cris76 ha scritto:
Pedru ha scritto:
non credo che funzioni proprio così,..................
se fosse così come dici tu come faresti a far riconoscere a livello Enci e quindi ad avere i doc ROI delle razze di cui parli sempre?
Come faresti a far diventare il fonnese una razza a tutti gli effetti e quindi con pedigree?
Allora ...
la cosa non è così semplice. Cercherò di essere il più sintetico possibile, perciò chiedo venia in anticipo per qualche eventuale errore od omissione.
Premettiamo che esistono due registri ufficiali dell’ENCI (RSR, Registro Supplementare Riconosciuti e ROI, Registro di Origine Italiano).
Comunque chiariamoci subito: se per “pedigree” intendi un semplice certificato di appartenenza ad una determinata razza, allora è possibile (a patto che il registro di quella razza non sia ancora chiuso e il cane rientri
perfettamente nei parametri della razza): puoi ottenere un certificato di appartenenza alla razza da parte di un giudice dell’ENCI in una esposizione canina ufficiale. Solo con questo certificato puoi chiedere successivamente all’ENCI (mediante una apposita domanda) l’iscrizione al RSR (Registro Supplementare Riconosciuti) e non al ROI (Registro Origine Italiano) come cane di prima generazione, ma la cosa non è automatica. E la domanda può essere respinta. Allora quel certificato di un giudice dell’ENCI rimane fine a se stesso e non è certo un Pedigree.
Se per “pedigree” s’intende invece tutta una serie (già registrata e documentata) di progenitori di quel cane, ovviamente non puoi averla con un cane di “prima generazione”, anche se ammesso al RSR.
Adesso veniamo al caso specifico: non so se il RSR del Segugio Austriaco sia attualmente chiuso o aperto, comunque lo stesso Futuro dice che il suo cane “
possiede dei caratteri incredibilmente simili a quelli del Segugio Austriaco di cui ne rispecchia alcuni dei parametri di razza”. Non si può non osservare che i caratteri incredibilmente simili a quelli del Segugio Austriaco
non sono
tutti, ma solo “
alcuni”, e poi egli stesso conferma che il suo cane “
rispecchia alcuni dei parametri di razza”. Se fosse così, non credo che nessun giudice dell’ENCI può concedergli un certificato di appartenenza a quella determinata razza, perché il cane dovrebbe rispettare non solo alcuni parametri dello standard, ma
tutti. Da ciò vengono le mie riserve.
Comunque, sinceramente a Futuro, faccio i miei migliori auguri.
In quanto al caso personale, tu dici: “
se fosse così come dici tu come faresti a far riconoscere a livello Enci e quindi ad avere i doc ROI delle razze di cui parli sempre?
Come faresti a far diventare il fonnese una razza a tutti gli effetti e quindi con pedigree?”
La questione è differente: il Cane Fonnese non è ancora una razza ufficialmente riconosciuta, ma in via di riconoscimento (tutte le pratiche burocratiche sono state espletate da tempo) quindi il RSR (non il ROI che, per quanto ne so, è successivo e conseguente) non solo non è chiuso, ma ancora non è neanche aperto (dovrebbero aprirlo, speriamo, entro l’anno), perciò da qualche parte si deve pur cominciare.
Aggiungo che i miei cani un pedigree ce l’hanno: sono infatti arrivato, personalmente, alla quinta generazione