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Cani Pertiatzu e Cani de lepuri
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Perdu
Iscritto il: 19/01/2010, 13:27 Messaggi: 33
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per quanto riguarda la differenza genetica e morfologia fra il fonnese e il molosso sardo...andrebbe fatta una bella ricerca! Prima ero convinto che fonnese e molosso, fossero le varietà fenotipiche dello stesso cane, oggi ho i miei bei dubbi...ho visto tanti esemplari rustici di molosso che non sono fonnesi a pelo raso, ma tutta un'altra cosa...è vero che fra due fonnesi può nascere un cane a pelo corto e più grosso...ma non è come un molosso rustico...insomma...bisogna indagare, spero che l'università lo faccia presto!
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16/10/2011, 22:00 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Perdu ha scritto: ma sai che quando ho sostenuto la proposta di Giàgaru/Jàgaru, sono stato messo in croce dai sostenitori del nome "Dogo Sardo"??? a me il nome dogo sardo/sardesco mi da fastidio come le sebade, i pabassini, i gueffi, il porcetto, la carta da musica e gli gnocchetti sardi...orrore!!! sono aperto a qualsiasi proposta, purchè sia nella nostra lingua! Nadu l'ap'eo?! siamo esattamente sulla stessa linea Perdu ha scritto: per quanto riguarda la differenza genetica e morfologia fra il fonnese e il molosso sardo...andrebbe fatta una bella ricerca! Prima ero convinto che fonnese e molosso, fossero le varietà fenotipiche dello stesso cane, oggi ho i miei bei dubbi...ho visto tanti esemplari rustici di molosso che non sono fonnesi a pelo raso, ma tutta un'altra cosa...è vero che fra due fonnesi può nascere un cane a pelo corto e più grosso...ma non è come un molosso rustico...insomma...bisogna indagare, spero che l'università lo faccia presto! Certo, bisogna indagare, sarebbe molto interessante far luce su una questione così importante. Io, a naso, da quello che conosco sulla ricerca del “Cane Fonnese”, fenotipo e genotipo, propenderei per una corrispondenza genetica abbastanza vicina, infatti, come già detto altre volte, dagli studi sul DNA del Cane Fonnese, si è visto che il genoma e molto simile e tipico in tutte le varietà. Per quanto riguarda l’Università (Facoltà di Veterinaria di Sassari), so di certo che i ricercatori sono curiosi anche loro e hanno intenzione di intraprendere uno studio comparativo appena possibile, probabilmente subito dopo, o contemporaneamente, ad una ricerca sul Cane Curridore.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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16/10/2011, 22:27 |
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us1111
Iscritto il: 15/03/2009, 21:14 Messaggi: 170 Località: Barì Sardo
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Per dire quanto la denominazione "pertiazzu" non sia specifica per il "dogo", quardate un po' come chiamano i levrieri nella Marmilla. Pettiazzus! http://www.provincia.mediocampidano.it/ ... d=NWS21543" target="_blank" target="_blank o in questo video circa al minuto 10, alla domanda:- come li chiamate i levrieri? il pastore risponde semplicemente:- pettiazzu http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/Pu ... 356eb479ee" target="_blank" target="_blank Ma al di la delle semplici disquisizioni sulle espressioni locali per dire qesto o quello...il ragionamento semplice che faccio è che nelle zone dove eventualmente si chiamerebbe "pertiatzu", di popolazione canina autoctona si può dire che non ne abbiano (come di "trinus" qua in Ogliastra), e visto che li hanno conservati soprattutto a Gavoi e dintorni dove il nome della razza è "Cane Trighinu", trovo giusto che le cose vengano chiamate col loro nome; se nome Sardo "convenzionale" ci deve essere, per me è giusto che sia appunto "Cane Trighinu", perchè ripeto, sono soprattutto i Gavoesi che hanno conservato la razza. Ma chiaramente bisognerebbe anche vedere se eventualmente il "cane trighinu" e questi "doghi Sardi" o come dicono alcuni anche il Fonnese , siano davvero la stessa cosa o 2 razze e via dicendo. A me alcune cose ancora non convincono del tutto... p.s la parola Jagaru è bella, ha una valenza storica e sarebbe inequivocabile e pure appropriata visto che è in linea con la consuetudine di inquadrare i cane per utilizzo, tipo l'espressione tradizionale "cani e accappiù"(sta per cane da tenere alla catena) che starebbe ad indicare il cane da guardia, il mastino. Ma pazienza, ormai l'equivalente in italiano che si va inesorabilmente affermando sembra essere "dogo Sardo", al pari di "levriero Sardo" o "levriero di Ploaghe"...ormai è fatta.
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17/10/2011, 10:35 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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us1111 ha scritto: .................
p.s la parola Jagaru è bella, ha una valenza storica e sarebbe inequivocabile e pure appropriata visto che è in linea con la consuetudine di inquadrare i cane per utilizzo, tipo l'espressione tradizionale "cani e accappiù"(sta per cane da tenere alla catena) che starebbe ad indicare il cane da guardia, il mastino. Ma pazienza, ormai l'equivalente in italiano che si va inesorabilmente affermando sembra essere "dogo Sardo", al pari di "levriero Sardo" o "levriero di Ploaghe"...ormai è fatta. Ormai è fatta? e chi l'ha detto? E poi, se è giustificabile che il cane Gavoese si chiami "trighinu" e altrettanto giustificabile che il (genericamente parlando) mastino sardo si chiami "pertiatzu" e a poco serve dire che quel nome è usato a Gavoi e dintorni, sempre ammesso e non concesso che il cane di Gavoi sia una razza e non una delle tante varietà del cosidetto "Fonnese", per il quale, giusto o no, il nome è ormai riconosciuto ufficialmente come proprio della razza
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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17/10/2011, 21:46 |
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us1111
Iscritto il: 15/03/2009, 21:14 Messaggi: 170 Località: Barì Sardo
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Non si può negare che la parola "dogo" non sia quella più di uso comune, basta vedere tutte le discussioni sui forum di questi anni, o anche quale parola usano gli "allevatori" più conosciuti. Per cui non credo che ci sarà un'inversione di tendenza, perchè anche "jagaru" per quanto possa piacere , non sarebbe altro che un termine che in questo momento non usa nessuno, per quanto possa essere una bella e dotta come citazione...
Sul "Cane Trighinu", è vero ci sarebbe da discutere se sia una razza o meno, se sia una variante fenotipica del Fonnese, ma anche(secondo me), se sia completamente assimilabile al "dogo", oppure come dicono alcuni sono tutti lo stesso cane. Secondo me in ogni caso non andrebbe bene incrociare cani troppo diversi, ma questo sarebbe un' altro discorso ancora.
Riguardo all' uso di della parola "Trighinu de Gavoi" o solo "cane Trighinu" per indicare il cane Gavoese; onestamente, è inequivocabile, oltretutto li il numero di esemplari tigrati è talmente in maggioranza che taluni a torto o a ragione non lo concepiscono di altri colori... Non ne faccio una pura questione sull'utilizzo delle parole, al di la dell'esempio di come in Marmilla chiamerebbero "pertiazzus" i tuoi levrieri... Ma è il numero ragguardevole(200 e passa?) , l'uniformità discreta e la distribuzione geografica nonchè l'identificazione di questi come una razza, (tanto che sicuramente li avrai sentiti chiamare anche semplicemente "gavoesi") , che rende a mio avviso più giusta questa denominazione locale rispetto a quelle dove di questi cani non ne hanno, o ne hanno un numero trascurabile rispetto a loro. E' soprattutto per una questione di meriti e di numeri. E mi sembra giusto riconoscere che Gavoi ha entrambe le cose e sicuramente più di tutti. Come può non piacere il nome italiano dato alle razze Sarde figurarsi quanto può piacere ai Barbaricini un nome Cagliaritano o Sassarese per i loro cani...
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18/10/2011, 15:11 |
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Perdu
Iscritto il: 19/01/2010, 13:27 Messaggi: 33
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Il cane di Gavoi è semplicemente il molosso rustico diffuso prima ovunque e rimasto miracolosamente ben preservato li (ma non solo! mi hanno segnalato famiglie con bellissimi cani a Gergei, tanto per dirne una!). Purtroppo negli ultimi anni sono entrati tantissimi cani dubbi...vabbè, questa è un'altra storia... 200 mi sembra troppo ottimista come storia, quando con Roberto Balia stavamo facendo ricerche li, la situazione non era così rosea di certo...poi, se ci mettiamo anche i mezzi maremmani, mezzi segugi, ok...ma i bei cani davvero, gavoesi al 100% non sono così tanti purtroppo...
Per quanto riguarda il nome, c'è poco da dire, vince il nome che viene "pubblicizzato di più", verissimo è che "dogo sardo" lo si sente ovunque, anche io lo uso (anche se ripeto, non mi piace!!!), per farmi capire...jàgaru o giàgaru, non lo capirebbe nessuno...io quando scrivo continuo e continuerò ad utilizzare cani pertiatzu, perchè è quello che ho sempre sentito dire dagli anziani che lo avevano e ne vantavano le lodi...se poi altri che scrivono articoli, hanno siti, hanno associazioni, allevano cani, diffonderanno il nome trìghinu, benissimo! La lingua è moda...non si fa la lingua con il "sarebbe giusto"...
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18/10/2011, 18:54 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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us1111 ha scritto: Non si può negare che la parola "dogo" non sia quella più di uso comune, ........................ ... Infatti nessuno lo nega, ma una inversione di tendenza è sempre possibile. Non sarebbe la prima volta. Certo che Jagaru al momento non lo usa nessuno, ed è un peccato, perché sarebbe il nome originale, ma qui entrano in gioco diversi fattori, fra cui l’ignoranza della propria Storia … Io ho visto i Cani di Gavoi alla seconda Mostra del Cane Fonnese, tenutasi nel 2001 in quel di Fonni. Be’, non erano poi così diversi da “Fonnesi” di altre località. Comunque, se ci si deve basare sul colore, allora anche i miei Fonnesi e Levrieri di Ploaghe, sono Trighini o Pertiatzi: che confusione. E poi, se si deve riconoscere l’esistenza della razza “Cane di Gavoi” (o “Gavoese), dovrei dire che ogni paese, o quasi, della Sardegna dovrebbe avere la sua razza, per esempio Bonorava e Pozzomaggiore, ma non solo, per non parlare della Gallura. E che dire allora delle numerose varietà di Cane Fonnese, abbastanza diverse (a volte anche notevolmente) fra loro? Eppure tutti vengono definiti, per consuetudine, come "Fonnesi", così come nel medioevo (per i Sardi: "Periodo Giudicale”) erano tutti noti come Jagaru. Il bello è che queti cani, anche di diversa morfologia, hanno tutti il DNA tipico, che gli accomuna, e sono tutti noti come ”Fonnese” che, come ormai è noto, differisce completamente da altre razze italiane e straniere che, in qualche modo, apparentemente potrebbero avere qualche somiglianza (per es. Bergamasco, Schnauzer e tanti altri). Sarebbe interessante confrontare il DNA di tutte queste ipotetiche razze sarde (Gavoi, Trighinu, Pertiatzu o altr): qualcosa mi dice che sarebbe sempre lo stesso. Qui ritorniamo al mitico Jagaru: era un irriducibile cane da guardia e difesa, per quanto riguarda la morfologia (o fenotipo), ma è facile immaginare che non fossero tutti uno fotocopia dell’altro Per quanto riguarda il vetero campanilismo da te ventilato, sarebbe la prima cosa da superare. E con un civile senso di appartenenza non sarebbe difficile. Personalmente a me non me ne importerebbe granché se si trattasse di un nome cagliaritano o nuorese, sempre che sia significativo e attinente alla realtà.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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18/10/2011, 21:27 |
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us1111
Iscritto il: 15/03/2009, 21:14 Messaggi: 170 Località: Barì Sardo
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Pedru ha scritto: Comunque, se ci si deve basare sul colore, allora anche i miei Fonnesi e Levrieri di Ploaghe, sono Trighini o Pertiatzi: che confusione. E poi, se si deve riconoscere l’esistenza della razza “Cane di Gavoi” (o “Gavoese), dovrei dire che ogni paese, o quasi, della Sardegna dovrebbe avere la sua razza, per esempio Bonorava e Pozzomaggiore, ma non solo, per non parlare della Gallura. Appunto...levriero di Ploaghe e cane Fonnese, hanno un nome che li collega al luogo più significativo o di maggior diffusione della razza. Quanti sarebbero invece questi cani di Bonorva o di Pozzomaggiore ad esempio? O i "Trinus" in Ogliastra ecc...ecc...? posso sbagliarmi, ma direi molto pochi rispetto al numero di cani Gavoesi. La stima che mi hanno fatto a Gavoi tra l'altro non mi stupisce neanche più di tanto , solo nel mio paese ce ne saranno almeno una ventina, figurarsi tra Barbagia e tutti i posti dove li hanno portati...
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20/10/2011, 22:41 |
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Perdu
Iscritto il: 19/01/2010, 13:27 Messaggi: 33
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us1111 ha scritto: Pedru ha scritto: Comunque, se ci si deve basare sul colore, allora anche i miei Fonnesi e Levrieri di Ploaghe, sono Trighini o Pertiatzi: che confusione. E poi, se si deve riconoscere l’esistenza della razza “Cane di Gavoi” (o “Gavoese), dovrei dire che ogni paese, o quasi, della Sardegna dovrebbe avere la sua razza, per esempio Bonorava e Pozzomaggiore, ma non solo, per non parlare della Gallura. Appunto...levriero di Ploaghe e cane Fonnese, hanno un nome che li collega al luogo più significativo o di maggior diffusione della razza. Quanti sarebbero invece questi cani di Bonorva o di Pozzomaggiore ad esempio? O i "Trinus" in Ogliastra ecc...ecc...? posso sbagliarmi, ma direi molto pochi rispetto al numero di cani Gavoesi. La stima che mi hanno fatto a Gavoi tra l'altro non mi stupisce neanche più di tanto , solo nel mio paese ce ne saranno almeno una ventina, figurarsi tra Barbagia e tutti i posti dove li hanno portati... levriero di Ploaghe è un nome assolutamente nuovo e in...italiano...nemmeno li lo chiamano così! infatti po is piaghesus, il levriero è...su cane curridore...
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20/10/2011, 23:38 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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us1111 ha scritto: Appunto...levriero di Ploaghe e cane Fonnese, hanno un nome che li collega al luogo più significativo o di maggior diffusione della razza.
Quanti sarebbero invece questi cani di Bonorva o di Pozzomaggiore ad esempio? O i "Trinus" in Ogliastra ecc...ecc...? posso sbagliarmi, ma direi molto pochi rispetto al numero di cani Gavoesi. La stima che mi hanno fatto a Gavoi tra l'altro non mi stupisce neanche più di tanto , solo nel mio paese ce ne saranno almeno una ventina, figurarsi tra Barbagia e tutti i posti dove li hanno portati... Probabilmente non mi sono spiegato bene. Vediamo di essere più precisi Allora: 1 Levriero di Ploaghe: o " Cane Curridore" è per antica tradizione molto diffuso in questo paese, ma un tempo diffuso in tutta la Sardegna, da secoli o addirittura da millenni (vedi i bronzetti nuragici che lo raffigurano chiaramente). Ancora oggi, pure nel Centro Sardegna e anche in Campidano (per chi non conosce la geografia della Sardegna specifico che il Campidano è una regione sarda agli antipodi di Ploaghe e quindi del sassarese) ci sono allevatori che hanno bellissimi levrieri da sempre, anch’essi per antica tradizione. Cosa facciamo? Creiamo decine di razze di levrieri e diamo a ciascuna il nome del paese d’origine? Io dico che, pur con le inevitabili differenze, si tratta sempre dello stesso levriero dalle medesime origini antiche. Nessuno può negare che, il Levriero Sardo è una razza a se stante, un' unica razza, . 2 Mastini di Bonorva e Pozzomaggiore (per citare solo due paesi della provincia di Sassari) che siano molti o che siano pochi si tratta sempre di cani che rientrano nella categoria del Fonnese. Conosco allevatori di Pozzomaggiore che ne allevano ancora per tradizione e, guarda un po’, li chiamano “Fonnesi”! 3 Trinus e Cane di Gavoi: a parte il fatto che trinu, come è stato già detto, significa un tipo di mantello (ed è sinonimo di pertigatzu, pertiatzu, trighinu, sorgolinu, istrhingadu, ecc. ecc. detto in italiano: “ striato”), per queste due varietà di cane vale lo stesso discorso: rientrano nella categoria del (cosidetto) “Fonnese”. In altre parole: quante razze di cani vogliamo creare in Sardegna? Una per ogni paese dell' isola? Vogliamo convincerci che questi cani (ovviamente esclusi i levrieri) appartengono tutti, pur nelle debite, più o meno trascurabili differenze, sono riconducibili ad unica razza: l’antico, mitico Jagaru, oggi universalmente noto come Cane Fonnese. Fonni infatti, per un motivo o per l’altro, che sia giusto o che non sia giusto, ha avuto l’onore di dare il nome ad un tipo di cane che in realtà era diffuso, da sempre in tutta la Sardegna, prevalendo su altri nomi come, per esempio, il Gavoese. Ogni altro discorso fa scivolare l'argomento nel particolarismo, se non in un anacronistico, ridicolo campanilismo Al massimo, possiamo aggiungere alle due razze razze sarde anzidette, il cosidetto Dogo Sardesco o Cane Pertiatzu o chissà sotto quale altro nome (ammesso che anche questo non rientri, per le ragioni già esposte, nelle categorie del “Fonnese”) e qualche altra razza morfologicamente indubbiamente ben distinta, come il Volpino Sardo.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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21/10/2011, 0:31 |
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