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Cani randagi: come liberarsene? 
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Sez. Cani
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Infatti, Grigliano aveva già recepito il consiglio:

Grigliario ha scritto:
Ah, non ci avevo ancora pensato, grazie mille per la risposta.

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21/09/2017, 21:17
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mhanrubalamotho ha scritto:
in comune o alla ASL.
e vai con uno scritto in duplice copia, una la fai timbrare e firmare visto come funziona nel ns paese.


[quote= "Pedru"[/] Infatti, Grigliano aveva già recepito il consiglio:


Concordo pienamente. Mi pare che non ci siano dubbi su cosa fare, sia dal punto deontologico che normativo, evitando iniziative malsane perseguibili in via penale.

Ora, penso che abbia relativamente poca importanza a chi rivolgersi in prima istanza per segnalare situazioni di randagismo (Carabinieri-Forestali, Guardie zoofile, Comune, ASL), l'importante è farlo e non perdere tempo. Riporto appresso note di carattere legislativo.

La Legge quadro quadro statale n. 281/1991 non indica direttamente a quale ente spetta il compito di cattura e custodia dei cani randagi, ma rimette alle Regioni la regolamentazione concreta della materia.
La Regione Calabria era già intervenuta in materia nel 1990, e più recentemente con DPGR - CA n. 51 del 19 Maggio 2014. Da quel che ho letto credo che la competenza, almeno come avvio, sia del Servizio Veterinario dell'ASL (poi nel concreto interverranno altre strutture pubbliche o convenzionate).
Circa la eventuale soppressione la sola Autorità autorizzata è ASL per gravi motivi sanitari (riporto il testo da norme per la Calabria " I cani vaganti accalappiati possono essere soppressi in modo rigorosamente eutanasico, soltanto se gravemente ammalati ed incurabili. La decisione delle soppressioni spetta al Veterinario dell'ASL di competenza, sentite le Associazioni protezioniste presenti sul territorio, le quali, in caso di dissenso, possono riscattare l'animale medesimo, provvedendo alle sue cure, a proprie spese nel pieno rispetto dell'art. 2, comma 6 della Legge 281/91").

Riguardo a eventuali danni provocati da cani randagi e relativa responsabilità ci sono persino sentenze della Cassazione.

L'uccisione di cani è un reato a norma della Legge 4 novembre 2010, n. 201. L'uccisione per legittima difesa o stato di necessità di animali è stata oggetto di sentenza della Cassazione ("...ogni altra situazione che induce all'uccisione o al danneggiamento dell'animale per evitare un pericolo imminente o un danno giuridicamente apprezzabile": si noti bene il termine imminente, che se un pitbull fuori controllo attacca un bimbo certo che se si spara al cane, diversamente si avvisa l'ASL del randagio che disturba o della situazione di potenziale pericolo).

Mi accorgo che sono stato prolisso ma mi è parso giusto fare una disanima del randagismo in rapporto al problema evidenziato.


25/09/2017, 15:17
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Ormai da tempo le campagne sono piene di cani randagi soprattutto a branchi, singoli a coppia e chi più ne ha più ne metta e per farsi tranquillamente una escursione bisogna girare armati... I cani che vivono in branco come tutti già sapete sono i più pericolosi. Tanto tempo fa un signore di Catania fu sbranato da un branco di cani e il capobranco era un Rottweiler.
Io amo i cani, ne ho uno a cui voglio un sacco di bene, però nel caso dei cani randagi quelli pericolosi sono del parere che in caso di attacco bisogna difendersi con ogni mezzo per salvare la pelle!


26/09/2017, 21:06
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Si chiama legittima difesa!


26/09/2017, 21:07
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Beh pure io se devo fare una passeggiata per i campi porto dietro un bastone più che altro per intimidire infatti non lho mai usato ma mi ha aiutato a farli andare via...


27/09/2017, 0:37
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newastore ha scritto:
Ormai da tempo le campagne sono piene di cani randagi soprattutto a branchi, singoli a coppia e chi più ne ha più ne metta e per farsi tranquillamente una escursione bisogna girare armati... I cani che vivono in branco come tutti già sapete sono i più pericolosi. Tanto tempo fa un signore di Catania fu sbranato da un branco di cani e il capobranco era un Rottweiler.
Io amo i cani, ne ho uno a cui voglio un sacco di bene, però nel caso dei cani randagi quelli pericolosi sono del parere che in caso di attacco bisogna difendersi con ogni mezzo per salvare la pelle!

Perché da te i tuoi simili abbandonano i cani? se da te c e un problema....non sono i cani ma i tuoi cittadini....non vedo tutta la preoccupazione per un gruppo di cani randagi....noi in Abruzzo conviviamo con lupi e orsi.....e qualche cane randagio ma non credo che sia un problema....da voi ad albanesi e rumeni che rubano come state messi? Questo sarebbe un problema da risolvere!

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05/10/2017, 6:36
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Io una volta in sicilia, in vacanza, sono finito in un paesino sperduto, la sera con la morosa eravamo in giro a piedi fuori dal paese ed abbiamo incontrato un branco di circa una decina di cani randagi, tutti grandi come taglia, ma tutti abbastanza bravi, tanto che uno volevamo portarcelo a casa.

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Vola solo chi osa farlo.


11/10/2017, 16:14
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Segnala alla polizia locale dicendogli anche che sono aggressivi.
Il problema di questo paese è che nessuno è mai responsabile di nulla anche chi lo dovrebbe essere.
Io tre anni fa ho segnalato un rottweiler che girava per le campagne ed era molto aggressivo ed ha ucciso anche dei gatti, ho chiamato la polizia locale e questi mi hanno detto di chiamare io l'accalappia cani allora gli ho risposto che è di loro competenza il rispetto del regolamento di polizia veterinaria e comunale non è di mia competenza quindi alzavano il culo e provvedevano.
Il problema è che a questa gente non gli va di fare un caz... appena entrano dentro al posto pubblico fisso si adagiano prendono il loro bello stipendio e gli passa la fantasia di lavorare.
Vuoi il tuo bel posto alla polizia locale, beh ti prendi anche le responsabilità connesse perché se il cane morde qualcuno ed io ti ho segnalato la vosa la responsabilità è la tua perché non sei intervenuto.


13/10/2017, 10:48
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D accordissimo è aggiungo perche non iniziamo a controllare chiunque ha un cane se possiede il cip con multe salatissime??? Perche non si inizia a controllare tutti questi cacciatori tartufai...e pseudo allevatori di cani....? Sono uno molto vicino alla lega e vi dico che non troverete mai un randagio con il cip...quindi iniziamo con l obbligo dei vet a qualsiasi visita di microcipparlo obbligatoriamente...! La colpa e sempre della bestia piu bestia...."l uomo". Saluti

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16/10/2017, 20:36
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Da indagini condotte in Italia, un’indagine che viene definita LINK, è apparsa evidente la connessione tra il maltrattamento e l’uccisione di animali, soprattutto con tecniche crudeli, e la morte per bocconi avvelenati lo è, e una certa devianza sociale.
Cosa significa? Significa che studi molto seri condotti soprattutto negli Stati Uniti, dall’FBI, hanno potuto dimostrare che i soggetti che incrudeliscono nei confronti degli animali avranno una escalation di crudeltà e di reati anche nei confronti delle persone.
Da uno studio fatto in un carcere americano è emerso che il 97/98% dei detenuti, incarcerati per reati contro le persone, avevano avuto esperienze, dirette o indirette, fin dalla fanciullezza, di violenze contro gli animali.
Il problema della crudeltà e del porre fine alla vita di un animale, soprattutto in maniera crudele, e quindi anche con la tecnica dei bocconi avvelenati, è un problema sociale.
È un problema di soggetti che molto spesso non hanno nemmeno la consapevolezza dei danni che fanno.
Il fatto che esista una connessione, un LINK appunto, è pericoloso. Perché colui il quale compie reati criminosi contro un animale, che sia d’affezione o che sia di fauna selvatica non importa, un domani potrebbe sviluppare comportamenti criminosi anche in altri ambiti.
Noi non possiamo avere una visione settoriale dei reati. Un reato è un reato. Se è commesso contro un essere vivente dobbiamo sapere chi ha commesso quel reato e che tipo di personalità ha. E se quel tipo di personalità può essere pericoloso anche in “escalation”.
Chi sottovaluta determinate azioni criminali sbaglia. Sbaglia proprio per questi motivi. Perché c’è qualcosa di patologico, qualcosa che richiede un’indagine nella personalità di coloro che compiono atti di questo genere.
Non sono casi isolati, non sono situazioni da sottovalutare.
Ci vuole preparazione. Ci vuole un po’ di sensibilità. Ci vuole la collaborazione delle persone. E soprattutto ci vuole un cambiamento culturale.
E nel momento in cui c’è un cambiamento culturale, nel momento in cui le persone chiedono con fermezza, viene da sé che le leggi vengano adeguate.
In ogni caso, le leggi che abbiamo oggi in Italia, pur con tutte le lacune e le imperfezioni, sono già sufficienti, se c’è volontà, per incidere su chi compie questi reati.

Se vuoi l'intervista completa ecco il link: http://casavaikuntha.com/bocconi-avvelenati/

_________________
Alessandro Coppola
Educatore cinofilo, autore, relatore
Casa Vaikuntha
Frazione Pareto 37
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http://casavaikuntha.com


22/10/2017, 8:46
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