31/12/2010, 16:59
domenico77 ha scritto:tu puoi consigliare quello che vuoi,ma non ti devi permettere di dire che 1 razza selezionata in purezza da prima del '900 sia 1 ibrido
noi abbiamo documenti e pedigre valii ne piu ne meno di quelli vostri
riconosciuti da 1 ente che in usa sia x serieta che x numero di iscritti ecc ecc non ha nulla da invidiare all akc affiliato all fci
tu stai uttando fango su 1 razza e su 1 mare di persone che hanno edicato la loro vita a questi cani
e te ne esci col fatto che consigli dei libri????
e' ridicolo
31/12/2010, 17:09
curcuma ha scritto:domenico77 ha scritto:tu puoi consigliare quello che vuoi,ma non ti devi permettere di dire che 1 razza selezionata in purezza da prima del '900 sia 1 ibrido
noi abbiamo documenti e pedigre valii ne piu ne meno di quelli vostri
riconosciuti da 1 ente che in usa sia x serieta che x numero di iscritti ecc ecc non ha nulla da invidiare all akc affiliato all fci
tu stai uttando fango su 1 razza e su 1 mare di persone che hanno edicato la loro vita a questi cani
e te ne esci col fatto che consigli dei libri????
e' ridicolo
adesso ho imparato a chiuderla !!
ma non è bello...
Io comunque ho detto quello che oggi è riconosciuto come reale. Ho dato la risposta che deve dare chi informa. Non è riconosciuto come razza. E come tale, non si può dire diversamente. Mi auguro che in futuro tu e altri riusciate a ottenerne il riconoscimento, io amo tutti i cani.
Ma fino a quel momento, per piacere, non arrabbiarti..... altrimenti mi tocca cassare i tuoi interventi.
Io stasera bevo un bicchiere alla salute tua e dei Pit bull.
Spero tu sappia fare altrettanto.
ciao a tutti
31/12/2010, 17:53
31/12/2010, 18:28
testarossa ha scritto:Se ho capito bene, cosa di cui non ho affatto certezza, il pit bull non è una razza ma un ibrido alias meticcio per il volgo.
Ma se questa è la premessa, come è possibile parlare di caratteristiche neurofisiologiche geneticamente determinate?
Questa è piuttosto prerogativa del concetto di razza con proprio patrimonio riproducibile nella discendenza, pur con possibili discrepanze dovute a tutte quelle variabili intrinseche nel concetto di trasmissione genetica che dal tempo di Mendel a oggi ha perso buona parte della sua matematicità.
O si parla di ibridi (e allora è impossibile dare alcuna caratteristica caratteriale o somatica distintiva) o si parla di razza... tertium non datur!!!!
Aspetto con ansia delcidazioni su tale amletico dubbio... che tuttavia non mi impedirà di trascorrere un festoso fine anno
31/12/2010, 20:49
02/01/2011, 0:57
03/01/2011, 19:25
curcuma ha scritto:testarossa ha scritto:Se ho capito bene, cosa di cui non ho affatto certezza, il pit bull non è una razza ma un ibrido alias meticcio per il volgo.
Ma se questa è la premessa, come è possibile parlare di caratteristiche neurofisiologiche geneticamente determinate?
Questa è piuttosto prerogativa del concetto di razza con proprio patrimonio riproducibile nella discendenza, pur con possibili discrepanze dovute a tutte quelle variabili intrinseche nel concetto di trasmissione genetica che dal tempo di Mendel a oggi ha perso buona parte della sua matematicità.
O si parla di ibridi (e allora è impossibile dare alcuna caratteristica caratteriale o somatica distintiva) o si parla di razza... tertium non datur!!!!
Aspetto con ansia delcidazioni su tale amletico dubbio... che tuttavia non mi impedirà di trascorrere un festoso fine anno
Testarossa o testafina???
Bravo, mi piace il sorriso e l'ironia, specie quando si accompagnano a osservazioni ficcanti come la tua.
Ti rispondo: Non è proprio così, con buona pace di Mendel. Ovvero: una caratteristica geneticamente trasmissibile determina una particolare cessione di ormoni (che gli americani nel settore chiamano gameness, mentre per gli uomini è una patologia definita). Anche per gli altri animali accade lo stesso.
Affermando questo notavo che NON TUTTI i cani chiamati pitbull hanno questa caratteristica, diversamente presente nella maggior parte delle razze canine (in tutti i bull terrier, ad esempio) Davo subito come riferimento medico Charles Dodman (che comunbque non amo) perchè, da buon "farmacologo" , ne ha parlato più spesso di altri, essendo ad esempio il motivo per cui (secondo quanto scritto nei suoi tomi) il bull terrier si rincorre la coda. e lì sono reperibili i primi dati scritti precisamente indirizzati.
Ora, dal DNA noi sappiamo solo che sono cani, punto e basta. Non riusciamo a capire dal dna se è quello di un alano o di un bassotto.
Il tuo discorso è teoricamente vero, quindi, ma è applicapbile a qualsiasi meticcio in circolazione o a qualsiasi cane di razza. Quindi in realtà, possiamo solo supporre che nelle varie razze vi sia una forte determinazione di alcune peculiarità. Dal momento che il "gameness" non si ravvisa in ogni cane definito pit bull, per me è pure plausibile che il buon Mendel sorrida contento.... che ne dici? Mi sono spiegato? La cessione combinata di dopamina, adrenalina, endorfina è cosa delicata nel cane come in tutti i predatori, non è un problema di razza, è un problema di esseri viventi. Se identifichi (o pensi di aver indentificato!) un gene che determina scompensi nella suddetta cessione (ti ricordi quando dissero che dal dna si riuscivano a vedere i bimbi a rischio di diventare serial killer?) e vedi che questo gene appartiene al genoma di una determinata specie, perchè pensare che debba appartenere ad una razza?
Quando si parla di razza si pensa a soggetti di simile morfologia e simili attitudini, cosa che (fortunatamente, aggiungo io) non si ravvisa nei cani chiamati pit bull. La morfologia invece è simile, ma dicono che così vengono fuori pure gli Amstaff. E già ci sono come razza riconosciuta...
Ma nel dire questo non affermavo idee personali, semplicemente pensavo di dire le cose come stavano, soprattutto relativamente al riconoscimento della razza come tale, cosa che ancora non c'è.
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