Giulia, prova pure la scossa, non corri nessun rischio, ma vedrai che non la proverai una seconda volta volontariamente! Se non facesse male o non fosse almeno molto fastidiosa, non servirebbe a niente. Il problema non è quello, anzi: più forte è la scossa, minori probabilità ci sono che rischi di prenderla (questo è uno dei motivi per cui io tengo l'elettrificatore del recinto delle mie capre sempre alla massima potenza e né le capre né il cane, quando è assieme a loro, toccano mai i fili).
Come dici tu il cane va in giro per noia o perchè non trova abbastanza stimolante stare a casa o perchè non va abbastanza in giro assieme a te... o per altri motivi ancora. Sono interpretazioni psicologiche queste? Boh...
Anch'io ho un maremmano (femmina) e anch'io, non avendo esperienza di cani e avendone lette di tutti i colori (e avendo anche due bambini) ho compensato l'inesperienza leggendo valanghe di cose, dai libri a internet, e anch'io avendo letto tutto e il contrario di tutto, in molti casi ero (e sono) molto perplesso. La questione della leadership (o come la vuoi chiamare: accreditamento, dominanza, centripetazione, etc etc ognuna con le varie sfumature e le varie religioni) non va presa troppo alla lettera: per dire, non basta passare per primi dalle porte o mangiare per primi per diventare il leader del proprio cane...
però è un dato di fatto che quando io sono in giro nei boschi o in montagna il mio cane è con me sempre libero: potenzialmente potrebbe andarsene in ogni momento, ma non lo fa. è lui che tiene d'occhio dove vado, è lui che si allarma se non mi vede più, è lui che ha paura di perdermi. sono io che decido dove si va, quando si va e quando si torna. questa relazione puoi chiamarla come vuoi, ma è chiaramente una relazione asimmetrica, ed è il risultato finale di un lungo e pazientissimo lavoro (almeno per me, che ho sempre avuto a che fare con i gatti) fatto di mille dettagli.
Se c'è questo tipo di relazione, anche tutti i vari problemi pratici diventano più facilmente risolvibili: il mio cane è amichevole (anche troppo) con tutti, compresi gli estranei e gli altri cani, se c'è il cancello del giardino aperto esce ad annusare e poi torna dentro, se non deve uscire basta una parola o uno sguardo e si ferma sulla soglia. Poi, non è una marionetta e per di più è un maremmano, quindi se trova un stimolo irresistibile posso anche richiamarlo e magari non torna all'istante, ma danni non ne fa e se richiudo il cancello cinque minuti dopo è seduto li fuori che aspetta di entrare.
Luc