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due aziende un caseificio, è possibile?
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emalbi
Iscritto il: 19/09/2011, 15:37 Messaggi: 6
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Ciao a tutti! mi sono appena iscritto al forum. sono uno studente all'ultimo anno di specialistica di scienze forestali. insieme ad un amico di studi, stiamo valutando la possibilità (una volta completati gli studi) di avviare due aziende agricole allevando capre da latte al pascolo, e trasformandone il latte. l'idea sarebbe di avere due aziende, ma con un unico caseificio, dove produrre gli stessi prodotti e venderli unitamente dividendosi i ricavi senza entrare in competizione. Vi chediamo se secondo voi sia una cosa fattibile, ed in che forma sia realizzabile il caseificio comune (copropietà, associazione, consorzio..), pur rimanendo due aziende distinte però con un unico prodotto? grazie
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19/09/2011, 16:47 |
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rumeno
Iscritto il: 04/02/2010, 21:39 Messaggi: 682
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Salve..certo sulla carta è fattibile...però mi chiedo come mai se proprio volete fare una cosa in società non fate allevamento e caseificio insieme...suppongo che siate vicini geograficamente...quindi...poi non so magari avete già terreni e azienda di famiglia separate...però visto che tanto dovete andare d accordo per forza per il caseificio..perche non provare ad andare d accordo per caseificio e allevamento..magari dividendovi i compiti..(uno più predisposto a gestire il bestiame..l'altro più predisposto a usare i mezzi..o a fare il formaggio...o più portato per vendere e piazzare il prodotto....). Io sono di una terra dove l associazionismo e la cooperativa hanno gravi difficoltà a funzionare..e in parte credo che quello sia un nostro punto di debolezza....sono straconvinto che mettendo le cose in chiaro da subito( anche con qualcosa di scritto)..e lavorando insieme le cose possano solo migliorare! Perche scusami un attimo se tu sei nella tua azienda( che badi al bestiame, ari, mungi) e lui nella sua( che fa le stesse cose alla stessa identica ora)...dovete pagare un altro per farvi il formaggio o vendervi il prodotto???
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19/09/2011, 19:35 |
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emalbi
Iscritto il: 19/09/2011, 15:37 Messaggi: 6
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ciao, hai perfettamente ragione e la penso come te, anch'io vengo da una terra in cui l'associazionismo significa "frega il tuo socio prima che lui freghi te".ci abbiamo pensato alla società, ma il punto è che partiamo da zero con scarsissime basi economiche, abbiamo studiato materie in ambito di PSR e aiuti comunitari e sappiamo che per quanto riguarda il "primo insediamento dei giovani agricoltori", l'entità del premio viene data ad azienda e non in base al numero dei componenti.quindi la nostra idea era sì di fare due aziende separate allevando capre e recuperando aree degradate ed abbandonate, ma restando comunque in stretta collaborazione per la gestione di entrambe le aziende e cooperando per ottenere un risultato migliore e per ottimizzare il lavoro. grazie mille
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19/09/2011, 20:06 |
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rumeno
Iscritto il: 04/02/2010, 21:39 Messaggi: 682
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è vero...ti riferisci al primo insediamento..quest anno dovrebbe essere di 50 mila euro..pero tra disbrigo normativa..e progetto fatto dall agronomo( in questo caso potreste farlo voi) non rimane tutto!!! se mi permetti..che capre vorresti allevare?perche razze specializzate da latte mal si combinano con lo sfruttamento di terreni marginali!! da che regione scrivi..se posso chiedertelo?!Sono laureato in agraria anche io..
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19/09/2011, 20:51 |
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emalbi
Iscritto il: 19/09/2011, 15:37 Messaggi: 6
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ciao, io sono pugliese, provincia di taranto e insieme al mio amico bolognese stiamo valutando la possibilità di allevare capre in piemonte. per ora studiamo entrambi scienze forestali a torino e ci manca un altro anno a terminare la specialistica. il nostro progetto è a lunga scadenza, pensiamo di iniziare nel 2013 (uscita del nuovo PSR) quindi per ora stiamo valutando e progettando le varie possibilità per non trovarci poi a dover fare tutto di fretta. Comunque le razze che stiamo tenendo in considerazione sono "Nera di Verzasca, Alpina comune o policromatica ed eventualmente Camosciate ma adatte al pascolo. i soldi son pochi ma la voglia di lavorare e la passione è tanta. che ne pensi?hai qualche consiglio?
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19/09/2011, 21:11 |
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rumeno
Iscritto il: 04/02/2010, 21:39 Messaggi: 682
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penso che invidio il fatto che siate riusciti a trovarvi e ad accordarvi ( almeno per ora ) su un progetto cosi interessante! Purtroppo la maggior parte dei miei colleghi ha altre ambizioni...lavoro in scrivania ec ecc...!!!Io ho sempre pensato di impiegare le mie conoscenze per farmi un azienda..a modo mio!! La vostra idee è bella..sicuramente complicata...ma cosa ai giorni nostri nn lo è?? !! Tra l altro so che in molte parti d Italia..a bassa densità zootecnica il pascolo è sostenuto dalle Regioni con incentivi ec ecc...tipo la Val d'Aosta...ma so che anche in alcune zone prealpini nn si paga l affitto per pascolare...ma anzi sono gli stessi proprietari a offrirti i terreni in cambio della pulizia del fondo.....Inoltre in alcune realtà del nord italia si può iniziare a vedere qualche soldo già con pochi animali..a patto che si facciano dei prodotti buoni e si riesca a farsi un giro di vendite discreto!!! Io sono Sardo..da noi è impensabile aprire un minicaseificio con meno di 400 500 capi (ovini)...con tutti gli investimenti neccessari per gestire un cosi alto numero di animali..iniziare ora sarebbe impossibile.
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19/09/2011, 21:41 |
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rumeno
Iscritto il: 04/02/2010, 21:39 Messaggi: 682
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consigli...cercare una zona dove c sn pochi animali...dove si possa sviluppare il vostro mercato...inutile andare dove già ce ampia disponibilità di prodotti....dove il mercato è gia saturo!! Per esempio...inutile aprire un altro minicaseificio in Sardegna....per dire...ormai la gente e poca e il formaggio di pecora te lo sbattono in faccia..ma che ne so...alcune zone del piemonte..del friuli...del veneto..anche centro italia...magari ci sono interi comuni in cui vengono allevati pochissimi animali..e quindi le persone del posto..vedendo una persona seria..che fa prodotti buoni...a prezzi onesti...invece che andare al super market comprano direttamente da voi...la difficoltà sta tutta all'inizio secondo me
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19/09/2011, 21:55 |
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Marky
Iscritto il: 10/06/2010, 10:04 Messaggi: 314 Località: Treviso - Venezuela
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Ragazzi, attenzione, pianificate bene e valutate tutto, spese e ricavi e, specialmente con i problemi di crisi attuale, non basatevi unicamente sui finanziamenti; mio figlio ha fatto la richiesta per il primo impianto, è risultato idoneo, ma non ha ricevuto niente perchè non c'erano abbastanza soldi. Piuttosto di rincorrere il primo impianto, farei un bel progetto integrato volto al recupero di aree abbandonate con relativo impianto di produzione e commercializzazione magari collaborando con la regione dove vi volete insediare, essendo quindi più coperti in fatto di garanzie, non so come funziona lì ma da noi il primo impianto di paga una parte di attrezzature o impianti e quindi ammesso che tu riesca ad avere la stalla ed il trattore gratis, poi tu ci devi mettere tutto il resto e farlo funzionare. Se fate una proposta vantaggiosa anche per la regione, che ne so, manutenzione gratuita dei boschi o recupero di alpeggi abbandonati, (ma se trovate qualcosa di più interessante è meglio) può darsi che riusciate ad avere aiuti più consistenti in quanto risparmiate spese anche a loro. In quanto alla collaborazione di tanti piccoli allevatori in consorzi, io lo ho sempre sostenuto, è l'unica soluzione per salvare le nostre produzioni dall'invadenza estera, il problema è che non riusciamo a fidarci e ci faremo massacrare uno dopo l'altro, cosa che da me è successa per i produttori di scarpe, per i produttori di occhiali, e che accadrà per altri settori.
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15/10/2011, 13:39 |
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