14/03/2012, 22:10
Pedru ha scritto:Scusa se intervengo, Pugnax, senza polemica (ci mancherebbe ), ma mi sembra che nel tuo intervento, peraltro a mio parere acuto e ben calibrato, ci sia qualche contraddizione o, quantomeno, qualche incongruenza.
Pedru ha scritto:La selezione fatta dai pastori, però, non può evitare con certezza che il problema (e i difetti caratteriali, come quelli fisici), si ripresentino nelle generazioni successive. Quindi non è automatico, per quanto probabile, che prendendo un cane “rustico” da qualche pastore, si sia certi che il cane abbia tutti i caratteri desiderati. Questo vale per tutti, anche per il Fonnese.
Pedru ha scritto:Ah, una curiosità, Pugnax: come fai a dire che il Maremmano/Abruzzese sia “una razza vecchia di 3000 anni”? Hai dati certi e documentati di tipo storico e/o archeologico?
14/03/2012, 22:57
stefano84 ha scritto:dico solo che non è assolutamnte vero che i cani vengono selezionati solo per la morfologia perchè, almeno per me, non è assolutamente cosi. Io lavoro tanto sul loro carattere e preferirei far accoppiare un cane malato che un cane pazzo.
stefano84 ha scritto:I maremmani cd. "rustici" dei pastori non sono mai razza pura.. hanno sempre qualche segno che mostra come prima o poi qualche incrocio ci sia stato.
stefano84 ha scritto:Sono cani di taglia nettamente più piccola (i maschi sono più piccoli delle mie femmine) e molto tosti e diffidenti come devono essere...mai troppo legati al padrone in quanto fortemente indipendenti...indubbio che rispecchino il vero spirito del maremmano che per sua natura non è un cane che non solo il compagno del pastore ma bensi' il guardiano delle greggi, che è capace di lavorare in autonomia anche senza il pastore.. cosi facevano in abruzzo!
stefano84 ha scritto:I cani selezionati sono indubbiamente ingentiliti, sono dei colossi da 60+ kg, il mio maschio fa 65 e passa, che conservano la loro indipendenza e la loro indole di guardiani ma sono anche più avvezzi a stringere con il padrone e la famiglia un legame sicuramente più stretto.
stefano84 ha scritto:Non mi sento di dire meglio quello o meglio questo in assoluto.. in quanto il ceppo rustico è probabilmente più adatto alla sua funzione da lavoro (diffidente e tosto come un guardiano di greggi deve essere e più adatto al movimento essendo più leggero).. ma mi sento di dire che per vivere in famiglia la selezione, a parer mio di compratore prima e oggi di allevatore amatoriale, ha fatto sicuramente un ottimo lavoro ed ha dato una nuova vita a questa razza.. creando dei colossi spettacolari, equilibratissimi, fedelissimi, a cui puoi mettere le mani nella ciotola, e che, allo stesso tempo, conservano l'istinto guardiano innato che hanno.
14/03/2012, 23:24
15/03/2012, 12:37
Io personalmente non farei accoppiare nessuno dei due, poi vedi te...
Eppure lo standard prescrive un peso di 40-50 kg per il maschio o sbaglio? (parlo dei cani ENCI che dici di allevare) oppure hai dei cani un tantino rustici?
Anche qui dipende. La variabilità morfologica è alta tra i cani da lavoro. Puoi trovare il maschio di 50 kg come quello di 70 kg. Questi ultimi è più frequente trovarli in Abruzzo che altrove. Non a caso questa regione è l'epicentro genetico della razza.
Scusa (senza polemica) mi spieghi che senso ha avuto snaturare dei cani da lavoro con una selezione millenaria alle spalle per farne dei cani praticamente da compagnia? solo per assecondare il gusto di chi voleva una nuvoletta bianca in giardino? non esistono già abbastanza razze da compagnia?
15/03/2012, 13:16
15/03/2012, 14:37
15/03/2012, 15:07
stefano84 ha scritto:Con questa passo e chiudo perchè dignità vuole che, seppur non condividendolo, si abbia comunque rispetto del lavoro altrui e tu mi sembra non lo abbia.
15/03/2012, 15:34
15/03/2012, 16:19
15/03/2012, 19:07
pugnax ha scritto:............
Cani da pastore a mantello bianco o pezzato sono testimoniati in Italia fin dall'epoca romana (Varrone e Columella insegnano). Segno che all'epoca questo fosse un ceppo ben diffuso e consolidato. Di sicuro non li chiamavano maremmani oppure abruzzesi, magari erano noti semplicemente come "canis pecorarius", ma il ceppo è sempre quello.
E' verosimile che questi cani da pastore, seppure divisi in diverse tipologie locali, diffusi in un'area che va dall'Asia centrale ai Pirenei, siano giunti in Italia in epoca preromana, magari proprio al seguito dei popoli indoeuropei che praticavano la pastorizia (unico genere di attività conciliabile col nomadismo).
Premesso ciò dire che questa razza ha 3000 anni di storia alle spalle non mi sembra poi un azzardo.
Saluti
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