Buongiorno a tutti! Facendo la premessa che faccio sempre bollire il latte della mia capretta prima di consumarlo, mi chiedevo se sia giusto demonizzare così tanto il latte crudo. Insomma, è così pericoloso consumare il latte crudo dei propri animali (previa una corretta igiene e refrigerazione)?Ho bevuto il latte crudo solo una volta da bambina, e ricordo molto bene quel sapore dolce e la cremosità che niente ha a che vedere con il latte lavorato. Ho chiesto un po' di pareri in giro, e tutti mi hanno risposto che va assolutamente bollito. Alla mia richiesta di spiegazioni più dettagliate, rispondevano: "Perchè si è sempre fatto così" Io so che il latte crudo ha una carica batterica importante e che con la bollitura si vanno a distruggere, o quasi, i batteri nocivi (e non). Di contro però il latte perde molte delle proprie proprietà organolettiche e nutritive, che invece rendono il latte crudo così particolare e unico. Sto leggendo molte esperienze sul web di persone (soprattutto da Homestead americane) che consumano il latte crudo dei propri animali senza problemi e che, anzi, hanno notato un miglioramento dal punto di vista intestinale (tutti consigliano però di iniziare a berne poco alla volta per poi andare via via ad aumentare). Quindi chiedo a voi. Qualcuno vuole condividere la propria esperienza o ha qualche consiglio da dare? Grazie mille
Posso solo condividere la mia esperienza personale.
Il latte caprino mi ha accompagnato nella mia infanzia per tre mesi all'anno, ma il ricordo più dolce è quello appena munto!
Invece non l'ho mai provato bollito, perché a casa di mi zia, che teneva le capre, veniva lasciato a fermentarsi quello che non si riusciva a consumare fresco.
Nella vita moderna consumo tranquillamente quello bovino e non ho nessun richiamo al latte caprino che si trova a supermercato, perché ha poco a che fare con i miei ricordi.
Un anno fa sono salito al Monte Legnone (Alpi Orobie Occidentali) e in discesa mi ero fermato ad un allevamento di capre che era proprio su strada per farmi vendere del latte appena munto.
Non avevano nessuna difficoltà per accontetarmi, e vi giuro che il latte buono così non ho più bevuto per tutto l'anno dopo. Era ottimo anche dopo giorni in frigo, aveva un gusto forte e pieno di aromi di montagna.
Mia moglie mi da del pazzo, io invece vorrei trovare un allevamento in zona. Mi rendo conto che i rischi in pianura sono maggiori, e quasi sicuramente il sapore che troverò non sarà così ricco.
C'è qua' vicino un allevamento didattico (Cascina Castellazzo), che però vede passare tanta gente e non mi fido.
Tuttavia non mi sono arreso e spero di trovare qualcosa, magari in prealpi Lecchesi/Bergamaschi ma non troppo isolato.
CCCP ha scritto:Mia moglie mi da del pazzo, io invece vorrei trovare un allevamento in zona. Mi rendo conto che i rischi in pianura sono maggiori, e quasi sicuramente il sapore che troverò non sarà così ricco. ... Tuttavia non mi sono arreso e spero di trovare qualcosa, magari in prealpi Lecchesi/Bergamaschi ma non troppo isolato.
C'è qualche anima buona che mi darà una dritta?
Questo sito è una miniera di informazioni, ho già trovato quello che cercavo:
Sul web scrivono anche che una dieta di solamente mele fa bene... Sicuramente il latte crudo avrà delle proprietà organolettiche interessanti, ma non mi sembra il caso di fidarsi e rischiare di beccarsi qualche malattia o nel migliore dei casi una gastrite con latte non controllato giornalmente