salve a tutti, volevo lanciare una discussione al fine che tutti possano leggere delle esperienze altrui. come decidete, con che parametri scegliete un becco rispetto ad un altro? se ne sentono tante, ma pochi e quei pochi sono confusi nello spiegare il ruolo del maschio, il passaggio dei geni fisici, di salute o di indole in rapporto alla percentuale di responsabilità tra i partner ec ec. chiunque abbia voglia e un pò di tempo per scrivere due righe darà il suo contributo. grazie. lorenzo
In genere, si sceglie la madre del becco, soprattutto in base alla quantità del latte che produce, alla conformazione della mammella, dalla vivacità, dalla resistenza alle malattia e cosi via. Poi si esamina il futuro becco, prendendo in considerazione la sua conformazione fisica, robustezza, vivacità, accrescimento,mantello ecc.... . Teniamo in considerazione, che un buon becco non deve produrre altri becchi, ma ottime giovani fattrici. Saluti.
grazie Iengo, ma se io voglio mantenere un carattere di un becco che mi piace particolarmente (ad esempio per una caratteristica delle corna) dovrò per forza di cose prendere uno dei suoi capretti, giusto? a quel punto che problemi di consanguineità potrei avere?
si ogni tanto dovresti cambiare il becco oppure far accoppiare una delle tue capre con un altro becco (che corrisponde ai tuoi parametri) e sperare che nasca un maschietto
va bene, mettiamo che il maschietto nasce, bello robusto vitale etc (da madre bella robusta etc come dice iengo), una volta cresciuto egli vorrà coprire la madre, e va bene. se però nascesse una femmina che io volessi allevare, proprio dalla mamma del becco in questione, che cosa devo fare con quel becco? dovrò a forza sostituirlo o potrò tenerlo?
anch'io credo che sia molto interessante e soprattutto mi sono reso conto che molta gente lavora a braccio, senza sapere veramente cosa bisogna fare e perchè, poi s'incappa nei problemi ma non si riesce a capire che cosa li ha generati. mi piacerebbe anche sapere se in natura, intendo dire fuori da un controllo umano organizzato, le capre hanno delle regole per cui non arrivano mai a incrociarsi "male" o se invece non ci sono regole all'infuori di quella che il debole non sopravvive e quindi i frutti di accoppiamenti in consanguineità spinta, nel caso manifestassero salute debole, non arriverebbero a procreare perchè non assistiti. chissà?
La domanda che poi è molto interessante. C'è da dire che, dopo il cane, la capra è stata il primo animale ad essere addomesticato: pensare quindi a quello che farebbero in natura è cosa complicata, poichè la loro natura adesso è quella di vivere con l'uomo (indipendentemente dal tipo di allevamento, sia chiaro). Diciamo che durante il periodo dei calori un becco tende a coprire ogni capra, a prescindere dal fatto che questa sia sua madre, sua sorella, sua figlia o sua nipote. Questo fa pensare che le capre non saprebbero regolarsi (almeno in greggi con numero limitato di capi). Pensiamo poi all'esempio delle Capre di Montecristo che vivono libere ed incontrollate sull'omonima isola: non ho idea di come il Corpo Forestale dello Stato regoli la cosa, ma credo che ci sia una discreta consanguineità...credo. Per certo so che in casi di consanguineità estrema la prole tende sempre a diminuire in modo esponenziale: vuoi per aborti, vuoi per problemi al momento del parto, vuoi per capretti con scarsa salute, etc. Ciao Tosco