Quello di Luigi è un problema serio. A me è capitato un cane (femmina) con quel tipo di carattere, e pensare che era figlio dei miei cani, quindi ce l'ho da appena nato. Prendere un cucciolo con questo carattere a tre mesi aggrava il problema, perciò io sono convinto che l'età ideale per prendere un cucciolo (specialmente di razze di gran carattere, come il Maremmano /Abruzzese o il Fonnese) è a 2 mesi. Da quello che scrive Luigi, si capisce che non è un tipico comportamento da paura, ma non accetta proprio il nuovo padrone: questo cane ha un carattere forte, anzi un caratteraccio. Non si può dire se col tempo il cucciolo accetterà il nuovo "capobranco" e se il suo carattere si addolcirà. Personalmente penso che, trattato in modo adatto, possa migliorare, ma non so fino a che punto. Il mio consiglio è di non lasciarsi intimidire, mai mostrare paura: quando il cane fa così dovresti sgridarlo brevemente con fermezza (per esempio dire "
BUONO!") e poi girare di spalle a lasciarlo solo. Se ti ringhia quando gli dai da mangiare, prendi la ciotola, portala via e riprova con calma dopo qualche ora parlandogli dolcemente, ma con fermezza. Un'altra cosa da fare: mettergli il guizaglio e fargli fare delle passeggiate, dando dei comandi semplici: "andiamo (io dico "
ajò"
), fermo, siedi, ecc", cambiando spesso direzione per fargli capire chi comanda. Poi ogni volta che ubbidisce e si comporta bene, dagli un premio. Il difficile, visto il carattere riottoso, è insegnargli anche i comandi più semplici o, magari, anche mettergli il guinzaglio. Luigi, devi essere risoluto e deciso, ma mai sgarbato. Forse con decisione e pazienza potresti risolvere, almeno parzialmente, il problema. Se poi non riesci a migliorare la situazione, non ti resta che ricorrere ad un bravo comportamentalista. Facci sapere
Saluti
Pedru
PS: il mio cane ha sempre un "caratteraccio", ma riconosce la mia autorità, mi rispetta e ubbidisce, per esempio posso mettere le mani nella sua ciotola mentre mangia e lei sta tranquilla e lascia fare, anzi direi che ormai si è molto affezionata a me e, ovviamente, io a lei. Molte volte viene e, spontaneamente (non gliel'ho mai insegnato), mi da la zampa e vuole essere accarezzata