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Comportamento, alimentazione, addestramento, allevamento, razze canine
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educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 12:52

Tra le millemila cose che sto leggendo in rete per capire meglio come impostare il rapporto con la mia cucciola (tre mesi e mezzo) di maremmano-abruzzese, trovo molte impostazioni diverse.

Addestramento tradizionale, metodo gentile, approccio cognitivo, cognitivo zooantropologico, clicker training eccetera eccetera. Ci sono quelli che impongono di imporsi (via la ciotola mentre mangia, passare per primi dalle porte ecc), quelli che preferiscono "cooperare" piuttosto che "comandare", eccetera.

Sto valutando se frequentare un corso di educazione di base, ma poi mi immagino le sessioni di addestramento con i vari comandi "seduto", "resta" e così via, e mi dico che non è questo che mi interessa.

Mi sono molto goduto un intervento di Curcuma in cui in sostanza diceva che molti cani "ben addestrati" in realtà stanno addestrando i loro padroni ad eseguire i loro comandi (Waztlawick direbbe che è una questione di punteggiatura). (Detto tra parentesi: Curcuma mi sembra un tipo sveglio, ma mi rimane l'impressione che prenda troppo alla lettera la teoria neotenica...)

Premetto che:
nonostante non abbia esperienze specifiche, finora il rapporto con la mia cucciola mi sembra vada benissimo, quelle pochissime cose specifiche che le chiedo (tornare da me quando è necessario, restare dentro il cancello quando io devo uscire, smetterla di mordicchiare quando esagera) le esegue senza grossi problemi. Vive nel nostro grande giardino, la porto più spesso possibile (almeno tre volte al giorno) a spasso per campi e boschi dove la lascio quasi sempre libera senza alcun problema, cerco di incontrare altre persone e altri cani (con i quali è entusiasta di giocare ma pronta a sottomettersi quando richiesto). Ieri ha imparato al volo il comando "VIA" per stare lontana dalla motosega quando è accesa... :-)

Rimane ancora un piccolo problema di eccessiva irruenza con i miei bambini, ma conto che con un po' di collaborazione da entrambe le parti e con la crescita della cucciola anche questo si risolva velocemente. Probabilmente non vedrà mai una città e quindi non mi interessa un cane "ben educato" dal punto di vista civico, ma solo un cane sereno che sappia stare al suo posto.

La domanda quindi è:
può effettivamente essere utile il classico "corso di educazione di base" proposto da tutti i centri cinofili? ci sono, fatte le premesse e le esigenze di cui sopra, corsi o centri più indicati di altri, magari in zona Torino?

e ancora:
quali sono i libri assolutamente da leggere, per avere indicazioni pratiche? mi ero fatto una buona impressione per esempio del libro di Patricia McConnell...

grazie

Luc

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 15:54

Dal mio modestissimo punto di vista , prima di tutto ,se non lo hai già fatto , cerca di sapere tutto del tuo cane : se proviene da una linea di sangue da lavoro, da esposizione , chi sono i genitori , da chi discendono e quant’altro ti possa servire per sapere le eventuali caratteristiche “dirette” del soggetto che hai scelto o che ti è “capitato “per dividere una parte del tuo cammino di vita insieme
Poi , a livello didattico ,dovresti documentarti bene sulla razza : quindi acquistare un buon libro sul maremmano abruzzese , così da cominciare a capire con chi hai a che fare e attingere più informazioni possibili sulla razza …magari contatta qualche allevatore e chiedi notizie precise … ne trovi molti ed anche bravi …
il maremmano è uno spirito libero in tutti i sensi … dipende poco o niente dall’uomo ed è molto territoriale … per il resto non vorrei rovinarti il gusto di scoprire altro direttamente …
io ritengo che ci sono poche regole precise : il rispetto reciproco va da sé …
Nel particolare “canino” io penso che il cane va “SEMPLICEMENTE” trattato da cane … non maltrattato… non umanizzato … è un cane … ha nei suoi geni dei ricordi “atavici” e vive con delle precise dinamiche di branco e nel branco : animale o umano che sia, per Lui non importa … l’importante che faccia parte di un branco e che abbia al suo interno un “RUOLO BEN STABILITO” ha un suo “codice” e “stile” di vita che non è uguale a quello dell’uomo …
visto che è cucciolo ... ricordati di socializzarlo bene : i cani ben socializzati danno meno problemi poichè l'equazione nella loro lingua è più o meno questa : quella data situazione la conosco ... quindi non ne ho paura ...
in Inghilterra , nazione a livello cinofilo avanti anni luce rispetto ad altre , vi sono delle persone che di mestiere fanno i "passeggiatori di cuccioli" , proprio per socializzarli il più possibile ...
Un saluto Emilio

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 17:59

Da quello che dici non vedo l'esigenza di affidarti senza indugio ad altri per educare il tuo cucciolo, dimostri buon senso ed empatia, entrambe doti fondamentali al di là di tanta teoria.
Posso solo consigliarti di lavorare per ridurre l'irruenza con i bambini perchè potrebbe diventare fastidiosa da qui a qualche mese, visto che i cuccioloni tendono a rapportarsi con i cuccioli d'uomo parlando linguaggio canino (e una zampata giocosa non fa comunque piacere...!). Tieni presente che l'educazione non può dirsi conclusa ottenendo obbedienza e gestibilità dal cucciolo, ma è un processo di convivenza costante. Ad esempio verso l'anno sale il periodo della "stupideira", ovvero più seriamente il momento in cui l'adolescente a 4zampe cerca il suo spazio nel branco e tutti gli insegnamenti devono essere resettati (perdona il grossolano anglismo ma non mi viene altro termine!). Per questo diffida dai corsi di obbedienza cucciolo-macchinetta chiavi in mano... semplicemente non è possibile!

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 21:29

Intanto alcune brevi risposte a Emilio: la mia cucciola è senza pedigree, ma conosco bene i suoi genitori e i loro padroni. Padre e madre provengono da allevatori di altre razze, che tengono entrambi una coppia di maremmani a guardia della proprietà. I nonni dovrebbero quindi essere cani "da lavoro" si presume equilibrati. I genitori sono sicuramente ben tenuti e con il carattere tipico dei maremmani (docili con il padrone ma diffidenti con gli estranei).

Naturalmente sulla razza ho letto tutto quello che si poteva leggere, ben prima di prendere la mia cucciola -- la decisione di prenderla è arrivata proprio perchè si tratta di una razza che, almeno in teoria, mi piace molto e sviluppa il suo migliore potenziale nelle condizioni in cui vivrà la mia cucciola.

Sono d'accordissimo sul fatto che il cane vada trattato da cane, che non significa ovviamente trattato male (anzi). Ma anche questa è una cosa che va imparata, a me sono sempre piaciuti gli animali e ne ho avuti diversi, ma questo è il primo cane "mio". Al momento tutti i miei sforzi sono tesi proprio alla socializzazione: dal momento che per scelta generale nessun animale (tranne i bambini!) può entrare in casa (ne abbiamo già a sufficienza fuori, tra domestici e selvatici), sto cercando di passare con lei più tempo possibile anche sottraendolo ad altri impegni nel limite del possibile e consapevole che questo sarà particolarmente opportuno fino a un anno di età (dopo spero di potermi riprendere un po' del mio tempo libero). Quindi oltre a costruire il mio personale rapporto con lei cerco di farla stare assieme agli altri membri della famiglia, a persone estranee, ad altri animali (altri cani, gatti, le nostre capre). Finora tutto benissimo, ma sono anche consapevole che le eventuali difficoltà arriveranno con l'adolescenza (anche se Curcuma adesso mi ha messo qualche dubbio).

L'unico piccolo problema rimane appunto l'irruenza giocosa, sto concentrandomi su quello. Ma lei ce la mette tutta per stare calma, la difficoltà è che soprattutto mio figlio più piccolo (5 anni) non riesce a controllarsi e immobilizzarsi quando lei gli prende la manica o la caviglia (e lo capisco, poverino, perchè ormai è già più grossa di lui), quindi innesca lotte di forza giocose che tra pochissimo se non cambia strategia lo vedranno soccombere. Stesso comportamento la cucciola lo adotta con gli estranei che si azzardano a farle una carezza: parte a giocare a modo suo e per esempio per una persona anziana basta una zampata per creare pericolo di cadute. Quando è con me da sola basta un mio grugnito e si ferma.

La possibilità del campo scuola o del corso la vedevo più che altro come un possibile modo per imparare:

1) a incontrare anche altri cani (e padroni) che non siano i soliti 2 o 3 del posto in cui abitiamo (ma è una cosa che serve davvero?)

2) a trovare il modo per gestire l'irruenza senza però soffocarla di divieti -- è ovvio che a suon di condizionamenti (positivi o negativi) si può far fare a un cane qualsiasi cosa, ma ripeto che non voglio avere un cane "addestrato" ma un cane sereno in grado di rispettare quei limiti minimi necessari per vivere assieme a noi nelle condizioni che le propongo (non la porterò mai al ristorante, né al supermercato, né su una strada trafficata). Quindi: non deve strappare la giacca mia o di altri, non deve atterrare le poche vecchiette che incontriamo, deve tornare da me (possibilmente subito!) quando la chiamo dopo un quarto d'ora che non la vedo più perchè è in giro ad annusare. Quando sarà cresciuta non deve attaccare briga con gli altri cani e gli altri animali (e men che meno persone) quando passeggiamo nei boschi (altrimenti non posso più lasciarla libera). Per il resto, potrà fare quello che vuole: svolgere il suo compito di guardiano quando è nel nostro giardino, annusare in giro e conoscere il mondo quando è libera a spasso con noi.

Per Curcuma: se non avessi letto a fondo gli altri tuoi interventi in questo forum le mie perplessità sulla neotenia sarebbero a questo punto enormi, soprattutto dopo quello che accenni sulla sua applicazione in campo criminologico (ehm centimetri di naso??? mi ricorda Lombroso, ma certamente ho capito male...). Siccome però quasi tutto quello che scrivi sui cani si trova molto vicino al mio modo (istintivo, perchè non è ancora basato sull'esperienza) di sentire il mio rapporto con loro, e siccome comunque di neotenia non ho letto nulla di scientifico ma solo quelle poche cose trovate su Internet, sospendo i miei giudizi e magari aspetterò l'occasione per saperne di più.

Libri: grazie per i suggerimenti! Su Millan saprai che ci sono molte polemiche, anche se tutti concordano sul fatto che i suoi libri sono molto diversi dai suoi programmi tv. Alla Fennel mi sembra che molti rimproverano un uso eccessivo e a volte semplicistico del concetto di dominanza (fino a che punto è significativo passare per primi dalle porte?) Quello che si dice sui segnali calmanti della Rugaas mi ispira molto -- in effetti era uno dei libri che mi ero riproposto di leggere assieme a quello della McConnell. Ora che me l'hai segnalato tu magari balza al primo posto :-)

ovviamente qualsiasi altro suggerimento o commento è molto bene accetto!

Luc

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 21:36

Scusate se mi intrometto.
Mi potreste dire se nel catalogo del nostro partner http://www.macrolibrarsi.it/ ci sono libri sull'argomento degni di essere segnalati.
Inoltre ritenete che ne manchino di importanti?
Grazie,
Marco Salvaterra

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 22:04

Ciao Luc,
forse è perfino poco "etico" scrive quello che sto per esprimere (quindi mi preparo alla fustigazione :D :D ).
Corsi cinofili: se sei una persona con una discreta conoscenza del cane (e a me sembra sia così) e non hai esigenze particolari di addestramento, non servono a nulla.
Piuttosto porta il cane nei luoghi più disparati, in città, nei negozi, sulle scale, tra la gente in varie situazioni.

Il metodo che impiego io (che trovo sia giusto per le mie esigenze e quindi non lo consiglio ad altri) è il seguente: fino all'anno di età circa, anarchia totale. L'unica cosa che mi interessa è socializzare, giocare e farlo innamorare follemente di me. Se ringhia con altri cani non mi interessa, se è irruento con bambini cerco di tenere lontano i bambini ma non "chiudo" il cane, non gli rubo la scodella quando mangia, se mi sbrana le scarpe sposto la scarpiera piuttosto che creare pretesti per sgridarlo.
Io, semplicemente, sono la sua fonte di piacere: tanto gioco e non troppe coccole. Decido io però quando giocare e quando coccolare, non lui.
Quando questo affiatamento si è creato, iniziano regole più precise, e l'istaurazione di un rappoprto più "serio". Non mi piace stressare il cane o rompergli troppo le scatole, il gioco rimane prioritario, ma diciamo che si iniziano a mettere i puntini sulle i...

Libri sull'argomento: Bruce Fogle - "la mente del cane". E' un libro molto accessibile, tratta svariati aspetti dei rapporti sociali senza svogliare il lettore. Interessante e piacevole.

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 22:13

La Mente del Cane
Come nascono i pensieri, le emozioni e l'intelligenza del vostro cane
Autore: Bruce Fogle
Editore: Armenia
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la_ ... php?pn=127

Grazie,
Marco
Allegati
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Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 22:22

Sono ancora io, per far si che torni subito da te quando la chiami, serve molto attaccamento (e con i molossi è facile...).
Quando arriva, anche se ci mette 10 minuti, non rimproverarla ma premiala comunque (se la rimproveri, lei associa il ritorno da te con una punizione).
Quando giochi e la chiami a te, aspetta che sia lei a venire da te, non andarle in contro. Anzi, se vedi che si ferma a qualche metro di distanza, tu scappa da un'altra parte, lei ti rincorrerà e solo quando ti verrà addosso potrà avere la rassicurazione delle tue carezze e di un biscottino.
In luogo dove puoi vedere cosa fa, quando la chiami e lei non viene, tu nasconditi e continua a chiamarla, falle nascere la frustrazione di perderti, la paura di non trovarti. Quando arriva falle un'infinità di coccole e giocaci.
Falla trattenere da uno sconosciuto al guinzaglio, tu scappa e chiamala mentre corri: quando sei a una certa distanza, sempre che lei possa vederti, lei si agiterà e lo sconosciuto mollerà il guinzaglio. Arriverà come un treno, gioco e coccole.
Ricorda comunque di non stressare troppo la bimba con questi giochetti.

Quoto il testo sui segnali calmanti.

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

13/01/2011, 23:17

Caro Luc ,…
dal mio punto di vista di sicuro ti sei scelto un cane non “propriamente” facile 8-) ... ma visto l’impegno e la passione con cui sei partito sono sicuro che otterrai “molto” da questa esperienza … in ogni caso sarà un accrescimento … :P :P :P
Già il fatto che abbia scelto una femmina …per me rappresenta un buon inizio … ;)
per quanto concerne le letture da consultare …
Perdonate , sarò anche controcorrente , in un mondo mediatico dove tutti consigliano tutto e di più … io non mi sento di consigliare nulla … a mio modesto avviso , molte di queste letture potrebbero confondere ancora di più le idee invece di chiarirle … in ogni caso ce ne sono talmente tante in giro …basta guardare…
Per il corso d’educazione …
Sono proprio d’accordo con la prima parte dell’intervento di Dario :o e pur rimanendo fermamente convinto che il gioco sia una caratteristica fondamentale dell’”addestramento” , esprimo però qualche personale riserva sul :” fino all'anno di età circa, anarchia totale” … 8-)
un saluto Emilio

Re: educazione/socializzazione: corsi e libri utili

14/01/2011, 17:33

Mi spaventa un pò il rapporto irruento con i bambini: ben conoscendo le potenzialità dei piccoli umani dissuaderei nel modo più categorico ogni "rapporto di forza" tra i due. Oltretutto (e mi aspetto una salve di commenti...) il maremmano, soprattutto se di linea da lavoro, non è un cane da famiglia nel senso di pacioccone sul quale salire a cavalluccio oppure da trasformare in tata come Nana in "Peter Pan", per cui è bene che il suo rapporto con i bambini venga inquadrato nel rispetto della sua indole.
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