Buon giorno, avrei un quesito da porre. Un mio amico ha un golder che porta ad addestrare per ricerca per persone disperse. In squadra ci sono anche femmine e (che sia in calore o meno)è impossibile da tenere. Gli hanno consigliato la castrazione per calmarlo. Vorrei sapere se questa può essere una soluzione, quali sono i problemi a cui potrebbe andare incontro. Grazie
La stereilizzazione dei maschi è pratica seguita su tutte le unità cinofile da lavoro. Diventa condizione essenziale per cani che svolgono attività intense e che richiedono enorme forza e dispendio di energie, come la ricerca su macerie o neve, i cani per ciechi. Ovviamente NON altera in alcun modo la volontà lavorativa nè l'impegno, nè la forza. Semplicemente, non producendo più testosterone, una volta "esaurito" quello che gli gira per le vene non avrà più i problemi legati a questo ormone. Per questo ed altri motivi anche legati alla salute (non soffrono di tumore della prostata, assai diffuso tra i maschi anziani) la sterilizzazione nei Paesi cinofilmente evoluti (tipo Stati Uniti) è praticata su tutti i soggetti da compagnia e lavoro. Fine delle liti, delle lotte al parco, degli stress, di alcune gravi patologie, vita più lunga e felice.
La castrazione determina la riduzione del testosterone e di conseguenza dell'istinto riproduttivo. E fin qui tutto corretto. Però non credo possa risolvere in automatico il problema della gestibilità, che invece dipende essenzialmente dalla motivazione che il cane riceve dal proprietario e dalla sua capacità di imporsi come capobranco. Per il resto la castrazione in sè non compromette la qualità d vita dell'animale, per quanto, trattandosi comunque di un intervento chirurgico, suggerirei comunque di effettuarlo solo in un coerente rapporto rischio-beneficio.
testarossa ha scritto:La castrazione determina la riduzione del testosterone e di conseguenza dell'istinto riproduttivo. E fin qui tutto corretto. Però non credo possa risolvere in automatico il problema della gestibilità, che invece dipende essenzialmente dalla motivazione che il cane riceve dal proprietario e dalla sua capacità di imporsi come capobranco. Per il resto la castrazione in sè non compromette la qualità d vita dell'animale, per quanto, trattandosi comunque di un intervento chirurgico, suggerirei comunque di effettuarlo solo in un coerente rapporto rischio-beneficio.
Più che corretto, testarossa! Infatti laddove i rapporti rischi-benefici vengono realmente valutati sulla base di una ampia casistica scientificamente valutata e l'intervento di più figure professionali e non sulla base di alcuni assiomi usciti dalla bocca di qualche mostro sacro e divenuti verbo, la risposta è chiara e univoca. Sterilizzare tutti. Ti mandano a casa la lettera del kennel club assieme al pedigree, nel caso te ne fossi scordato.
io sono assolutamente in disaccordo con questa pratica,e non e' vero che chi lavora veramente con i cani lo fa...vedi chi fa gare di sleddog ad esempio o chi va a caccia e potrei continuare all infinito
Io sono pienamente d'accordo con Domenico, assieme al mio boxer Marvin, sono arrivata al terzo brevetto, ha lavorato con me fino allo svinimento, facevamo le gare e molte volte c'erano anche femmine in calore, ma al centro della sua attenzione c'ero io, e se ne fregava di quello che gli stava attorno........
Buongiorno a tutti, la castrazione non compromette le capacità lavorative del cane, vero che molte unità cinofile di soccorso la praticano. Personalmente sul cane da lavoro sono contrario a questa pratica: non ha senso escludere cani, con magari notevoli attitudini lavorative, dalla riproduzione.
Ralf il mio cane e stato castrato per delle ombre nei testicoli e un inspessorimento della prostata ma per quello che riguarda lui non sembra cambiato in niente. Anzi!!! ora suona anche le femmine sia che siano in calore o no. A parere mio il cane maschio come la femmina non vanno assolutamente castrati ne sterilizzati per il nostro vivere più sereni ma solo se il veterinario “serio” lo consiglia.