Il mio cane maldestro!

Alessandro1944 ha scritto: .....
Può succedere che cani inizialmente non intimoriti da tuono o colpi di sparo lo diventino successivamente (ne avuto diretta esperienza); gli educatori sono dell'opinione che la paura per il rumore violento, specie se naturale come il tuono, sia tendenzialmente "contagiosa"

Direi che non tutti gli "educatori" sono di parere unanime, comunque tendenzialmente può essere vero, come può essere vero anche il contrario. Io ho visto personalmente cani che avevano paura dei tuoni o degli spari, acquistare coraggio se tenuti in contatto con cani che non temevano.

Alessandro1944 ha scritto:... Spesso infatti vado a passeggiare con un gruppo di cani alcuni dei quali, femmine, sono assolutamente terrorizzate dal minimo accenno di tuono e altri invece sostanzialmente indifferenti: orbene le prime al rumore fuggono in preda al panico verso l'auto anche se lasciata molto distante (evidentemente considerata un rifiugio), mentre i secondi continuano tranquillamente a gironzolare.

Anche secondo la mia esperienza, le femmine, tendenzialmente, temono gli spari più dei maschi, ma non sempre è così. Ci sono cani, come i miei Fonnesi, che non solo non temono, ma smettono di "gironzolare" e vanno direttamente ad affrontarli, senza segni di paura (non peli irti, non abbaio isterico). Abbaiano e ringhiano normalmente, come se dovessero affrontare un estraneo qualsiasi.
Saluti
Pedru

Pedru ha scritto:... Io ho visto personalmente cani che avevano paura dei tuoni o degli spari, acquistare coraggio se tenuti in contatto con cani che non temevano...

Buono a sapersi. Dunque ci sono casi di coraggio per "imitazione"....e quindi anche tra i cani può valere la regola, come si suol dire, dell' "esempio positivo".

In quanto agli educatori e alle diverse "linee di pensiero" - diciamo così - leggendo e ascoltando da varie fonti io mi son fatto l'idea che sulla cinofilia si è un po' voluto costruire una scienza a livello accademico senza che ci fossero sufficienti presupposti sperimentali e materia dottrinaria, ciò dubito anche allo scopo di dare risalto e profilo professionale a un mestiere che a mio avviso in realtà è molto empirico; poi l'ENCI ci ha messo le mani sopra immagino anche per fare cassa, inventandosi i vari CAE e abilitazioni educatori/istruttori.
Penso tuttavia che non sia sbagliato cercare un approccio di tipo scientifico, che in quanto tale è soggetto a evoluzione, e più in generale occuparsi dei propri compagni a 4zampe in modo documentato.

La mia esperienza è che la mia Lulù, cane Corso femmina che ha 4 anni. mentre lo scorso anno andava nella cuccia se sparavo qualche petardo
o razzetto, quest'anno mentre lo facevo a capodanno mi stava rifugiata dietro, magari perchè era rassicurata dalla mia presenza, comunque sia ha cambiato
atteggiamento....

Ciao

[quote="Alessandro1944" ......................
In quanto agli educatori e alle diverse "linee di pensiero" - diciamo così - leggendo e ascoltando da varie fonti io mi son fatto l'idea che sulla cinofilia si è un po' voluto costruire una scienza a livello accademico senza che ci fossero sufficienti presupposti sperimentali e materia dottrinaria, ciò dubito anche allo scopo di dare risalto e profilo professionale a un mestiere che a mio avviso in realtà è molto empirico; poi l'ENCI...................[/quote]
Concordo pienamente. Per L'ENCI non lo so, forse l'intenzione era quella di mettere un po' d'ordine e dettare una linia univoca. Forse .....

Saluti
Pedru

JeanGabin ha scritto:La mia esperienza è che la mia Lulù ...................
Ciao

Interessante. Questo a ulteriore conferma che anche i cani, come gli umani, imitano gli esempi positivi e seguono gli individui di cui si fidano e ne riconoscono la superiorità, la sicurezza, il coraggio. Infatti dimenticavo di dire che i cani che "vengono presi ad esempio" e che infondono fiducia e coraggio sono sempre (per quello che ho visto io) cani leader, dei veri capi-branco naturali.
Saluti
Pedru