max62 ha scritto:si purtroppo giu al sud hanno l abitudine di regalare cuccioli ai bambini come fossero giocattoli , poi quando crescono li abbandonano a km da casa
Si, è vero, lo confermo! Facciamo molti km e li andiamo a liberare nelle discariche della Liguria, poi quando queste vengono chiuse li trasferiamo in altre attive.
Purtroppo il cucciolo come regalo di Natale c'è anche qui al nord. Forse al sud ci sono più allevamenti abusivi e maltrattamenti (ma anche questo é smentito di fatti di cronaca recente). Credo che essendoci più aree abbandonate e meno soldi al sud i randagi hanno più margine di proliferare...
Fortunatamente gli amanti degli animali ci sono in tutta Italia e quelli del meridione devo dire che si danno veramente tanto ma tanto da fare
caro gianni non devi prendertela , visto che io stesso sono di origini del sud , pugliesi, e conosco benissimo cosa accade li, capo primo non parlo di tutti, ma molti , che per loro le bestie sono solo bestie , che non hanno sentimenti e non sentono dolore, io telo posso dire perche dopo 30 anni che ho seguito la lav ne ho viste di tutti i colori . per cui resta tranquillo e non arrabbiarti , perche prima dovresti fare dei sondaggi e vedere dove vengono di piu disprezzati gli animali
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Cani randagi: come liberarsene?
06/06/2018, 1:01
Io sono originaria della Romagna e mi ricordo che d'estate assieme ai turisti arrivavano anche i cani abbandonati, pure di razza. Non so se erano i romagnoli ad abbandonare i cani oppure erano i turisti a sbolognare i cani, turisti per lo più milanesi, bolognesi, tedeschi. Boh. Piuttosto, vicino a casa mia abbandonavano un sacco di gattini, forse si era sparsa la notizia che noi li adottavamo.
max62 ha scritto:caro gianni non devi prendertela , ..............resta tranquillo e non arrabbiarti , perche prima dovresti fare dei sondaggi e vedere dove vengono di piu disprezzati gli animali
No, Max, sono tranquillissimo e non mi arrabbio affatto. Purtroppo ho la brutta abitudine, in certi casi e con i miei limiti, di puntualizzare e dire la mia. E, comunque, credo che non basta fare un salto, oltrepassando un confine immaginario o reale, per essere migliori o peggiori degli altri.