio, anche erba medica e mangime in grosse quantità. Se hai delle caprette tibetane, dai loro solo del fieno di buona qualità e assicurati che non ingrassino troppo!
Spero di non essermi dilungata troppo!
Flavia


21/03/2012, 14:51
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Che tutti gli svizzeri non diano mangime alle bestie non mi sembra corretto, varia da allevamento ad allevamento, sicuramente là il mangime costa molto più che da noi, ed anche il fieno.
Quel che è certo che tempo fa avevo visto un confronto fra prati falciati in ticino e prati falciati in italia e il fieno in ticino era molto qualitativamente migliore del nostro, nel senso che gli svizzeri sembra stiano piu attenti a cosa tagliano e quando lo tagliano...e sicuramente avendo più qualità foraggera possono risparmiare molto sull' acquisto di mangime...
Certo se il tutto rimane in una situazione non intensiva dell' allevamento caprino.
Un saluto a FLy da chi sta dall' all' altra parte delle tue montagne...ed un saluto a tutti


21/03/2012, 23:07
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No Flavia non ti sei dilungata troppo, semmai troppo poco. E' un argomento che mi appassiona e mi interessa non poco. Ringrazio anche Agro che mi ha dato una conferma indiretta di una cosa che sospettavo, ossia che dalle nostre parti si bada tanto al fare e meno al fare bene. Ossia si lavora magari tanto, ma non sempre bene e comunque sempre di fretta, quando si sega il fieno e quando ci si prende cura dei campi, per esempio. Quantità ma non qualità, dove per qualità intendo qualità dell'ambiente. E dunque sembrerebbe che sì, gli svizzeri sono più bravi di noi. Ma aspettiamo magari qualche altro intervento dell'altra campana prima di stendere definitivamente il velo pietoso sulla zootecnia intensiva padana.

Storiella a tema: un malghese con cui parlavo qualche giorno fa si lamentava dei cinghiali che, grufolando nel prato, gli han cavato qualche zolla qua e là. Io gli ho detto che, ora che aveva la terra nuda e coltivata per bene, poteva seminarci un po' di pisello, veccia o altro per arricchire il pascolo che, ahilui, è davvero misero. Non tutto il male viene per nuocere. Al che parte una discussione sul fatto che lui non ci pensa nemmeno a seminare in malga, che tanto non è sua, che ha altro da fare, chissenefrega, tanto gli da anche il mais che quello sì che le fa andare forte, mica l'erba, eccetera. Certo che no, pensavo tra me, quell'erba lì non se la sono mangiata nemmeno i cinghiali. A me sembrava una ovvietà, a lui una fesseria da perditempo.
Non voglio dire di credere di essere un genio, però a me curare il proprio terreno di pascolo sembra il minimo sindacale se voglio allevarci degli animali e mantenerli in salute e, magari, cavarci pure qualche litro di latte o qualche uovo. Quindi sostenete che curando attentamente la composizione dei pascoli e con uno sfalcio attento, che poi sono due aspetti della stessa cosa, e contando su razze rustiche, se ne può fare a meno? Non parlo di Saanen, Camosciate et similia, parlo delle Bionde dell'Adamello che vengono allevate dalle mie parti, che dovrebbero essere tra le più rustiche dei ceppi alpini, a cui tutti, ma proprio tutti, in stalla, pascolo, alpeggio e quant'altro danno i cereali: chi i fiocchi, chi i pellet, chi le granaglie intere o spezzate, ma l'integrazione la danno, dai 3 ai 600gr al giorno. A chi ho chiesto come fare per farne a meno m'ha sempre sconsigliato di farlo. Forse è il momento di fare uno stage in Ticino per vederci chiaro? Flavia mi prendi in malga? :lol:

Seriamente, volevo solo capire se è una questione ideologico-identitario-patriottica o se veramente si può lavorare in quel modo traendone i risultati che gli svizzeri ottengono: più latte più buono e niente cereali. Mi sembra troppo bello per essere vero.
Ciao.


21/03/2012, 23:54
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P.S. Flavia le tue capre sono splendide. ;)


22/03/2012, 0:01
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Di nuovo ciao!
Intanto mi ha incuriosito agro, dove sei precisamente?
Per la questione allevare senza cereali, certo si può fare ma solo se le condizioni lo permettono(fieno polifita di ottima qualità, ecc) e purtoppo di esempi ne conosco ben pochi anche in Ticino. La convinzione radicata che si debbano dare i cereali è molto presente anche qui e allevando in questo modo non si fa più una selezione per allevare gli animali che rendono molto con foraggio grezzo e dunque si indebolisce tutta la specie. Per cui è diventato molto difficile trovare animali che rendano mangiando solo fieno. In ogni caso le razze rustiche qui da noi ricevono 50-100 gr di mangime al giorno e questa dose è già sufficiente a mantenere un animale in carne.
Ad allevare senza cereali sono soprattutto gli agricoltori biologici, infatti produrre cereali da foraggio ha dei costi elevatissimi a livello ecologico(meccanizzazione, gas di scarico, concimi e diserbanti, trasformazione, trasporti) ed è anche eticamente discutiblile visto che i cereali dovrebbero servire all'alimentazione umana( vedi "feed no food").
Per quanto concerne la cura dei pascoli, in effetti in Svizzera sono molto curati ma poi conta anche la qualità del terreno e il tipo di erba che ci semini o che ci cresce naturalmente, infine di fondamentale importanza è l'accuratezza nella fienagione e lo stoccaggio del fieno. La qualità fa molta differenza sulla salute degli animali.
Sento molti allevatori di capre ultimamente provare a togliere i cereali per sostituirli con erba medica...
Io penso che se si allevano razze rustiche si dovrebbe almeno provare a trovare un buon equilibrio tra fieno e cereali, in favore del fieno ovviamente!
Flavia


22/03/2012, 13:27
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gabrielebig ha scritto:
...Forse è il momento di fare uno stage in Ticino per vederci chiaro? Flavia mi prendi in malga? :lol:



Con lui avresti la squadra al completo... peccato che non ho abbastanza ferie! :mrgreen: :mrgreen:

Perdonate l'intrusione, e chiedo venia a CapreLive per l'O.T. :D ma quando parla Flavia starei ad ascoltarla per ore.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

_________________
La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità di tutti.
-- Mahatma Gandhi


22/03/2012, 14:46
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Ciao Davide, allora ogni tanto esci dalla casera per venire a sbirciare cosa si raccontano i caprai? :lol: :lol: :lol:
Così mi fai passare per una logorroica :lol: :lol: e in effetti ogni tanto mi sembra di esserlo, però ci sono dei temi che mi stanno molto a cuore e che mi scaldano l'animo, a volte mi infiammo proprio :oops:

Flavia


23/03/2012, 12:47
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Ciao a tutti, mi infiltro perchè questo argomento mi appassiona parecchio.
Sono daccordissimo sul fatto che un tempo non si poteva dare cereali agli animali, visto che non ce ne erano abbastanza neanche per le persone. Al massimo agli animali veniva data la pula.
Vorrei aggiungere che secondo me stiamo facendo un errore gravissimo ad abbandonare le razze rustiche con quelle gentili, perchè queste ultime sono più produttive ma più esigenti. Sono convenienti solo perchè attualmente possiamo disporre di cereali ad un prezzo molto basso, che non rende giustizia a quello che è realmente il loro valore dal punto di vista della sussistenza umana. E questo avviene quando in alcune parti del mondo la gente non ha cereali disponibili per sostentare.
Non c'è da stupirsi se queste popolazioni sfortunate pretenderanno di avere la loro parte di cereali(che a volte producono proprio loro!!) e noi rimarremo impossibilitati a dare cereali agli animali.
Se questo dovesse verificarsi, speriamo di avere una buona scorta di capre rustiche che ci facilitino la sopravvivenza.
Comunque lo stesso discorso vale per gli altri animali e anche per i vegetali. Abbiamo piante che producono tantissimo se aiutate con prodotti chimici, e soppiantano piante rustiche, magari meno produttive, ma molto utili nel caso in cui dovesse diventare un problema sintetizzare questi aiuti chimici(ad esempio per la carenza di petrolio).

Sto sperimentando di non dare mangime alle capre e non esagero neanche con il fieno(anche fare il fieno non è un dispendio energetico da poco e dai racconti che raccolgo dagli anziani pare un tempo non si facesse un granchè di fieno ma si pascolava sempre. Un pecoraro sardo quì fa ancora così, e quando d'estate l'erba è bruciata, si sposta nei versanti e negli avallamenti più freschi. Ha avuto qualche problema con gli inaspettati giorni di neve di febbraio).
Risultato le capre fanno da 0,7 a 1 litro di latte al giorno a seconda di quanto riesco a farle pascolare(a volte solo quattro ore povere bestiole. Vorrei provare appena ho tempo a tenerle fuori 8 ore e vedere se producono di più).
Sembrerà poco, ma a me sembra tantissimo perchè è latte veramente prodotto.

Mi fermo quì, aggiungo solo che non ce l'ho assolutamente con chi fa altrimenti, anche io sono tentato a viziare le bestiole perchè gli voglio bene, ma penso sia importante anche fare queste prove.


25/03/2012, 22:35
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Ciao Marcello, concordo pienamente con quanto dici. A volte l'orgoglio dell'agricoltore ci frega perchè è ovvio che se la tua capra fa 5 litri di latte sarai giudicato un buon agricoltore mentre se ne fa uno solo tutti diranno che non sai allevare. Come sempre i conti vanno fatti con la somma di tutte le entrate e le uscite e non solo con le entrate!
L'importanza di ricominciare ad allevare razze rustiche e vegetali resistenti è fondamentale prima che spariscano. Chi non è nel settore nemmeno si immagina come ci siamo impoveriti nella biodiversità coltivata e allevata.
Flavia


26/03/2012, 11:36
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