Origine e diffusione
Le capre maltesi sono una razza molto antica, originaria del versante medio – orientale del bacino mediterraneo. Essendo da sempre frequenti le migrazioni, le invasioni ed i contatti commerciali fra le varie zone e le popolazioni del Mediterraneo, le capre maltesi sono giunte già in tempi remoti in Italia (così come in altre regioni affacciate sul bacino), ed è proprio qui che si è assistito ad una selezione metodica della razze, migliorandone sopratutto l'attitudine lattifera.
Ad oggi, i maggiori allevamenti di capre maltesi si trovano sopratutto in Sicilia e nelle regioni del centro – sud della penisola, isole comprese, anche se non mancano piccoli gruppi di allevamenti presenti anche a nord del paese. La diffusione delle capre maltesi in tutta la penisola italiana è avvenuta, nel tempo, grazie sopratutto alla grande capacità di adattamento di questa razza, nonché all'ottima produzione di latte che ne ha fatto fra le tipologie caprine più in voga.
Nel nostro paese è stato attivato il Libro Genealogico delle capre maltesi nel 1973.
Caratteristiche fisiche
Le capre maltesi sono animali di taglia media con altezza al garrese di circa 87 centimetrici per i maschi e di 71 centimetri per le femmine. Il peso, in genere, oscilla fra i 70 chilogrammi di un maschio adulto e fra i 46 chili di una femmina. Alla nascita, invece, i capretti pensano intorno ai 3 chili e mezzo.
Il manto è bianco e lungo, con possibilità di pezzature nere sopratutto sul muso e sulle orecchie. Proprio queste pezzature rivelano l'antica origine geografica delle capre maltesi. La pelle, invece, si presenta di colore bianco tendente al rosa pallido, a parte nei punti in cui vi sono le pezzature; in alcune parti della pelle, però, possono essere presenti anche zone pigmentate o punteggiate di nero pur non essendoci variazione di colore nel pelo bianco.
La testa si presenta relativamente piccola e leggera, anche se nel maschio le forme risultano un po' più tozze che nella femmina. Il profilo fronto – nasale è rettilineo, con presenza di barbetta nei maschi e occasionalmente, e sempre e solo nei soggetti di sesso maschile, anche di un ciuffo di peli arruffati proprio nella zona frontale dell'animale.
Le orecchie si mostrano lunghe e larghe, pendenti, con la tendenza tipica delle estremità a volgersi verso l'esterno. Le corna non sempre sono presenti, e ciò vale sia per gli esemplari femmina che per quelli maschio.
Il collo è lungo e sottile e la presenza di tettole non è obbligatoria nello standard di razza. Il tronco e l'addome sono, invece, ampi, con groppa mediamente sviluppata e dorso rettilineo. Gli arti sono robusti e forti, con unghielli di colore grigio o tendenti al giallo paglierino.
L'apparato mammario, essendo una capra ad attitudine lattifera, è molto sviluppato ed ampio, con mammelle del tipo “pecorino”, quasi mai piriformi, e capezzoli ben definiti. I capezzoli accessori, pur essendo tollerati, rappresentano comunque un difetto rispetto allo standard di razza.
Produzione
Le capre maltesi sono animali con spiccata attitudine lattifera, il che le rende ottime anche per un eventuale inserimento in un sistema intensivo di stabulazione, anche se è allo stato brado e semi – brado che realizzano una migliore produzione di latte, con una qualità decisamente più elevata.
La produzione lattifera si attesta, dunque, su medie ottime, dai circa 243 litri annui di una primipara fino ai 388 litri annui delle pluripare. Il latte delle capre maltesi presenta un contenuto di grasso pari al 5,1%, mentre quello proteico si attesta intorno al 4,3%.
La selezione delle capre maltesi mira proprio ad un miglioramento della produzione del latte, sia in ordine qualitativo che quantitativo, in quanto questa razza garantisce ottimo latte utile per la lavorazione casearia di prodotti tipici e di ricette tradizionali. Inoltre, si punta ad una selezione per cercare di migliorare l'attitudine al pascolamento, con particolare attenzione alla correttezza degli appiombi. Inoltre, si stanno effettuando dei miglioramenti anche sulla robustezza fisica delle capre maltesi, in modo da renderle sempre più adattabili a varie condizioni climatiche e di suolo.
Fertilità
Fra i miglioramenti attuati per modificare lo standard di razza, vi è anche l'intenzione di modificare le caratteristiche morfologiche della mammella, così come quello di aumentare la fertilità e la prolificità delle capre maltesi.
In realtà, le capre maltesi attestano il proprio indice di fertilità su valori già molto alti: siamo infatti, in media, davanti ad una tipologia caprina fertile al 95%, con un tasso di prolificità che arriva al 180%. L'età media del primo parto è, però, un po' attardata, attestandosi intorno ai 18 mesi di età, mentre il tasso di fecondità su base annua (calcolato su fertilità x prolificità) si conferma al 171%.
I capretti alla nascita pesano circa 3 chili e mezzo, mentre a 60 giorni hanno già ampiamente triplicato il proprio peso iniziale, arrivando ad avere una pesatura di circa 11 chili.
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