La discussione aperta da Konra è evidente che ormai abbia toccato il fondo e le argomentazioni si siano esaurite. Ognuno ha dato i suoi consigli, fatto le sue osservazioni e raccomandazioni, proposto una razza di cani da guardia come la migliore, alcuni con un po’ di prudenza, altri con certezza assoluta: Maremmani/Abruzzesi, Pastori Tedeschi, Pastori Tedeschi DDR, Alani, Corsi, Cani Fonnesi, Boxer, Rottweiler, Doberman, Pastore del Caucaso, Lupo Cecoslovacco, Pastore Italiano e chi più ne ha più ne metta.
I cani classificati “da guardia” fra le razze mondiali sono numerosi e, obiettivamente, alcuni possono essere definiti ottimi; difficile scegliere, ma addirittura impossibile stabilire
il migliore in assoluto senza essere tacciati di simpatie preconcette.
Comunque, per farlo, bisognerebbe che un team mondiale di esperti prendesse un numero congruo di cani di ciascuna delle razze classificate “da guardia” e sottoponesse scrupolosamente ogni soggetto, uno a uno, a svariate prove attitudinali, per esempio: carattere, aggressività, decisione, diffidenza verso gli estranei, equilibrio, tendenza a compiacere il padrone e quant’altro. Ogni cane avrebbe la sua scheda dove, ad ogni voce, corrisponda un giudizio e/o un voto. Quindi, la somma dei voti e/o dei giudizi di ciascun cane dovrebbe sommarsi a tutti gli altri della sua razza e stabilire così un “giudizio di razza”. Alla fine il giudizio di ciascuna razza dovrebbe essere confrontato con quello delle altre razze e stilata una classifica.
Non mi risulta che questo lavoro sia mai stato fatto e, in ogni modo, anche questo non darebbe garanzia di certezza assoluta e, come è nella natura umana, ci sarebbe sempre qualcuno che accamperebbe qualche critica. I lati deboli di questo o di qualunque altro metodo potrebbero essere diversi. A titolo di esempio possiamo citare:
la assoluta competenza e imparzialità dei giudici (“chi controlla i controllori”?);
la variabilità caratteriale e attitudinale dei cani anche all’interno di ciascuna razza;
l’ambiente delle prove.
Insomma, comunque sia, i critici e gli insoddisfatti ci sarebbero sempre.
Quindi, teniamoci ognuno i nostri cani, le nostre simpatie, preferenze e convinzioni e rispettiamo quelle degli altri senza avvitarci su giudizi preconcetti ... del resto Konra ormai ha fatto la sua scelta
Per concludere, a me piace molto questa definizione che mi sembra accettabile e condivisa dai più:
Un buon cane da guardia non deve essere un gladiatore, capace di imprese colossali o un cane killer ma semplicemente un animale "intelligente", equilibrato e predisposto GENETICAMENTE a fare bene il suo mestiere.
GUARDIANI SI NASCE ...e non si diventa.Pedru