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Comportamento, alimentazione, addestramento, allevamento, razze canine
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Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

28/07/2011, 9:04

Sono d'accordo con Tosco sul fatto che bisogna prendere atto che Lilla non può stare da sola con esserini troppo indifesi, e sono d'accordo anche con Pedru che dice che ogni cane è un individuo, quindi non esistono regole generali.
Potresti insegnare a Lilla a non aggredire gattini e pulcini, ma questo non ti dà la certezza che non capiti mai che gli farà del male.
Dei miei 4 cani, una è non soltanto un'abilissima predatrice, ma anche un po' sui generis, è una cagnetta difficile, e so di non poterla lasciare da sola con animali più piccoli di lei (nemmeno cani), così semplicemente evito.
E' verissimo anche che riconoscono quelli di casa, tanto che i miei convivono con 6 gatti, ma è capitato che abbiano ucciso gatti estranei.
A proposito delle tue domande, piccolamiss, proprio la Donaldson dice che poichè nessuno potrà mai sapere perchè un cane fa una cosa piuttosto di un'altra, è inutile farsi questa domanda, mentre è importante sapere come risolvere i problemi della convivenza, e questo è molto più facile se si conosce come apprendono i cani, e cioè attraverso il condizionamento operante.
Comunque io credo che la genetica, nel caso di Lilla, abbia una grande influenza, e i maltrattamenti subiti non c'entrano niente con il suo uccidere i pulcini.
Per concludere questo post così lungo vorrei dirti che ti ammiro perchè hai la forza di lasciare piena libertà al tuo cane: piacerebbe molto anche a me, ma sono troppo ansiosa per farlo, e non sopporterei il pensiero che il mio cane potrebbe uccidere le galline del vicino. ;-)

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

28/07/2011, 9:34

questo thread è bellissimo e commovente fin dal primo messaggio per l'amore sincero che traspare :-)

condivido quanto scritto in questi ultimi giorni da persone molto più esperte di me e mi permetto di aggiungere un'osservazione:

al di là dell'indole del cane da caccia, del carattere sempre diverso di ogni singolo cane e dei vari metodi che si possono usare per insegnare determinate cose (per esempio non uccidere i pulcini), io penso che prima di tutto vada presa in considerazione la specifica relazione che tu hai costruito con il tuo cane

a pedru basta un NO deciso per fermare la sua cagnona, ma da quello che mi sembra di capire è perfettamente inutile che tu ti aspetti di avere gli stessi risultati applicando la sua stessa tecnica, perchè la vostra relazione è completamente diversa

se ne è già parlato molto in passato in questo thread, soprattutto nei messaggi di curcuma e di tosco e tu l'avevi capito benissimo nel tuo bellissimo e sconsolato messaggio dello scorso febbraio

è tutto qui. per chi ha una firma meravigliosa come la tua avere un cane è molto difficile. :-)

Luc

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

31/07/2011, 9:42

Mai poi com'è finita, Lilla si è ripresa bene dalle ferite?

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

31/07/2011, 9:44

E' il comportamento naturale di un cane da ferma di fronte alla selvaggina.

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

31/07/2011, 10:56

non te l'ha sugerito nessuno, lo faccio io. Con un cane simile e' indispensabile un'assicurazione per danni contro terzi.
Ci son cani, soprattutto quelli maltrattati, che hanno una specie di matrice indelebile. Prima o poi il danno lo fanno, stanno buoni magari un anno ,poi una notte piu tesa delle altre sfondano un pollaio e fanno piazza pulita.
Non voglio difendere i precedenti proprietari, che sicuramente hanno agito male legandola e dimenticandosene.
Pero' ,alcuni dei cani piu felici che ho visto erano proprio cani da lavoro in campagna/montagna.
In genere un contadino non accantona un bell'animale se prima non ha provato tutto per recuperarlo. Per lui e' una perdita secca, ed essendo una persona abituata a far crescere le cose, per natura tende ad utilizzarle al meglio per quanto possibile. L'hanno legato , e pure piuttosto stretto,Questo significa che probailmente quel tuo cane era un cane inutilizzabile e soprattutto era un cane pericoloso per i piccoli animali attorno.
Ora puoi tentare forse un recupero, ma probabilmente la prima cosa da recuperare e' il tuo rapporto con gli animali.
Ti hanno gia' detto che hai una visione troppo "UMANA" dell'animale, e lo penso anche io.
Probabilmente a causa di questo tua affetto sei troppo dolce e tenera con il tuo cane per la maggior parte del tempo e inevitabilmente troppo aggressiva negli episodi "pesanti" di punizione dopo i fattacci.
Con "dolce e tenera" non dico che dovresti menarla o ringhiare, semplicemente il cane deve percepire la tua tranquillita' come una posizione irremovibile, e che non deve stuzzicarti altrimenti l'equilibrio si rompe a suo danno.
I cani tentano continuamente la scalata della gerarchia, alcuni in modo irrimediabile e troppo evidente.
Non so se hai figli piccoli ma probabilmente se il cane aggressivo non riesce a salire con te che sei il capofamiglia tentera' con il piu piccolo della famiglia, mordendolo in tua assenza.
E' anche importante capire la natura del morso. Una morsicata di avvertimento e' legittima per qualsiasi cane.
Se il cane infastidito si rivolta e da una morsicata (anche dura) non significa che il cane sia pericoloso.
Diverso e' se il cane dopo il primo morso continua e ne da' altri. Significa che non ha i freni inibitori, e dunque e' un cane imprevedibile e puo divenire pericoloso.

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

31/07/2011, 12:02

Riprendo quanto detto da raviolo e aggiungo piccole considerazioni.

L'hanno legato , e pure piuttosto stretto,Questo significa che probailmente quel tuo cane era un cane inutilizzabile e soprattutto era un cane pericoloso per i piccoli animali attorno.

devo dire Susanna che questo l'ho pensato pure io, anche se rimane il fattore "ignoranza" che molti esseri umani tendono a mantenere con i propri cani...

...il cane deve percepire la tua tranquillita' come una posizione irremovibile, e che non deve stuzzicarti altrimenti l'equilibrio si rompe a suo danno.
I cani tentano continuamente la scalata della gerarchia, alcuni in modo irrimediabile e troppo evidente...

In effetti da un punto di vista etologico quello gerarchico è un aspetto fondamentale che in troppi tendono ad ignorare.
Partendo dall spunto del Buon Raviolo (preciso come sempre) mi permetto di scrivere alcune precisazioni in tal merito.
Odio considerarmi PADRONE di un cane, anche se legalmente lo sono di fronte alla ASL ello Stato italiano...diciamo che sono il suo compagno di vita (e lui è il mio).
io e lui costituiamo un BRANCO: il cane originariamente viveva in branco e questo è rimasto indelebile nel suo aspetto caratteriale e comportamentale.
Il nostro Branco deve avere delle gerarchie, come OGNI BRANCO IN NATURA HA...ripeto OGNI BRANCO.
A questo punto viene spontanio ed ovvio dire che è l'uomo (io quindi) il Capo Branco, e lui (il cane) è più in basso nella scala gerarchica.
Susanna...ripeto che non si tratta di cose inventate per gestire meglio il cane, ma di NATURA.
Bene..precisato che il cane è "gerarchicamente inferiore" all'uomo, a questo punto bisogna capire che "tipo di cane" abbiamo nel branco.
In brevissimo ci sono cani Dominanti (o molto Dominanti), cani Gregari e cani Inibiti (o Molto Inibiti): tale carattere lo si può facilmente evincere dalla postura della coda, dal loro portamento, da come tengono lo sguardo (e da altri fattori che un qualsiasi etologo, veterinario, allevatore o comportamentista è in grado di riconoscere sin dalle prime ore di vita del cuicciolo-cane).
Sicuramente l'uomo avrà molto più lavoro da fare con un cane dominante rispetto ad uno gregario, perchè questo primo tipo di cane tenderà sempre la scalata gerarchica.
Nel caso dei cani inibiti c'è altresi da dire che l'uomo ha molto lavoro da fare (generalmente una sorta di spronazione al fare...), e tutto questo richiede molto impegno...sopratutto in presenza di cani paurosi.
Tornando alle gerarchie, come possiamo fare per fissarle nel quotidiano?
In primis i livelli: un cane è un cane e vive sul terreno, dorme su di una cuccia adagiata sul terreno, mangia su di una ciotola appoggiata su di un terreno... L'errore che l'uomo spesso compie è proprio quello di "permettere" all'amico a 4 zampe di salire sul divano o sul letto e renderseli cuccia: quelle sono le nostre cuiccie, poste (appunto) ad un livello più alto di quelle del cane.
Se poi abituiamo il nostro cane a salire sul tavolo oppure in collo...a quel punto è fatta e (permettetemi la battuta) "l'altitudine gli da alla testa" :lol: .
Quest'ultimo è un errore che sovente noi uomini facciamo con i cani di piccola taglia, che spesso si sentono "legittimati" ad avere atteggiamenti aggressivi e/o abbaiare moltissimo proprio "anche" perchè tenuti a livelli superiori.
Esempio banale: incontro tra un barboncino ed un labrador.
Il labrador si avvicina. Il compagno del barboncino lo solleva e lo prende in collo. il barboncino inizia ad abbaiare al labrador. Il barboncino viene rimesso a terra. Il barboncino scappa o va a rifugiarsi tra le gambe del suo compagno. Il barboncino rischia di prendere un discreto morso da un cane che lo supera in forza e mole...perchè lo ha semplicemente provocato o sfidato (mentre era in collo all'uomo).
Ecco...un banale esempio di come l'altitudine dia alla testa...
Ma torniamo alle gerarchie: avere un cane che FA IL CANE non vuol dire volergli male, ma MANTENERLO NELLA SUA NATURA!!!
Avere cani che montano in collo mentre noi mangiamo, che ricevono del cibo mentre noi mangiamo, che lo ricevono nei luoghi dove noi mangiamo (nostro piatto o sulla tavola)....tutto questo crea una gran confusione nel cane che non si sente più troppo cane ma che inizia ad umanizzarsi.
E l'umanizzazione del cane è un processo spesso indelebile e faticosamente reversibile (ed anche solorosamente per il cane).
Quindi...il cane deve stare al suo posto, e questo perchè il cane HA UN SUO POSTO.
Una sua cuccia (che deve essere sempre pulita e accogliente), delle sue abitudini (il cane è animale abitudinario) e dei suoi orari, il suo cibo dato nella sua ciotola, etc...
Tutte queste banalità sono alla base di una serena convivenza tra uomo e cane.
Se queste vengono a mancare possono nascere numerosi problemi.
Inoltre il cane non dovrebbe essere lasciato libero di vagare in assenza dell'uomo, e si rischia così di infrangere determinati aspetti della gerarchia: in questo modo non è sotto controllo, e può sviluppare un comportamento "sbagliato" che può creare dei problemi sopratutto al suo compagno umano.
Concludendo, credo che Susanna tu abbia capito oramai molte cose, e che le nostre parole rischino di diventare fastidiosi echi: come detto in altra sede, io ti esorto a riflettere sull'idea di tenere "più controllata" la tua splendida cagna sopratutto di notte (dove questa non ha freni inibitori e tu non partecipi in nessun modo alle sue attività...rischiado a questo punto di renderti complice di qualsiasi sua azione).
Odio vedere cani alla catena, ma odio anche vedere animali sbranati o persone morsicate...in tutto c'è un giusto equilibrio.
potresti confrontarti con un Comportamentista, e questo ti saprebbe dare le giuste dritte per "provare a imparare a gestire" la tua bella cagna... pensaci sù.
Mi permetto di dire (e sai perchè lo faccio...) che il tuo comportamento, seppur DIAMETRALMENTE OPPOSTO a quello dei vecchi compagni della tua cagna, rischia di lederle comunque (anche se in modo diverso) e di farle avere molta confusione sui comportamenti da tenere.

Voglio anche precisare che quanto ho scritto è diretto sopratutto al caso specifico del cane di Susanna, alla sua indole (del cane) e a quella della sua compagna (Susanna stessa).

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

31/07/2011, 23:12

delfina ha scritto:Mai poi com'è finita, Lilla si è ripresa bene dalle ferite?

Si' benissimo. La coda ci ha messo un po'.

raviolo ha scritto:L'hanno legato , e pure piuttosto stretto,Questo significa che probailmente quel tuo cane era un cane inutilizzabile e soprattutto era un cane pericoloso per i piccoli animali attorno.

Esatto. Lei era inutilizzabile perchè presa per andare a caccia ma terrorizzata degli spari. Senz'altro pericolosa per i piccoli animali attorno. Non era legata strettissima, aveva un paio di metri di catena ma era maltrattata: malnutrita prima di tutto.
Raviolo dici cose vere, sto capendo anche che da quando ho fatto la prima domanda mi sono posta in una posizione di ascolto solo di me stessa (sto estremizzando il concetto). Della serie non voglio legarla mai più anche se tutti mi dicono -a ragion veduta- di farlo o di contenerla in un recinto durante la notte.
Perchè solo ora mi stia spostando da me stessa non so dirlo, forse avevo bisogno di un tempo di maturazione che stemperasse la mia angoscia nell'averla vista li' legata giorno dopo giorno, anno dopo anno.

Penso che se lei fosse seguita per bene sarebbe un buon cane. I setter hanno caratteri di assoluta bellezza e gestibilità.

Stasera ha fatto una cosa buffa: ero sotto il porticato a cena con mio marito quando l'ho vista passare in lontananza con qualcosa in bocca. L'ho chiamata (non sempre viene) e lei che ha fatto? Ha mollato la preda nel piazzale fuori dalla nostra vista ed è corsa da me. Le ho fatto un po' di carezze. La preda era un bel pezzo di pane duro raccattato in giro, fuori dalla nostra proprietà. Mi ha fatto sorridere questo comportamento furbetto, ora voi mi direte che anzichè farle due carezze avrei dovuto sgridarla ve? :lol:

Altro comportamento che mi colpisce: se devo legarla e la chiamo, non viene. Resta sdraiata dove sta. Se vado da lei e le metto il guinzaglio, si alza subito e si fa portare dove voglio io, ubbidientissima. Se la prendo per il collare per condurla a tre metri da lei, si inchioda a terra, anzi si sdraia per fare più attrito col pavimento. Il guinzaglio è l'oggetto magico.

Tosco ha scritto:Il nostro Branco deve avere delle gerarchie, come OGNI BRANCO IN NATURA HA...ripeto OGNI BRANCO.
Susanna...ripeto che non si tratta di cose inventate per gestire meglio il cane, ma di NATURA.

.... Inoltre il cane non dovrebbe essere lasciato libero di vagare in assenza dell'uomo, e si rischia così di infrangere determinati aspetti della gerarchia: in questo modo non è sotto controllo, e può sviluppare un comportamento "sbagliato" che può creare dei problemi sopratutto al suo compagno umano.

...io ti esorto a riflettere sull'idea di tenere "più controllata" la tua splendida cagna sopratutto di notte


Lo so Tosco, non dubito di nulla di quanto tutti mi avete pazientemente detto finora. Dirò di più, mi sento anche un po' stupida per non essermi aperta prima a determinati discorsi.
Grazie per avermi spiegato ancora tanto altro.
Stanotte lego Lilla. Tanto dura dalla mezzanotte alle 6 del mattino e vediamo come va. Domani vi dico.

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

31/07/2011, 23:32

Lilla potrebbe iniziare ad abbaiare all'alba...
...come potrebbe abbaiare non appena sente un rumore e non può più andare a vedere cos'è stato.
Generalmente la catena nottura è una dura prova per tutti i cani, sopratutto quelli non abituari (o non più abituati).
Confido nella tua perseveranza, e spero che la Lilla si abitui presto.
buona fortuna

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

01/08/2011, 9:02

Scusatemi se mi intrometto, ma sono decenni che si è scoperto che i cani non fanno nessuna scalata gerarchica, solo in Italia si continua a credere questo... Persino Mech, il massimo studioso dei lupi, che aveva avallato l'idea della gerarchia fra lupi, dopo 10 anni si è ricreduto.

Io non credo che i cani maltrattati facciano più danni di altri.
Se un cane uccide i gatti o le galline è perchè ha un istinto predatorio più sviluppato di un altro che non lo fa.

Io ho preso un meticcio di 1 anno e mezzo di 34 kg che era stato maltrattato dai precedenti proprietari, ed effettivamente con loro era ingestibile, ma da quando è con me (un altro anno e mezzo) questo cane è il meno problematico di tutti.

Questo perchè io mi limito a tenere in considerazione due cose fondamentali: 1) Le esigenze del cane 2) Le sue modalità di apprendimento e di comunicazione.

Un altro dei miei, che è perfettamente socializzato e ha vissuto che meglio non poteva, e che a detta di tutti è dolcissimo, ha ucciso svariati gatti.

Capisco che i cani con forte istinto predatorio vanno tenuti un po' più controllati, se non si vuole incappare in problemi coi vicini o con la propria coscienza, ma la privazione della loro libertà incondizionata deve essere bilanciata da qualcosaltro che renda felice il cane.

Re: comportamento cane da caccia, chi mi aiuta?

01/08/2011, 9:05

E penso che piuttosto che la catena, che è ODIOSA, sia preferibile un recinto o un box. ;)
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