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Allevamento Saanen 
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Iscritto il: 12/08/2010, 15:35
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Località: Messina
Formazione: Laurea in Medicina Veterinaria,Specializzazione in Malattie Infettive
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Ciao a tutti,si ha ragione Strelitzia per quanto concerne il caseificio meglio chiedere nella sezione lattiero-casearia
Auguri di Buon Natale Caprelive.

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« facendo il nostro dovere verso gli animali rispetto alle manifestazioni della natura umana, indirettamente facciamo il nostro dovere verso l’umanità. Possiamo giudicare il cuore di un uomo dal suo trattamento degli animali »

Immanuel Kant


20/12/2011, 19:40
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Iscritto il: 18/12/2011, 20:44
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Grazie a tutti

siete veramente molto gentili. Certo che l'idea di Strelitzia (caseificio mobile) non sembra niente male.
Comunque quelle son cose che verranno tra molto tempo, anche se è bene cominciare a pensarci!!
Dopo Natale andrò a vedere qualche campo da acquistare (ne ho trovati da 3 ha fino a 4,5ha), spero di trovare quello che più si addice alla produzione di foraggio x allevamento. La mia idea era quella di un allevamento a km0 ovvero quasi del tutto autosufficiente (almeno come alimentazione delle capre e trasformazione del latte) e dipendere dall'esterno x lo stretto necessario...
Diciamo che è un piano di fattibilità che vorrei rendere concreto nel prossimo futuro. La voglia e la volontà ci sono, gli imprevisti, le delusioni e i fallimenti so che non mancheranno anche se è tutto pianificato....ma quale sogno è esente da rischi??

3vi


20/12/2011, 20:47
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Iscritto il: 19/11/2010, 19:41
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Ciao 3vi, una piccola domanda...nella tua zona si usa, come da noi, prendere i terreni in affitto e pagarli con il formaggio? ti dico questo perché ho letto che vuoi acquistare un appezzamento. Ora non so che prezzi ci siano da quelle parti, ma il sunto anche degli interventi precedenti, che sottoscrivo in pieno, è partire molto piano. Uno dei grossi problemi dell'attività agricola secondo me è l'estrema variabilità dei prezzi, tra l'altro sempre al ribasso per i prodotti e viceversa sempre al rialzo per le materie prime. Acquistare un terreno potrebbe voler dire caricarsi immediatamente di un costo fisso, magari per anni, senza avere una sicurezza sui rendimenti del venduto, oltre che sui vari costi che dovrai sostenere. Insomma, è difficile fare programmazione perché gli scenari sono in cambiamento continuo, e sempre al peggio per chi come noi vorrebbe lavorare in campagna. Se tu potessi pagare in formaggio, utilizzeresti un bene che sai di poter produrre con sicurezza, e avresti la possibilità di tastare il mercato senza doverti caricare subito di spese ingenti. Poi nel proseguo, se le cose vanno bene, diventa indispensabile avere terreni propri. Ovviamente non voglio scoraggiarti, mi dispiace che ogni volta che si parla di iniziare un'attività ci ritroviamo a elencare i motivi per cui è difficile, ma la cruda verità è che i rischi sono davvero tanti, più che in altri settori secondo me. In bocca al lupo!


21/12/2011, 23:55
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Iscritto il: 10/06/2010, 10:04
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Da una parte appoggio sicuramente Sichnos, i momenti sono davvero difficili, ed il programmare l'acquisto di terreni per un'attività argicola è una cosa che ci fa pensare sopra almeno cento volte, chi come noi è abituato ad avere le mani dentro vede che le cose sono molto difficili e non può fare a meno di avvertire chiunque si avvicini, un piccolo disaccordo però lo trovo quando Sichnos dice che il problema riguarda maggiormente il nostro settore, come ho detto già, io provengo da un settore completamente diverso e non è che le cose siano migliori anche nell'industria; sicuramente se uno vuole investire qualcosa il miglior modo è quello di comprare terreno, male che vada mangi, se provi a vendere un macchinario che ti è costato un sacco di soldi non ne ricavi più niente mentre il terreno mantiene sempre il suo valore.
Per il caseificio quello del "mobile" è un'opzione che avevo trascurato, ma se devi comprare il terreno io penserei provvisoriamente ad una soluzione ancora più economica, cercati un produttore di formaggi serio, ti metti d'accordo per vendergli il latte, una parte te lo fai lavorare "conto terzi" e te lo vendi come tuo prodotto; sicuramente ti renderà meno, ma intanto parti e vedi quanto riesci a fare senza investire soldi che poi non tornano indietro.


22/12/2011, 9:17
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Iscritto il: 19/11/2010, 19:41
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Ciao Marky, effettivamente non ho esplicitato bene il mio pensiero anche perché non volevo dilungarmi eccessivamente, e magari dovevo farlo :oops: il grosso problema dell'agricoltura è che è un settore ad altissima immobilizzazione di capitale, cosa che vale anche per l'industria(come giustamente fai notare), ma a differenza dell'industria tende ad avere bassi redditi, quindi bassa liquidità. In pratica non compriamo formaggio, olio e altri prodotti, quindi c'è un risparmio sulle spese familiari, ma vendiamo a poco rispetto alle spese sostenute per produrre. E come sono sicuro sai i mutui non si possono pagare in formaggio :D per quanto riguarda il fatto che sia meglio avere un terreno che un macchinario fermo sono pienamente d'accordo...almeno se magna...poi a dire il vero io non conosco il mondo industriale, magari la situazione è la stessa e io non lo sapevo! ciao!


22/12/2011, 15:07
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Iscritto il: 10/06/2010, 10:04
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Ora non vorrei entrare in discussioni che esulano dagli argomenti del settore, ma purtroppo le produzioni, anche quelle made in italy sono condizionate dalle produzioni cinese indiana o vietnamita per cui non si riesce più ad avere i ricavi di un tempo, è per questo che mi sono "girato" verso l'agricoltura; non che qui si facciano salti di gioia, ma è un settore di punta che difficilmente ci possono rubare e produrre all'estero, nonostante tutti gli attacchi di merci contraffatte ci siano sull'italian food.
Comunque le piccole realtà come noi devono contare sul crescente mondo dei km zero, cioè dalla produzione di altissima qualità al consumo attento; certamente nei supermercati ci sono oli di oliva a 2€/L, ma cosa mangi e da dove arriva? meglio un litro a 8-10 ma quando lo metti in bocca parti per un viaggio pieno di odori e sapori (e così per il resto).
Quando mangi un pollo ruspante senti la differenza e sopratutto sei sicuro da dove arriva, ed, alla fine, lo paghi poco più di quello comprato in macelleria; questo è il nostro futuro.


22/12/2011, 19:56
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Iscritto il: 18/12/2011, 20:44
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Grazie Marky e Sichnos

leggendo le vostre risposte ho ulteriormente riflettuto sulla fattibilità del progetto!!
Continuo a credere, come dice Marky, che puntare sul km0 e sulla qualità indiscussa del prodotto finale quanto delle materie prime sia la carta vincente. Per quanto riguarda il terreno sarei più orientato all'acquisto che all'affitto in quanto ho da parte un pò di soldi e sono follemente innamorato della zona in cui vivo!! Comunque vada mi ritroverei con 4ha di terra e l'idea non mi dispiace.... ;)

3vi


22/12/2011, 21:51
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Certo che è quella la carta vincente! Il problema è la realizzazione! la forza di poter avviare un'attività del genere... avere i capitali da investire... la costanza e la determinazione nel lavoro che ti sei scelto... la possibilità di campare i primi tempi di rendita (perchè come in qualsiasi attività anche al di fuori dell'agricoltura i primi anni ci perdi..) e ultimo ma non per importanza prepararsi al "peggio" cioè fare conti molto più pessimistici di quello che ti diranno.. perchè è facile parlare.. super produzioni, super rese casearie ecc..


25/12/2011, 21:55
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Iscritto il: 10/06/2010, 10:04
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Infatti,per 3vi vedrei prima di tutto di partire con poche capre, fare alcuni esperimenti "casalinghi", magari regalare agli amici i primi prodotti per valutarne la qualità ed aggiustare il progetto di produzione e poi crescere di conseguenza.
Investire sul terreno non è una cattiva idea, i soldi ti ritornano sempre, diverso è mettere mano ad un caseificio ed altre strutture che ti costano un'occhio; l'impotante è che almeno per il primo anno ci si deve preparare ad avere un sacco di problemi, errori, difficoltà sconfitte e sopratutto spese perciò poche capre problemi e spese minori, poi si può valutare se partire con elementi selezionati con costi alti ma anche rese alte o fare esperimenti, come ho fatto io, con capre di poco valore e poi investire in seguito.


26/12/2011, 10:29
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Iscritto il: 18/12/2011, 20:44
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Assolutamente si...

la mia convinzione è quella di procedere passo dopo passo, magari 2 o 4 caprette i primi anni e poi tanti esperimenti per vedere ed imparare questo nuovo mestiere. Penso sia l'unico modo per rendersi conto di quello che si necessita veramente, un problema alla volta, una soluzione alla volta. :roll:

3vi


27/12/2011, 22:12
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