Cercando quindi di consumare terreno agricolo il meno possibile. Ipotesi: se facciamo una cooperativa per allevamento di capre per latte e carne potremmo alimentarle solo con foglie secche autunnali, residui agricoli(potature, paglia, ecc...), scarti alimentazione umana(pane duro, frutta, verdura, ecc...). In questo caso che razza di capra suggerite?
per l'allevamento specie dei caprini è interessante l'utilizzo delle foglie, specie quelle di gelso che sono molto più proteiche di altre ed il gelso può essere formato a testa di salice, sarebbe una ottima fonte di biomassa
Per le foglie del pioppo cosa ne pensa? In Pianura Padana ci sono molti pioppeti, coltivati per compensato e tavolame. Si potrebbero recuperare le foglie senza occupare altro terreno agricolo.
donrodrigo buongiorno, scusa ma non capisco perchè con l'allevamento di capre si creerebbe consumo di suolo o terreno agricolo e riscaldamento globale .
Bepi ha scritto:donrodrigo buongiorno, scusa ma non capisco perchè con l'allevamento di capre si creerebbe consumo di suolo o terreno agricolo e riscaldamento globale .
non ha capito evidentemente. lui dice che l'allevamento di capre è quello che potenzialmente non ha bisogno di consumare terreno agricolo e quindi di deforestare anzi... c'è un gran parlare contro gli allevamenti per il g.w., ma credo che l'allevamento delle capre come pure quello dei maiali si possano fare riducendo al minimo la necessità di consumare terreno agricolo per l'allevamento perché si cerca di consumare gli scarti, che altrimenti andrebbero al macero e la decomposizione microbica, come pure gli incendi, implica che il calore e la co2 assorbiti dalle piante ritornano all'ambiente.
L'idea piace perché da quanto si legge il latte di capra è migliore di quello di mucca, e la pelle per la durata è la migliore. Per la lana ci sono razze di capre molto interessanti per la produzione di mohair e cashmere. Comunque ci sono razze italiane, come la rustica calabrese, che hanno un folto manto lanoso. Chissà se si può ricavare qualcosa di interessante.
Per il riscaldamento globale sarebbe ottimo abbinare le colture forestali all'allevamento delle capre(se possibile). Le colture forestali sono ad elevata crescita di legno, quindi sono alberi che assorbono molto calore solare e co2 dall'ambiente. Se questo legno rimanesse tale costruendo mobili, case, ecc... il calore e la co2 resterebbero confinate contrastando il riscaldamento globale meglio di una foresta naturale perché gli alberi crescono sempre, mentre quelli di una foresta naturale ad un centro punto crescono poco o muoiono e con la decomposizione microbica tutto ritorna all'ambiente. Forse è il meglio che si possa fare. Comunque anche facendo il pellet si farebbe meglio di oggi perché sostituirebbe i combustibili fossili.
Non sono un'autorità o un esperto in merito ma, da quanto si sente, il suolo viene fagocitato dall'edilizia. Nulla in contrario che il bestiame possa cibarsi di fogliame e quant'altro fornito gratuitamente dalla natura. Tale fogliame non ha mai costituito un problema perchè la sua giacenza al suolo arricchisce il terreno. Nulla in contrario alla forestazione e convivenza di animali al pascolo nelle zone boscate. Ho sentito solo una volta che l'intensità di transito di animali al pascolo, per la peculiarità del suolo, abbia deteriorato e quasi desertificato porzioni dello stesso. Per la tutela del territorio i vari governi internazionali emettono provvedimenti atti a difendere il suolo e propagare il reimpianto degli alberi. A parte l'America del sud, anche India e Cina hanno applicato da molti anni politiche di reimpianto boschivo. Al momento si hanno, da noi, casi di terreni abbandonati e incolti, dove il pascolo sarebbe una manna. Causa la guerra in Ucraina e la mancanza d'arrivo di grano, si sta riprendendo la produzione di mais e grano. Infine il riscaldamento globale ha varie cause dovute all'uomo (inquinamento) e si stanno prendendo provvedimenti "timidi" (insufficienti) allo scopo.
Verissimo che l'edilizia sta divorando il suolo! Speriamo solo che il buon senso non ci abbandoni. Concordo però anche con chi ama la privacy e compra un appartamento con poche famiglie o una casa indipendente... Ci vorrebbero nuovi progetti di palazzi considerati come un insieme di case indipendenti e non come un grande condominio, senza scale e box condominiali... Ad es. si potrebbero fare degli ascensori esterni per persone ed auto, con entrata e box sul terrazzo. (Per i posti auto ci sono anche dei sistemi odierni di parcheggio in verticale che prendono lo spazio a terra di soli due posti auto per poter parcheggiarne una quindicina in maniera veloce, senza che qualcuno possa parcheggiare sul posto auto assegnato in quanto una tessera elettronica individua il posto auto e lo fa scendere a terra per parcheggiare...) Ci sarebbero in comune solo gli ascensori per gli appartamenti incolonnati. Bisognerebbe pensarci sul serio... Ci sarebbe anche da recuperare vecchi edifici abbandonati ecc... ecc...