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pastore maremmano abruzzese 
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ultimo link di un comunicato del circolo
http://www.velino-sirente.com/comunicato.htm


01/02/2009, 17:16
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beh, in questo comunicato si parla della greazione di una nuova razza e il club non la vuole perchè non avrebbe senso se non il monetario, poi si dice della origine della razza in Abruzzo perchè i responsabili del club sono di quella linea di pensiero invece molti altri la pensano in modo diverso


01/02/2009, 20:02
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paolo , scusa ma non avevo letto il primo dei tuoi post, io ti do perfettamente ragione ke la razza andrebbe lasciata ai veri utilizzatori e non a quelli della domenica alle mostre, poi sono contento di aver avuto un discorso via pc anche costruttivo con un altro appassionato della razza maremmana o abruzzese che sia che poi in fin dei conti è un argomento marginale rispetto ai danni che gli sono causati dagli pseudo-allevatori della domenica. ciao a presto


01/02/2009, 20:10
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Da: Paolo Breber, "Il cane da pastore maremmano-abruzzese", Firenze, 1977.

"La razza canina in questione è riconosciuta dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana con il nome di 'cane da pastore maremmano-abruzzese' ed è descritta anatomicamente in un opuscolo compilato da G. Solaro, riportato nell'ultimo capitolo. Dopo aver visto centinaia di esemplari, posso confermare che vi è una buona corrispondenza tra la descrizione ed i soggetti migliori, ma non posso accettare la denominazione adottata.

Qual è il significato di questa doppia nomenclatura? Mi sono state offerte due spiegazioni. La prima dichiara che la formazione dell'attuale cane è avvenuta per la fusione di due razze: il cane da pastore abruzzese ed il cane da pastore maremmano, ed è pertanto giusto che le due denominazioni siano unite; la seconda spiegazione afferma che nel doppio nome va ravvisato un richiamo all'area di diffusione della razza: il cane, accompagnando greggi transumanti, si troverebbe d'estate sui pascoli montani d'Abruzzo ed in inverno scenderebbe nei pascoli di pianura della Maremma in Toscana.

Ambedue le spiegazioni sono errate. Per quanto riguarda la prima, si può escludere che il 'cane da pastore maremmano-abruzzese' sia una via di mezzo tra le caratteristiche del cane da pastore abruzzese e quello maremmano. La figura del 'cane da pastore maremmano-abruzzese', così come definita dall'E.N.C.I., rappresenta semplicemente il cane da pastore abruzzese e nessuna delle caratteristiche tipicizzanti il cane da pastore maremmano sono state accolte nello Standard del 'cane da pastore maremmano-abruzzese'. Questa affermazione è sostenuta, più in là, da un confronto e da una descrizione delle due razze.

A proposito della seconda spiegazione, va detto che oggi non esiste una corrente di transumanza tra la Toscana e l'Abruzzo, e non risulta esistesse in passato; osservazione, quest'ultima, ovvia visto che, prima dell'unificazione d'Italia, ben due confini politici separavano le zone. Storicamente risulta che la sola 'extraregnazione' di greggi abruzzesi sul versante tirrenico fosse quella pattuita tra il Regno di Napoli ed il Papato per lo svernamento nella Campagna di Roma. La grande, millenaria industria ovina transumante si fa tra Abruzzo e Puglia e, in misura minore, come appena detto, tra Abruzzo e Campagna di Roma, ed è in questa pastorizia che si trova il 'cane da pastore maremmano-abruzzese'. Difatti, chiunque può constatare che la razza è assai comune in Abruzzo, Puglia, e Lazio mentre in Maremma è assente. Se si volesse chiamare la razza in base alla sua distribuzione stagionale, il nome sarebbe più propriamente 'abruzzese-romana' o 'abruzzese-foggiana'; ma visto che sono gli abruzzesi a praticare questa pastorizia e quindi sono loro i depositari della razza canina in questione, il nome deve essere semplicemente 'cane da pastore abruzzese'."


01/02/2009, 20:26
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I primi cenni storici certi in cui il Cane abruzzese viene descritto nell’attuale configurazione si hanno nel “De agricultura “ di Columella, del secondo secolo avanti Cristo. Il saggista latino consiglia i suoi conterranei a prendere esempio dai popoli Marsi, Equi, Peligni ,Frentani che invece degli uomini usano per la custodia delle greggi una razza di cani grossi, feroci, bianchi con lunghi peli irti e gli occhi come carboni. Essi, dice, non abbandonano mai le pecore anche di fronte all’assalto di lupi , orsi e ladri; sopportano la fame, la sete e il freddo e sono molto meno costosi e molto più fedeli degli schiavi che mangiano tanto, si ammalano facilmente , rubano e fuggono al primo sentore di pericolo. La selezione era già avvenuta. Ma le più antiche testimonianze dell’uomo pastore rinvenute in Abruzzo datano a parecchie migliaia di anni prima degli scritti di Columella. Il termine di riferimento nella formazione e nella valutazione di questa razza non è l’uomo o altra razza di cani, ma la pecora abruzzese e i suoi tradizionali predatori: il lupo e l’orso bruno marsicano.


Gentile Gmf mi ha preceduto come alla prossima.


01/02/2009, 20:34
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Da: Paolo Breber, "Il cane da pastore maremmano-abruzzese", Firenze, 1977.

"Per gli abruzzesi la razza in questione non ha un nome poiché è semplicemente il 'cane da pecora'. In Puglia è chiamata 'mastino abruzzese', denominazione curiosa perché attualmente per mastino s'intende il molosso. Ma nel vocabolario del Tramater (1834, Napoli) si legge sotto 'mastino': 'specie di cane che tengono i pecorai a guardia del loro bestiame', (citato da Cesarino, 1975). Ho cercato di spiegare questo scambio di appellativo nel seguente modo. Se si considera che un altro nome pugliese della razza è 'postigno' che è facilmente derivabile da 'posta', allora, analogamente, 'mastino' potrebbe derivare da 'massa'. In altre parole, 'mastino' significherebbe cane da masseria che nel Tavoliere, zona di pastorizia, è per antonomasia il cane da pastore abruzzese; in altre zone del Meridione, invece, dove si allevano bovini o si coltiva, il cane della masseria è il molosso. In conclusione sia il molosso che il cane da pecora possono essere 'mastini' a seconda dell'attività della masseria.".


01/02/2009, 22:00
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http://www.agraria.org/cani/mastinoabruzzese.htm


01/02/2009, 22:03
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Dall'opuscolo intitolato: "Abruzzo. Le Vie della Transumanza", a cura del Servizio Sviluppo del Turismo della Regione Abruzzo, Pescara, 2000.

"Il cane pastore (o mastino) abruzzese è la migliore razza del mondo per la difesa delle greggi da lupi, orsi ed altri predatori. Questo cane è il prodotto della grande pastorizia abruzzese conservatasi nelle sue caratteristiche ecologiche e culturali fino alla metà del XX seclo. Il termine 'mastino' definisce il cane la cui funzione è la difesa del gregge. Si tratta di un tipo canino che si esprime in varie razze, tutte molto simili, distribuite nell'Eurasia nella zona compresa tra il 35° e il 45° parallelo (dal Portogallo alla Manciuria), cioè nella fascia climatica adatta alla pastorizia, dove si trovano steppe e pascoli estivi montani. Poiché l'uomo non è in grado di difendersi dai predatori tradizionali delle pecore, ancora oggi è necessaria la presenza del mastino accanto alle greggi. Per questo motivo sono in atto varie iniziative per la cessione di cuccioli di mastino da condizionare al lavoro nelle aziende ovine.".


02/02/2009, 13:25
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http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... onfini.png

il link sopra mostra l'estensione della Regione Abruzzo in passato con confini prossimi alla città di Roma. Ricordando che si chiamavano Abruzzi proprio per la dimensione territoriale ecc...


02/02/2009, 14:32
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Gentile Paolo, la ringrazio per avere trasmesso la mappa della Regio IV augustea (Sabini et Samnium), confinante a Nord con la Regio VI (Umbria), a Nord-Est con la Regio V (Picenum), ad Est con il mare, a Sud-Est ed a Sud con la Regio II (Apulia, Calabria Sallentini et Hirpini), a Sud-Ovest e ad Ovest con la Regio I (Latium et Campania) ed a Nord-Ovest con la Regio VII (Etruria).


02/02/2009, 15:26
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