Intanto alcune brevi risposte a Emilio: la mia cucciola è senza pedigree, ma conosco bene i suoi genitori e i loro padroni. Padre e madre provengono da allevatori di altre razze, che tengono entrambi una coppia di maremmani a guardia della proprietà. I nonni dovrebbero quindi essere cani "da lavoro" si presume equilibrati. I genitori sono sicuramente ben tenuti e con il carattere tipico dei maremmani (docili con il padrone ma diffidenti con gli estranei).
Naturalmente sulla razza ho letto tutto quello che si poteva leggere, ben prima di prendere la mia cucciola -- la decisione di prenderla è arrivata proprio perchè si tratta di una razza che, almeno in teoria, mi piace molto e sviluppa il suo migliore potenziale nelle condizioni in cui vivrà la mia cucciola.
Sono d'accordissimo sul fatto che il cane vada trattato da cane, che non significa ovviamente trattato male (anzi). Ma anche questa è una cosa che va imparata, a me sono sempre piaciuti gli animali e ne ho avuti diversi, ma questo è il primo cane "mio". Al momento tutti i miei sforzi sono tesi proprio alla socializzazione: dal momento che per scelta generale nessun animale (tranne i bambini!) può entrare in casa (ne abbiamo già a sufficienza fuori, tra domestici e selvatici), sto cercando di passare con lei più tempo possibile anche sottraendolo ad altri impegni nel limite del possibile e consapevole che questo sarà particolarmente opportuno fino a un anno di età (dopo spero di potermi riprendere un po' del mio tempo libero). Quindi oltre a costruire il mio personale rapporto con lei cerco di farla stare assieme agli altri membri della famiglia, a persone estranee, ad altri animali (altri cani, gatti, le nostre capre). Finora tutto benissimo, ma sono anche consapevole che le eventuali difficoltà arriveranno con l'adolescenza (anche se Curcuma adesso mi ha messo qualche dubbio).
L'unico piccolo problema rimane appunto l'irruenza giocosa, sto concentrandomi su quello. Ma lei ce la mette tutta per stare calma, la difficoltà è che soprattutto mio figlio più piccolo (5 anni) non riesce a controllarsi e immobilizzarsi quando lei gli prende la manica o la caviglia (e lo capisco, poverino, perchè ormai è già più grossa di lui), quindi innesca lotte di forza giocose che tra pochissimo se non cambia strategia lo vedranno soccombere. Stesso comportamento la cucciola lo adotta con gli estranei che si azzardano a farle una carezza: parte a giocare a modo suo e per esempio per una persona anziana basta una zampata per creare pericolo di cadute. Quando è con me da sola basta un mio grugnito e si ferma.
La possibilità del campo scuola o del corso la vedevo più che altro come un possibile modo per imparare:
1) a incontrare anche altri cani (e padroni) che non siano i soliti 2 o 3 del posto in cui abitiamo (ma è una cosa che serve davvero?)
2) a trovare il modo per gestire l'irruenza senza però soffocarla di divieti -- è ovvio che a suon di condizionamenti (positivi o negativi) si può far fare a un cane qualsiasi cosa, ma ripeto che non voglio avere un cane "addestrato" ma un cane sereno in grado di rispettare quei limiti minimi necessari per vivere assieme a noi nelle condizioni che le propongo (non la porterò mai al ristorante, né al supermercato, né su una strada trafficata). Quindi: non deve strappare la giacca mia o di altri, non deve atterrare le poche vecchiette che incontriamo, deve tornare da me (possibilmente subito!) quando la chiamo dopo un quarto d'ora che non la vedo più perchè è in giro ad annusare. Quando sarà cresciuta non deve attaccare briga con gli altri cani e gli altri animali (e men che meno persone) quando passeggiamo nei boschi (altrimenti non posso più lasciarla libera). Per il resto, potrà fare quello che vuole: svolgere il suo compito di guardiano quando è nel nostro giardino, annusare in giro e conoscere il mondo quando è libera a spasso con noi.
Per Curcuma: se non avessi letto a fondo gli altri tuoi interventi in questo forum le mie perplessità sulla neotenia sarebbero a questo punto enormi, soprattutto dopo quello che accenni sulla sua applicazione in campo criminologico (ehm centimetri di naso??? mi ricorda Lombroso, ma certamente ho capito male...). Siccome però quasi tutto quello che scrivi sui cani si trova molto vicino al mio modo (istintivo, perchè non è ancora basato sull'esperienza) di sentire il mio rapporto con loro, e siccome comunque di neotenia non ho letto nulla di scientifico ma solo quelle poche cose trovate su Internet, sospendo i miei giudizi e magari aspetterò l'occasione per saperne di più.
Libri: grazie per i suggerimenti! Su Millan saprai che ci sono molte polemiche, anche se tutti concordano sul fatto che i suoi libri sono molto diversi dai suoi programmi tv. Alla Fennel mi sembra che molti rimproverano un uso eccessivo e a volte semplicistico del concetto di dominanza (fino a che punto è significativo passare per primi dalle porte?) Quello che si dice sui segnali calmanti della Rugaas mi ispira molto -- in effetti era uno dei libri che mi ero riproposto di leggere assieme a quello della McConnell. Ora che me l'hai segnalato tu magari balza al primo posto
ovviamente qualsiasi altro suggerimento o commento è molto bene accetto!
Luc