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Allevamento tra semiestensivo e semintensivo
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Vorrei completare con voi questa tabella che ho iniziato. Il mio obbiettivo è di identificare i parametri con cui valutare le razze da latte mediterranee ed eventualmente fare delle comparazioni con le altre. Ambiente di allevamento, colline alta Toscana (Lunigiana).
_________________ "siamo troppo abituati allo straordinario" Pensa ... se le stelle apparissero una sola notte ogni mille anni! (Emerson)
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16/09/2013, 22:50 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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il grasso al 5% della maltese pura mi sa che è un pò troppo alto. L'odore ircino è molto più forte nelle razze specializzate da latte del ceppo alpino..rispetto alle capre originarie del bacino del meditterraneo. in razze quali la Sarda-maltese il sapore ircino a volte è completamente assente...tende a sentirsi un pò di più nel formaggio..rispetto al latte tal quale....ovviamente La Garfagnina nn la conosco per niente purtroppo!
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17/09/2013, 10:03 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Grazie Barbagia, mi sto documentanto per definire la razza da latte più idonea al brado, oltre alla resa mi serve la capacità al pascolamento nel sottobosco e la robustezza fisica per superare l'inverno all'aperto, protette da sole tettoie e qualche muretto e balla di paglia. Secondo te, oltre al pregio di saper sfruttare i pascoli più scadenti, non utilizzati da ovini e bovini, quali possono essere i motivi per cui si decide di allevare capre? Salve, Raff
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17/09/2013, 15:05 |
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Barbagia
Iscritto il: 17/04/2013, 9:16 Messaggi: 747
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Ciao!guarda secondo me tra le razze da te elencate la più adatta al pascolo è (senza conoscerla) la garfagnina..ti spiego subito il perche: è una razza sviluppatasi sul posto...abituata al clima...ai pascoli...ai boschi della tua terra... Molto probabilmente se la tua idea è un sistema di allevamento che si basi principalmente sul pascolo brado essa è la razza più adatta (all'massimo potresti tentare qualche incrocio con un becco di razze da latte..sia esso maltese o delle razze alpine). Ipotizzando una sorta di bilancio tra produzione di latte e "costi di mantenimento" in cui intendo (alimentazione..medicine...cure varie..attenzioni) è probabile che essa riesca a stare alla pari ad una razza selezionata da latte..... manterresti inoltre un certo legame con il tuo territorio...che un giorno...aprendo magari un caseificio e lavorando il latte di una razza autoctona..potrebbe risultarti utile per la vendita dei tuoi prodotti... questo nel caso la tua intenzione sia l allevamento estensivo o semiestensivo con massiccio ricorso al pascolamento. Con questo non voglio dire che le altre razze da te elencate non possano adattarsi al pascolamento..anzi...però magari danno il massimo allevate in stalla come nel caso della saanen e della camosciata. In Sardegna le capre autoctone sono state massicciamente insanguate con la maltese...che ne ha fatto un animale un pò più grande e più produttivo..che tuttavia ha mantenuto la rusticità tipica della sarda pura. Si è anche incrociato con Saanen e camosciata e da ultimo con la murciana...ma su animali al pascolo credo che i migliori risultati si siano avuti con la maltese..
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17/09/2013, 19:14 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Ma dalle info rinvenute in rete la "Derivata di Siria" mi sembra la più adatta, mi blocca l'info sulla caseificazione che parla di buone rese se misto all'ovino. Per la "Garfagnana" ho visto la consistenza in ASSONAPA e su 4 aziende vi sono solo 318 capi, potrei dare un contributo, ma solo come seconda razza. Debbo capire dal nominativo dell'azienda come risalire ai loro dati completi.
Comunque rimane in sospeso la mia domanda: "Secondo Voi, oltre al pregio di saper sfruttare i pascoli più scadenti, non utilizzati da ovini e bovini, quali possono essere i motivi per cui si decide di allevare capre? Salve, Raff
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17/09/2013, 21:20 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Speravo di sentire anche il il parere dei moderatori, visto poi che la Maremma non è lontana, avrei voluto conoscere le motivazioni "tecniche produttiche" del perchè si preferisca una razza ad un'altra, ed il perchè la razza Garfagnana non venga considerata. L'allevamento si realizzerà nelle terre della Lunigiana, forse la terra più piovosa d'Italia, questo dovrebbe richiedere "presumo" un certo tipo di pelle e di pelo. Salve Raff
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19/09/2013, 7:38 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Eccomi Intanto ti parlo della Razza Garfagnina. Questa razza, come avrai potuto leggere sul nostro sito ( http://www.agraria.org/caprini/garfagnina.htm), non ha una omogeneità in fatto di forma e di produzione, ed è per questo che è difficile "rappresentarla" con delle stime di produzione (peso, produzione di latte, etc). Personalmente, e non l'ho mai nascosto, sono Affascinato da questa razza, e se potessi l'alleverei con somma gioia. E' certamente una razza frugale, come del resto tutte le autoctone e tradizionali italiane, che bene regge alle basse temperature, e che è piuttosto resistente a parassiti e malattie. Credo che tale razza sia indicata per un allevamento di tipo estensivo, magari con ampi pascoli e integrazione alimentare alla sera al rientro in stalla. Ciao Tosco
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19/09/2013, 20:52 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Grazie Tosco per la gentile risposta, potresti completare dandomi tua opinione su quale razza allevare con metodo semiestensivo ...oppure avendo a disposizione una buona estensione diciamo 150/200 ettari di bosco collinare, come lo utilizzeresti? Intendo dire: con più greggi della stessa razza o diverse razze? ... oppure due greggi caprini ed uno ovino? Sempre col pensiero alla resa in caseificazione ... ho letto che, alcuni latti caprini han maggior resa se abbinati a latti ovini. grazie raff
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19/09/2013, 21:30 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Vegesaura, come avrai notato latitavo a partecipare alla discussione, e me ne vorrai scusare, ma spesso vivo veri e propri conflitti interni davanti a certi argomenti. Prima che Moderatore sono un allevatore, e baso moltissime delle mie risposte su elementi del mio quotidiano, sulla mia esperienza e sulla mia filosofia. Per me a monte c'è una questione che potrebbe (e magari dovrebbe) essere sacrosanta, e ossia quella di Mantenere o Recuperare le tradizioni di un territorio. Sono oramai tante le volte in cui lo ripeto, ma per me chi ha la FORTUNA di avere cultivar e razze autoctone (o che comunque godono di una discreta tradizione nel proprio territorio) ha la sacrosanta possibilità di contribuire al loro mantenimento. Parlando di Razze caprine, le locali sono sempre le più adatte a vivere e svilupparsi in quel determinato territorio di appartenenza, e generalmente la loro rusticità e frugalità permettono loro di vivere "bene". Ma quando si alleva un animale si tende sempre ad osservare i numeri e non la storia, ed ecco che sempre più si preferiscono le saanen per le produzioni di latte, rischiando di far scomparire quelle razze che renderebbero meno in fatto di latte ma che anche costerebbero meno per allevarle. E' sicuramente un ragionamento anacronistico e me ne rendo conto, ma spesso lo accosto al mondo del vino. In tutt'Italia si possono ritrovare i vitigni internazionali come il Cabernet ed il Merlot, e sempre meno si riescono a trovare vigneti che mantengano la tradizione delle cultivar autoctone...ma anche questo è la Globalizzazione ed il Consumismo...ed anche questo è l'odierno modo di ragionare in agricoltura. Ecco che posso dirti quello che farei se avessi così tanta terra a mia disposizione e se vivessi nella tua zona: allevamento semibrado di capra Garfagnia, di Vacca Garfagnina e di Cinta Senese (se non addirittura Nero di Parma). Punterei ad un prodotto che sappia rispecchiare l'autenticità del mio territorio, che abbia insito le caratteristiche di una determinata area geografica e che rappresenti la Tradizione. Farei di tutto per allevarlo con alimentazione sana e genuina, rigorosamente autoprodotta e il più Naturale possibile... ...e magari trasformerei direttamente il formaggio in un mini caseificio aziendale. ... ...sicuramente ti ho risposto più come Tosco che come Moderatore della Sezione Caprini, e non me ne vogliate per questo. Ciao Tosco (contadino e allevatore)
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19/09/2013, 21:56 |
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Vegesaura
Iscritto il: 15/08/2013, 10:09 Messaggi: 99 Località: Lunigiana
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Si Tosco ! hai pienamente ragione e sono della tua stessa opinione, sulla salvaguardia delle razze autoctone e ti posso assicurare che sarà un mio impegno recuperare maggior quota possibile di Garfagnina, che come puoi vedere è nel mio elenco. Ma, il mio problema è che ho delle responsabilità, verso un'azienda, verso delle Familie di operatori, per cui il territorio entro un naturale lasso di tempo dovrà essere messo a profitto. E ovvio che una razza con 200/300 capi non può darti entro un breve periodo un gregge con 500 elementi "robusti". Mentre io ho la necessità di far numeri!!! non di darli Hai fatto un bellissmo discorso, ma non hai dato risposta alla mia ipotesi di inserire anche un gregge di pecore!!!! latte..latte...latte. Ciao Raff NB- rimane in sospeso anche un'altra mia domanda: Secondo Voi, oltre al pregio di saper sfruttare i pascoli più scadenti, non utilizzati da ovini e bovini, quali possono essere i motivi per cui si decide di allevare capre?
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19/09/2013, 22:59 |
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