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Accoppiamento e consanguineità

13/09/2013, 19:35

Buonasera a tutti.
Mi sono appena iscritto a questo forum che reputo molto interessante e vi ringrazio tutti dei consigli preziosi che dispensate.
Vorrei chiedervi una cosa che per me è un vero è proprio tabù.
Avendo sei caprette gravide da latte che dovrebbero partorire a febbraio e volendo tenere un capretto maschio per l'accoppiamento è possibile, appunto poi farlo riaccoppiare eventualmente con la madre o un'eventuale sorella nel caso di parto gemellare? E poi negli anni a venire, accrescendo l'allevamento devo tenere sempre presenti questi problemi di consanguineità?
Grazie delle vs eventuali risposte.

Re: Accoppiamento e consanguineità

13/09/2013, 20:20

per una prima generazione se il becchettino va con la madre o con la sorella non succede niente ma io non alleverei i figli che nasceranno perchè andando avanti si potrebbero , avere appunto dei problemi di consanguineità , cioè i caprettini saranno , magari, più deboli e non crescono come il dovuto!!!

Re: Accoppiamento e consanguineità

13/09/2013, 21:11

Quindi per avere un allevamento migliore bisognerebbe inserire per la monta ogni anno un becco esterno all'allevamento?

Re: Accoppiamento e consanguineità

14/09/2013, 12:16

stefanoaxa ha scritto:Quindi per avere un allevamento migliore bisognerebbe inserire per la monta ogni anno un becco esterno all'allevamento?

Ciao,
in teoria si...giusto per scongiurare qualsiasi tipo di consanguineità, ma tale pratica per molti allevatori è eccessiva.
Generalmente si tende ad acquistare un becco da un altro allevamento, e a tenerlo per un paio di stagioni (tre al massimo) e poi a sostituirlo.
Naturalmente, come dice il detto, bisogna sempre fare di necessità virtù, e quindi molti allevatori cercano di seguire tale pratica ma tendono ad essere molto elastici sugli anni in cui il becco debba rimanere all'interno dell'allevamento.
Personalmente credo che tu possa partire anche con un becco interno al tuo allevamento (come appunto tu vorresti fare), ma magari farei attenzione sulla scelta di questo.
Sceglierei intanto un becco figlio di un parto gemellare, e sopratutto non figlio di una primipara.
Successivamente penserei alle eventuali parentele delle femmine presenti nel tuo allevamento, e ne selezionerei uno che abbia meno parentele possibili con le fattrici.
In questo modo un paio di anni potresti anche andare, ma poi dovrai comunque valutare di sostituirlo con un altro becco (che possibilmente non sia interno all'allevamento sennò la consanguineità aumenterà ulteriormente).
Se comunque hai dubbi, ti consiglio di cercare le tante discussioni che sono presenti nel forum, e troverai molti altri spunti di riflessione...credimi. ;)
Ciao
Tosco

Re: Accoppiamento e consanguineità

14/09/2013, 13:52

Grazie davvero dei consigli, credo di aver compreso. :)

Re: Accoppiamento e consanguineità

14/09/2013, 14:17

Sulle razze pure è meglio non effettuare accoppiamenti in consanguineità anche per non avere una perdita di vigoria e rusticità con probabile scadenza delle performance. Gli accoppiamenti tra fratelli e sorelle sono da evitare. Padre e figlie, madre e figlio è tollerabile a patto che poi non si insista di nuovo ma al contrario si provveda ad inserire del sangue nuovo. Accoppiamenti in consanguineità si fanno con un fine ben preciso e cioè creare un soggetto riproduttore che sia in grado, attraverso un buon grado di omozigosi, di trasmettere alcune caratteristiche (latte, masse muscolari ecc) utilizzandolo il più delle volte su degli animali appartenenti alla stessa razza o specie al fine di migliorarne le performance nella prole. Questo riproduttore, il più delle volte maschio, viene definito razzatore e può essere unito ad esemplari della stessa razza ma meno produttivi perché meno selezionati oppure ad altri esemplari di altra razza ma comunque produttiva al fine di ricreare il vigore derivato dal cross-breeding. Ho semplificato di molto eh....
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