Ciao Caprajonica,
quello dell'aborto è un problema che negli ultimi anni sta sempre più interessando gli allevamenti italiani.
Sto personalmente vivendo un'esperienza decisamente "complicata", e da due anni sto lottando contro la superficialità con cui talvolta vengono effettuate le diagnosi da parte di taluni veterinari.
La Clamidiosi (Clamidia)
Chlamydia abortus è forse la malattia più diffusa, ed esiste un vaccino e/o una cura antibiotica.
In questa vecchia discussione il nostro amico (ed ex moderatore della sezione) CapreLIve dava una spiegazione piuttosto chiara di cosa si trattasse:
http://www.forumdiagraria.org/caprini-f16/vaccinazione-antiabortiva-clamidia-t53293.htmlMa...questa malattia GENERALMENTE si manifesta con un aborto a poche settimane (generalmente due o tre) dal parto.
Sempre parlando di cause abortigene di origine batterica, possiamo menzionare la Salmonellosi,
Salmonella Abortus ovis, ma anche questa si manifesta generalmente con un aborto al terzo mese di gravidanza.
Anche in questo caso il vaccino preventivo e/o la cura antibiotica può risolvere molto.
C'è poi la Brucellosi, e nello specifico la
Brucella melitensis che si manifesta con un aborto al 3°-4° mese di gestazione e successiva ritenzione della placenta.
Questa malattia è considerata la "bestia nera", e viene attualmente monitorata dalle ASL mediante prelievi ematici fatti (generalmente) annualmente.
Altre malattie di origine batterica che possono provocare aborto sono la Campilobacteriosi, la Febbre Q, la Leptospirosi, la Listeriosi e la Micoplasmosi.
Può capitare che la causa di tali aborti poi non sia di origine batterica, ma parassitaria, e certamente la Toxoplasmosi,
Toxoplasma gondii è una malattia assai complicata da curare e gestire.
Che cosa ti consiglio di fare?
Come moderatore di questa sezione, come allevatore e come persona che deve gestire un problema "simile" al tuo, ti consiglio di parlare con il tuo veterinario di fiducia, e di valutare quanto prima uno screening completo (fecale, degli eventuali aborti, e sopratutto ematico di tutti i soggetti del tuo allevamento) presso l'Istituto Zooprofilattico.
Attraverso questo passaggio potrai chiarire la situazione, e comprendere con il tuo veterinario l'eventuale iter da seguire.
Ma, non sgomentarti, e neanche non rimanere con le mani in mano: spesso una cosa presa sotto gamba può passare da "semplice e gestibile" a "molto complicata da gestire", tanto per te come allevatore, quanto per le tue capre, e quanto per le finanze del tuo allevamento.
Spero di esserti stato utile,
ciao
Tosco