concordo con Pedru.

Pur concordando razionalmente con Pedru,il cuore mi porta ad esprimere la mia solidarieta a Ragia che si ritrova a condividere le sofferenze del suo amico tutti i giorni senza che questi abbia nessuna colpa se non quella di essere nato in un allevamento sbagliato,sono d'accordissimo sul fatto che andrebbero rivisti molti standard di tante razze,è forse arrivato il momento che le regole diventino piu severe essere allevatore non puo essere un lavoro per tutti ,richiede molte conoscenze ,e molta esperienza,e a volte non basta comunque,concludo dicendo che se fosse per me vieterei a priori l accoppiamento tra consanguinei,ma naturalmente rimane solo la mia opinione

Perchè si compra un can e di razza pura e non si prende un cane al canile municipale ?
Mau

Questo vorrei saperlo anche io ,evidentemente pero tu non sei un assiduo frequentatore dei canili perche altrimenti sapresti che sono si strapieni di meticci ma anche di una buona parte di cani di razza pura,alcuni sanissimi ,altri con qualche problema di salute ,e purtroppo una buona parte con problemi comportamentali,motivo per qui vengono abbandonati,quindi le regole devono si essere rigide per gli allevatori ma allo stesso modo per chi decide di prendere un cane senza avere la minima idea di cosa cosa sia e alla prima difficoltà lo scarica in canile

beh qualcosa ne so perchè di cani ne ho 12 e non mi è mai capitato di portarli in canile o abbandonarli. Il problema è che la gente prende su i cani come si prende un soprammobile per poi scaricarlo in qualche modo quando si è stufata. Alcuni allevatori hanno le loro colpe ma molta ne hanno quelli che considerano il cane un modo per soddifare la loro vanità. Penso che dal punto di vista affettivo, un cane non perfetto dal punto di vista morfologico, non abbia niente da invidiare a un cane che rispecchia in pieno lo standard della razza.
Mau

Concordo in pieno

Credo che non solo tu, Gianni65 ed io siamo solidali con Ragia, ci mancherebbe! ma anche tutti gli altri che hanno manifestato il loro parere sull’argomento.
Le differenze, sinceramente, mi sembrano più che altro di sfumature, non di sostanza. Forse è necessaria qualche ulteriore precisazione:
Allevatori. Io credo che la maggior parte di essi svolga il suo lavoro con scrupolo, onestà e competenza. Ci sono però alcuni che vedono soltanto il guadagno. Il loro interesse è ottenere esemplari “campioni di razza” e vendere al più alto prezzo possibile, ad ogni costo. E allora via con la consanguineità spinta e reiterata e con chissà con quali altri trucchetti. Sono questi che mettono in cattiva luce il lavoro di tutti gli altri.
Rivedere gli standard e regole più severe: pienamente d’accordo.
Sulla consanguineità, anche io sono, in linea di principio, fortemente contrario, tuttavia e doveroso fare dei distinguo:
una cosa è l’impiego di questa pratica in modo deliberato e continuato in animali costretti a vivere nei box di un allevamento professionale, un’altra è la consanguineità casuale che succede una volta ogni tanto in animali liberi o quando non c’è alternative. Entrambi questi due ultimi casi si verificano per esempio in aperta campagna, nei cani dei pastori.
Comunque, per quanto ne so io, la consanguineità occasionale che avviene dopo 4 o 5 generazioni di assoluta mancanza di consanguineità, comporta un rischio di malattie congenite molto ridotto.

E si, Mau, hai perfettamente ragione. È una proposta che ho avanzato anch’io in una recente discussione e so che molti lo fanno. Sono persone che non hanno un interesse preciso, tranne la compagnia e il desiderio di affetto reciproco e meraviglioso che si instaura tra cane e padrone. E In questo, un “trovatello” spesso non ha niente da invidiare ai cani più blasonati.
Ma c’è chi vuole un cane per un motivo ben preciso. Per esempio, ricordi del passato (magari da piccoli ne avevano avuto uno di una razza specifica in famiglia); motivi di lavoro: guardia, caccia, conduzione del gregge ecc. e un meticcio non può dare garanzie in questo senso. Quindi è normale che queste persone cerchino un cane specializzato in questa o quella mansione. Naturalmente ci sono altri che preferiscono un cane di razza per pura e semplice vanità. Magari poi si affezionano e li trattano come familiari, niente da dire. Alcune volte però, come dice Mauleon, si stufano e lo scaricano come capita. Ma questo, purtroppo, può succedere anche ad un cane preso dal canile. Ed è, insieme ai maltrattamenti, il destino peggiore che può capitare ad un cane. Questi individui vanno condannati senza appello. Come gli allevatori cinici e disonesti.
Pedru

ricondordo con Pedru. proprio quello che volevo dire io, ma mi venivano dei discorsi troppo lunghi e gli esempi che volevo portare avrebbero allungato ancora di più.

Concordo appieno con quanto detto da Perdu. Dipende tutto dal motivo per il quale si prende un cane e cosa ci si aspetta da lui. Se è per un motivo esclusivamente affettivo allora sono il primo a consigliare un meticcio. La gente che si invaghisce dei cani di razza solo per il loro aspetto estetico (come se fosse la carrozzeria di un'automobile) proprio non la sopporto. Purtroppo devo ammettere che tale categoria di persone non è poi così esigua.
Magari poi vogliono bene al cane come un figlio, gli danno tutte le cure possibili e immaginabili, intese sia come sollecitudine a portarlo dal veterinario al minimo colpo di tosse, sia nell'acquistare i croccantini più
costosi; dal mio punto di vista vedo tale rapporto con il canis familiaris estremamente riduttivo.
Ogni razza, sganciata da quella che è la sua funzione originaria, perde irrimediabilmente la sia essenza, ed è proprio quello che accade nei circuiti della cinofilia ufficiale, nonché la causa primaria dei problemi di salute che affliggono i nostri amici a 4 zampe.
Sicuramente la consanguineità spinta, ovvero gli accoppiamenti sempre ed esclusivamente tra soggetti appartenenti alla medesima razza (in alcuni casi avvengono già da più di 100 anni), hanno minato gravemente la salute fisica e mentale di molte razze storiche. A ciò va aggiunta la parallela e deleteria selezione in base ai caratteri estetici, basata spesso su forzature morfologiche deleterie per la salute fisica, nonchè la riduzione della variabilità genetica, dovuta all'utilizzo di pochi stalloni premiati nelle expò, che finiscono inevitabilmente per coprire un gran numero di femmine.

Il discorso è lungo e non vorrei diventare noioso e difficile da seguire, specie a chi non è esperto dell'argomento. Ora lascio a voi la replica e i commenti in proposito