Tarty81 ha scritto:
Ciao Sambo....ho provato a coibentare la cuccia ma che.....due giorni dopo il polistirolo era in milioni di palline che con il vento girovagavano sia nelle ciotole che nel mangiare....o provato a mettere tappeti e altre robe...i cani li cacciano fuori...
per coibentare cucce e box si usa il polistirolo ricoperto, non so come si chiami è tipo sandwich. Se si usa il polistirolo semplice i cani lo prendono come gioco da mordicchiare, in più è pericolosissimo se ingerito
Tarty81 ha scritto:
un po di esperienza c e l ho...non con i lagotti ma i cani in generale..e penso proprio che non hanno bisogno di nulla tranne di una cuccia ben fatta
il mio consiglio è dato da consigli che nel tempo ho appreso da allevatori più esperti di me, mi permetto solo di far partecipe altri della mia esperienza personale di allevatrice di lagotti da quasi 30 anni. Poi, la scelta di come tenere il proprio animale è puramente soggettiva e così deve essere
Tarty81 ha scritto:
Hai mai sentito di lagotti che hanno avuto blocchi renali a causa di tosature ed esposizione al freddo?
ho sentito di lagotti che a causa del freddo preso in anni di inverni rigidi hanno perso l'uso delle gambe a otto anni di età
Tarty81 ha scritto:
te d inverno quante uscite fai? io dal 15 ottobre fino al 31 dicembre sono tra acqua ghiaccio e neve,,,tutto i giorni....quindi non so che fare...comunque per il 15 marzo farò la prima tosatura....poi vedremo
esco quando riesco dato che ho anche da mandare avanti una azienda agricola, ma abito in appennino e gli inverni sono tosti e gelati tanto quanto quelli abruzzesi
Tarty81 ha scritto:
hai presente i tuareg nel deserto? perche si coprono? detto cosi sembra che nel lagotto la pelliccia l abbiamo messa noi ..non dimenticarti che la natura non fa nulla a caso...e se la genetica gli ha donato una pelliccia cosi... non credo che sia per caso...e quindi tosarla appena cresce
Infatti, il pelo al lagotto l'abbiamo messo noi con la selezione di razza in un cane che non è nato per stare all'aperto d'inverno ma è dotato di pelo idrorepellente per il suo lavoro primario che fino a pochi anni fa era il riporto in acqua e l'essere un cane da pagliaio dei contadini emiliano romagnoli, con la funzione di cane da allarme (cane campanello). I lagotti fino agli anni '70/'80 vivevano o alla catena dentro e fuori la stalla o in una posta all'interno della stalla, i contadini nascondevano agli estranei i loro prezioni cani da tartufo, per questo è stato così difficile stanare i primi soggetti dalle grinfie dei loro padroni
Selezione di una razza e natura sono due cose ben distinte. Un lagotto libero in natura non sopravvivrebbe, anche a causa del suo mantello, che non fa cambio di pelo. Il pastore tedesco ha una pelliccia, il samoiedo ha una pelliccia, sono razze dotate di sottopelo e muta stagionale. il lagotto così come il barbone o il bolognese o molti terrier non ha muta stagionale. In pochi mesi un lagotto che vaga nei boschi diventerebbe uno spesso ammasso intricato di lanaccia con dentro parassiti ramoscelli spine e quant'altro. La coltre di lana impedirebbe alla pelle di respirare e il pelo crescerebbe chiudendosi attorno agli occhi e dentro alle orecchie, impedendogli di vedere e sentire.
La mia esperienza personale mi ha portato a vedere lagotti non tosati dove dietro (sotto la coda) il pelo aveva formato una sacca, chiudendo persino lo sfintere, praticamente si facevano i bisogni addosso e la sacca di pelo conteneva la cacca come fosse un pannolone. Una cosa vergognosa, questi proprietari andrebbero denunciati e diffidati ad possedere altri cani a vita.
Ripeto, se si vuol bene al proprio lagotto lo si tosa almeno due volte l'anno, si controllano occhi e orecchie spesso, per non dimenticare di tenere il pelo corto sotto la coda.