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Comportamento, alimentazione, addestramento, allevamento, razze canine
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Re: IL DOGO SARDESCO

28/04/2012, 16:22

Cucciolone di circa 6-7 mesi, il proprietario è un pastore mio compaesano.

Immagine

Non ho foto da adulto, ma l'ultima volta che l'ho visto si era fatto un bel cane, aveva messo una bella testa. Occhi frontali e arcate sopraccigliari in rilievo, ricordava un cane Fonnese.

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 2:08

L'ultimo studio, effettuato con la collaborazione del comandante G. Giacomo Pisu, riguarda un relitto ritrovato 20 anni fa sulle coste turche e datato 1350 a.C. la conclusione è stupefacente: il relitto di ULUBURUN (Questo il nome della località) è un RELITTO SHARDANA si tratta più precisamente della nave degli ambasciatori shardana alla corte di AKENATON e NEFERTITI! ( ah poi da qualche parte l'hanno scorso ho letto che i fenici i cani li mangiavano eh ) scusate ma stavo fantasticando sulle pagine di storia ( segni di macellazione du scheletri di cani...) ne sto leggendo di tutti i colori ...Pedru o tiri fuori le prove scientifiche o mi mangio il mio fonnese!!!! :lol:
a proposito di molossoidi..
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Alla luce di una lettura più attenta, si potrebbe ritenere che i cani importati dal console romano dall'Italia fossero dei segugi (sagaces canes) utilizzati per la ricerca dei nascondigli dei predoni sardi, i manufatti interrati dove presumibilmente nascondevano le derrate frutto delle bardane ed anche sé stessi.

Uno studio interessante al quale sta lavorando da tempo un ricercatore della facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Sassari, il dott. Marco Zedda del Dipartimento di Biologia Animale, ipotizza appunto che i cani a suo tempo portati dai romani per stanare i sardi fossero cani da seguito, segugi o veltri, mentre mastino o molosso poteva più verosimilmente essere il cane locale, il discendente di quello appartenuto all'uomo nuragico fosse esso pastore, cacciatore o guerriero, raffigurato nei bronzetti esposti nel museo nazionale di Cagliari e testimoniato dal rinvenimento di alcuni reperti ossei.
ipotizza...
ma sti benedetti reperti ossei qualcuno di voi è riuscito a vederli?? o sono top secret?
Allegati
200px-Britishwolfhunt.jpg
questo è il cane da lupo degli irlandesi che ti avevo detto Pedru e anche se vagamente somiglia ad un fonnese
200px-Britishwolfhunt.jpg (25.03 KiB) Osservato 1840 volte

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 12:25

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La presenza del cane molosso e del levriere prima dell'arrivo dei Romani in Sardegna è testimoniata dalle terre cotte figurate rinvenute nella lagune di Santa Gilla (Cagliari) in regione "su Mogoro" negli anni 1891 e 1892: tra 327 pezzi rinvenuti sono infatti presenti 20 terre cotte (mezzo torso) di levriere e due teste di molosso. Di produzione locale, questi reperti hanno carattere votivo in quanto il sito di rinvenimento e risultato trattarsi di una officina che verosimilmente lavorò per un vicino santuario Cartaginese (ubicato tra i paesi di Elmas ed Assemini, circa 200-300 metri dalla sponda est della laguna stessa); essi sono riferibili al periodo fenicio-punico (Vivanet) o tardo punico e quindi pertinenti all'orizzonte dei Cartaginesi di Sardegna (F. Barreca)

L'eventualità teorica è stata illustrata con supporto audiovisivo dal dott. Zedda a Fonni il giorno nove luglio 2000, in occasione del primo raduno Enci organizzato per il censimento e riconoscimento ufficiale della razza.

Grazie alle misurazioni effettuate dai giudici federali dell'Ente Nazionale Cinofilo Italiano Gian Franco Giannelli e Giacinto D'Alessio in occasione del raduno, è stato possibile constatare evidenti compatibilità morfologiche e morfometriche, relativamente alla forma e dimensioni della testa, all'apofisi occipitale ed alla consistenza e forma dei denti canini e degli incisivi (sbalordisce lo sviluppo dei canini e dell'incisivo terzo superiore), tra gli animali presentati ed i reperti ossei, in totale sessanta resti riferibili a sette soggetti tra cui sei crani di cane tutti delle stesse dimensioni, aventi caratteristiche alquanto omogenee, rinvenuti dalla Sovrintendenza Archeologica all'interno del pozzo nuragico di Santu Antine in agro del Comune di Genoni (NU), animali che si ritiene siano stati probabilmente sacrificati come offerta propiziatoria. I reperti ossei sono stati oggetto di studio dell'Associazione Italiana di Archeozoologia e sono stati presentati dal dott. Marco Zedda e dal dott. Valentino Petruzzi al terzo convegno nazionale tenutosi a Siracusa dal 3 al 5 Novembre 2000.

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Parlando del cane sardo non dobbiamo dimenticare che esiste in Sardegna anche un altro cane sardo antico da molti, ritengo erroneamente, indicato come mastino fonnese e come tale identificato, anche nei paesi interni quando esso nasce a pelo liscio e corto: il Dogo sardo o Dogo sardesco, al quale ho peraltro già accennato.

Dogo è un nome di probabile origine spagnola che individua un tipo di cane che ha come caratteristiche taglia grossa e tozza, testa quadrata, labbra abbondanti, occhio arrotondato, orecchie piccole e corte, grande forza e temperamento coraggioso.

Il Dogo sardesco è nominato da Sebastiano Satta nella poesia "Cani da battaglia" e talaltri lo identificano nel cane di Gavoi o Tigrinu, un animale molto aggressivo, a pelo corto e dal manto generalmente nero o tigrato, di taglia medio-grande.

Gli anziani allevatori raccontano come in passato il dogo fosse molto più alto e tarchiato dell'attuale: un molossoide brachicefalo dal corpo compatto e con un peso variante tra i 50 e 60 chilogrammi e punte anche di 75!

Viene dagli stessi descritto come molto tozzo, dal petto ampio e con arti robusti e muscolosi, avente il mantello nero o tigrato dal pelo corto o di lunghezza media, ispido e folto, la coda lunga, che comunque si usava tagliare assieme alle orecchie, un vero alano specializzato nella guardia, nella difesa e nella caccia agli ungulati.

La testa del dogo attuale è più pesante di quella del fonnese e le orecchie sono piccole, semi discendenti od anche a rosetta; la dentatura è formidabile mentre per la forma degli scuri occhi (quasi neri) non si differenzia tanto dal secondo: lo sguardo, a volte torbido, per certi versi è ancora più inquietante.

Il dogo non presenta la "faccia da scimmia" né ha conseguentemente l'espressione tipica del cane di Fonni; è dotato di leggera giogaia e spesso presenta un caratteristico portamento da "orso" con passo lento, pesante ed apparentemente goffo, già molto evidente nei cuccioli; è privo di mustacchi, pizzo e ciuffi, e c'è chi afferma che ogni tanto qualche esemplare nasca dal cane di Fonni.

Le doti caratteriali del cane parrebbero molto simili a quelle del fonnese e risulterebbero anzi ulteriormente esasperate, soprattutto nella caccia.

Questo superbo cacciatore di ungulati veniva un tempo (ma forse ancora) utilizzato per la ricerca e l'uccisione della grossa selvaggina: viene liberato dal canarxiu solo quando il capocaccia ha la certezza che la preda sia ferita e risulti difficoltoso seguirla oppure sia pericoloso avvicinarsi ad essa. L'animale è veramente raro, i detentori ne sono gelosissimi ed i pochi esemplari risulterebbero notevolmente imbastarditi.

Tralasciando i miti ed i misteri che popolano il mondo della cinofilia sarda, ritengo in tutta sincerità che gli attuali cane di Fonni e Dogo sardesco, entrambi mastini sia in senso letterale che figurato del termine, siano "su Cani sardu antigu", dai più mitizzato.

Nella cultura popolare potrebbero essere entrambe sinonimi del medesimo animale che, da un primordiale ceppo e per tutta una serie di vicissitudini, ha percorso differenti strade evolutive.

Possiamo infatti ipotizzare che entrambe le "popolazioni", originatesi dall'arcaico cane sardo già presente in Sardegna prima dell'incontro con altre civiltà e dei conseguenti scambi, sarebbero il frutto di attenti incroci e selezioni tendenti a creare per il fonnese, perfezionatosi nel tempo soprattutto come abile cane da guardia e da pastore, un robusto e coraggioso collaboratore, poliedrico ed affidabile, e per il dogo sardesco un altrettanto attento cane da difesa e da guardia nonché abile animale da fiuto, forte e micidiale cacciatore alquanto più specializzato: anch'egli, come il cane di Fonni, risulterebbe in grado di atterrare un grosso cinghiale prendendolo per la nuca.

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Ultima modifica di Pedru il 02/05/2012, 23:40, modificato 2 volte in totale.
Motivazione: Ho tagliato alcune frasi, rappresentate dai puntini, perché decisamente O.T. , già trattate in un'altra discussione e di una lunghezza esasperante.

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 13:53

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Ammesso che si sia stata immissione di cani di altre " razze " Schnauzer , segugi, cani di origine russa che aveva la guardia di finanza, e infine maremmani, una razza antica dopo quante generazioni si ripulisce ?
e poi l'archeologia... vi dico come la penso?
a parte che da quanto ho letto ( MAI NIENTE DI UFFICIALE perchè a quanto pare non è di pubblico dominio o non tutti possono avervi accesso) ho letto descrizioni del cane nuragico come un cane di mole notevole ma mai ho letto che esso sia stato classificato come molosso ( che come gli Alani era anch'esso un antico popolo che possedeva degli imponenti cani da battaglia, ma pare fossero discendenti da un antico cane proveniente da......e quindi vieni ricondotto agli assiri alla mesopotamia la migrazione di quei popoli ecc) e i reperti storici archeologici? pare che a fonni abbiano fatto visionare un cranio...scrivero al Proff. Zedda? o sono in qualche magazzino di un museo repertati e imballati come le terracotte di S. Gilla per mancanza di fondi o succubi a volonta di baroni e baronetti?
dopo anni che leggevo attentamente un noto archeolo sperando in qualche sua illuminante conclusione ho letto con delusione una sua frase:
allora non volete capire che il cane e ol cavallo non sono animali autoctoni della Sardegna antica ma sono stati importati da altri popoli?
e ancora un altra grande perplessità mi sconforta ...
quanto alle prove scientifiche.... visto i fondi ad esse destinate per mè lasciano il tempo che trovano! cosa me lo fà affermare? ogni tanti salta fuori una nuova scoperta che si accavalla se non rivoluziona quanto ad oggi affermato..non mi credete?
date un occhiata: http://mysterium.blogosfere.it/2012/01/ ... rtato.html" target="_blank" target="_blank
ma perdiamoci anche nella genetica..ore e ore senza arrivare a capo di niente sicuramente si verra a conoscenza di tante cose tipo che:
appunti di genetica
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c'è abbastanza benzina sul fuoco?
Aa/Ss
Allegati
002.JPG
QUESTI SONO DOGHI SARDESCHI non cani da salsiccia semplicemente doghi sardeschi LINEA PUXEDDU e non sono in vendita a nessun prezzo costati anni e anni di impegno iniziato quando ancora Internet non esisteva! A/S

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 14:45

Proprio bello il Dogo sardesco. Poi ho una particolare propensione per i cani ancora selezionati sul campo per le loro doti invece che quelli selezionati in queste mostre non si capisce bene in base a quali caratteristiche 8-)

è un peccato pensare che andiamo a prendere cani ovunque nel mondo, quando dietro l'angolo sono presenti specie di lustro che magari sono anche a rischio per l'ormai esiguo numero di individui.

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 15:02

Ciao Jeangabin, mi fà piacere che tu abbia letto questa pagina ben venuto al forum,
non sapevo che avessi un boxer :-) mi fà piacere che tu abbia preso la nuova femminuccia nella nostra zona è stata la scelta migliore caratterialmente sono i migliori che ho visto ( se hai preso quelli Vallebona ) sono molto equilibrati e affettuosi affidabili con i bambini, sono un pò testoni però se ci metti un pò d'amore riesci ad ottenere una buona ubbidienza per la guardia della casa non dovresti avere problemi se non la ritieni sufficiente basta che me lo dici ci si mette d'accordo e vengo a stimolarla ( basta che arrivi al cancello aspetti la sua reazione e scappi per dargli soddisfazione e tu dovrai solo osservarla richiamandola in seguito e premiarla gratificandola) quando avrà sui 5 mesi ma è facile che faccia tutto prima senza interferenze le coccole sono di rigore dopo :-) è anche utile intervenire rassicurandola quando indietreggia
abituandola cosi a calmarsi quando accogli qualcuno se lo desideri.
Se vuoi un buon cane da guardia non farla coccolare da nessuno per il primo periodo solo il nucleo famigliare ( solo il veterinario e persone alla quali la affiderai in occasione di un viaggio ) il resto viene da sè. :D

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 22:40

LiborioAsahi ciao
in italia ci sono dei bei cani che inevitabilmente si stanno estinguendo vedi il mastino silano e il cane da pastore calabrese del quale non hanno nemmeno più una fotografia ironia della sorte vuole che nella sila siano ricomparsi i lupi..
Io ho deciso di prendere una posizione attiva e iniziando dal mio piccolo prenderò cani non riconosciuti dall'enci ed è da 8 anni che non vado più a vedere il dogshow a Montecarlo 30 anni fà era ancora bello ( c'erano anche un sacco di belle bionde ;) ) ora sinceramente è diventato uno scempio vedi cani che ti fanno inorridire ho visto un mastino spagnolo che dopo un giro di ring mi stava collassando addosso ma non per scherzo, hanno premiato un bovaro delle fiandre che sembrava una botte era osceno non sapevo se ridere o impiccarmi;
Ho terrore degli standard e mi auguro che i cani sardi ne stiano lontano per almeno 20 anni sino a che non cadranno un pò di teste, nel frattempo farò tutto ciò che mi è possibile per aiutare l'associazione che si occupa in Sardegna del dogo sardo sono disposto anche all'adozione a distanza guarda pur chè non finisca nelle mani di qualche viscido speculatore.
Comunque il Dogosardo è fuori pericolo estinzione anche se c'è ancora da lavorare parecchio perchè si continui sui progressi fatti e perchè nessuno si metta in testa strane cose io nutro una profonda ammirazione per queste persone e mi dispiace di non aver fatto niente prima per sostenerli come meritano

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 23:02

Pedru per favore nel primo intervento a pag 4 nella seconda riga cancellami quella h che mi sto vergognando come un ladro :lol: :lol: :lol:

Re: IL DOGO SARDESCO

29/04/2012, 23:57

Angelo, non so a quale "H" della seconda riga ti riferisci (scrivimi la parola o la frase in mp).
Per quanto riguarda il cane: è tuo e se vuoi puoi anche mangiartelo, io però non ti faccio compagnia :lol:
Per avere una risposta, bisogna essere chiari, per esempio: quali "prove scientifiche" (?) devo tirare fuori .... ?

Adesso sono io che ti chiedo un "favore" (che sarebbe però qualcosa più vicino ad un obbligo): cerca di ridurre assolutamente l'estensione dei tuoi post: sono "esageratamente smisurati".
Questa osservazione l'ho già fatta ad altri utenti per post molto, molto meno estesi.
Infatti hai occupato quasi una intera pagina. Hai scritto sei post uno di seguito all''altro (con l'eccezione di un solo post di un altro utente) e in uno ho contato oltre 300 righe. Decisamente è troppo. Infatti danno luogo a diversi inconvenienti:
1 - occupano troppo spazio;
2 - sono difficili da seguire e inducono il lettore medio a desistere dalla lettura;
3 - non facilitano la comprensione e, quindi, nemmeno la risposta.
Un precedente non accettabile.
Insomma, non c'è bisogno di scrivere un trattato. Nel Forum si dialoga e si discute, ma è chiaro a tutti che questo non è un dialogo e nemmeno una discussione, parrebbe un monologo logorroico.
Cerca di essere sintetico e aspetta la risposta di volta in volta, prima di formulare qualche nuova asserzione o domanda, altrimenti sono costretto a "tagliare". Anzi, non è detto che lo faccia, perché non si può permettere che si creino dei precedenti.
Grazie
Pedru

PS vorrei tanto rispondere a tutto, ma la cosa non è fattibile. Vedrò di farlo col contagocce, magari dopo aver ridimensionato i tuoi interventi. Una prima risposta è questa: gran parte di quello che hai scritto, ha poco a che fare con i Cani Sardi (soprattutto Fonnese e Dogo Sardesco), cioè siamo chiaramente OT, ed è comunque ampiamente discutibile

Re: IL DOGO SARDESCO

30/04/2012, 17:43

hai ragione pedru ho esagerato davvero mi sono reso dopo di quanto avevo aggiunto ;
per OT intendevi le righe che riguardano l'irishwolfhound? io l'ho sempre considarata anche quella un ipotesi anche perchè si legge spesso che i celti abbiano introdotto i loro cani in tutta l'europa e l'irishwolfhound è il cane che ne deriva è stato recuperato con i pochi capi rimasti e successivi incroci con il levriero borzoi e alano e tra tutti i cani che ho visto lo trovo molto rassomigliante ( sopratutto per il carattere ai cani sardi ).
in quelle tante righe ho voluto comunque riassumere le tante cose o fesserie che si dicono sui cani sardi che alla fine possono sfiduciare gli addetti ai lavori, mi è successo in prima persona ma sono pur sempre un sardo dalla testa dura dura dura e vado avanti a fronte alta.
Ora vi mostro una sequenza di foto se riesco, altrimenti postero il filmato in qualche modo di un guardiano molto determinato filmato in un pomeriggio di incoscienza perchè salta facilmente la cancellata che lo vincola lo ha già fatto.
Inizialmente mi è sembrato un pò troppo insicuro perchè aveva il pelo alzato per tutta la schiena ( cosa dovuta all'età comunque ) ma in prossimità del cancello sul faccia a faccia si è rivelato duro per davvero, coda dritta pelo irto solo nella groppa e ringhiava come un cane dell'asia battendo i denti ( osservate la dentatura di una certa importanza ). In presenza del bestiame diventa molto più deciso e non bada a spese questo cane ha già sventato da solo un tentativo di abigeato scavalcando la recinzione raggiungendo i predatori ( a due zampe ) e mettendoli in fuga, secondo mè hanno sudato freddo!
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