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Cani Pertiatzu e Cani de lepuri
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Perdu ha scritto: non capisco perchè oh Pedru, non ti piaccia il nome cani pertiatzu, è quello più diffuso, mai nessun anziano ha chiamato il nostro cane dogo sardesco, creazione letteraria...si è sempre detto su pertiatzu (o trìghinu, o trinu...) o su cani sardu... Ciao Perdu Il motivo è semplice, e credo anche che tu lo conosca: il sostantivo "pertiatzu", più propriamente si riferisce al colore del pelo, infatti in molti dialetti della lingua sarda "pertiatzu" indica un mantello dei cani (ma anche delle vacche sarde) con presenza di striature. Altri sinonimi sardi sono: "sorgolinu", "tigrinu", "trìghinu", "trinu" ecc., tutti indicano un mantello striato A proposito, complimenti per i tuoi articoli su i nostri due cani, veramente interessanti, anzi ... mi hai fatto venire un'idea: appena possibile vorrei fare un commento in proposito, chissà che non ne salti fuori una bella discussione, animata ma varia e coinvolgente A nos biri
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07/06/2011, 19:26 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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Ti faccio anche io i più sinceri complimenti per gli articoli e gli auguri per il tuo lavoro nella salvaguardia delle razze autoctone ..,io scelsi questa strada circa trentacinque anni fa quando ancora si puntava sull'esterofilia e si preferiva sostituire le nostre razze con altre, si pensava alla quantità e molto meno alla qualità...ed io mi sgolavo a dire che sulle terre laviche non esisteva cane migliore per i conigli del Cirneco dell'Etna ed era un peccato se si perdeva la razza e la memoria ...finchè anche il maestro Pavarotti prese un maschio di Cirneco ...oggi diciamo che la razza non è più a rischio ...poi le vacche ,qualcuno capi' che per i nostri pascoli le modicane e le cinisare andavano salvaguardate ...io ripetevo che il caciocavallo palermitano senza il latte delle cinisare non sarebbe più stato lo stesso ...oggi la DOP l'ha presa il Caciocavallo Ragusano quello palermitano non si sa come chiamarlo...lo stesso per le Girgentane arrivate ad un livello di consanguineità elevatissimo ...qualche allevatore sardo preferi' incrociare le sue vacche invece che con la bruna con la modicana ormai tanti anni...e si venne a prendere un toro per i reincroci ...il lavoro è ancora tanto ...quindi in bocca a su cani sardu ---e che viva ....ciao Elmo PS .la selezione del Corso attuale a me non piace ...come si è forse capito sono per il Tradizionale
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07/06/2011, 21:51 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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elmo ha scritto: ...qualche allevatore sardo preferi' incrociare le sue vacche invece che con la bruna con la modicana ormai tanti anni...e si venne a prendere un toro per i reincroci ...il lavoro è ancora tanto ... ....ciao Elmo PS .la selezione del Corso attuale a me non piace ...come si è forse capito sono per il Tradizionale Sì, come in Sicilia si è ampiamente incrociato la pecora sicilana con aquella sarda Il Corso attuale non piace neanche a me. Ho letto, parecchi anni fa, in una rivista specializzata, che lo standard approvato aveva ben poco a che fare col Corso rustico degli Appennini, ormai ridotto a pochissimi esemplari abbastanza disomogenei fra loro. Inoltre, non ricordo se dalla stessa fonte e da altre, appresi che in mezzo c'era anche sangue Fonnese Come è facile capire, sono tradizionalista anch'io PS ti ricordo che io sono Pedru e non Perdu
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07/06/2011, 23:43 |
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Tartano85
Iscritto il: 02/12/2010, 0:51 Messaggi: 33 Località: Sardegna
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Ciao a tutti. Finalmente si parla anche dei nostri cani. Se permettete anch'io vorrei esprimere il mio modesto parere sul nome di questo molosso TUTTO isolano. Sono d'accordo con Perdu che dice che il nome "dogo sardesco" non è il più appropriato, perchè è proprio vero; i nostri avi non parlavano di dogo sardo ma di "Cane o Cani Sardu". PEDRU ha ragione quando dice che parlare di Cane o Cani Pertiatzu,Trinu,ecc. è sbagliato se utilizziamo questo termine per indicare la "Razza Tutta", insomma in generale. Infatti Pertiatzu (ma a volte anche Trinu) indica il mantello tigrato e basta nel caso del cane. Invece "sorgolinu" (Barbagia), "tigrinu", "trìghinu", "trinu"(Ogliastra) indicano prevalentemente il mantello tigrato delle vacche Sarde e anche in questo caso solo il mantello tigrato non tutta la razza in generale. Continuate a lavorare per questi Cani Sardi, lo meritano e poi fanno parte della nostra storia. Ciao.
_________________ Asumancu85
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11/06/2011, 9:54 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Sì, Tartano, è proprio questo il succo del discorso, che sarebbe interessante approfondire Grazie del contributo
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13/06/2011, 0:05 |
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us1111
Iscritto il: 15/03/2009, 21:14 Messaggi: 170 Località: Barì Sardo
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Allora, sul nome anche io do il mio modesto parere. Dogo Sardesco deriva probabilmente da una citazione letteraria di Piero Scanziani. Non è il massimo in quanto non è proprio un nome Sardo ma almeno pare l'abbia preso a prestito da una poesia di Sebastiano Satta. Ci sarebbe magari da discutere quale è il confine tra cane Fonnese, dogo Sardo o magari cane Trighinu di Gavoi, ma insomma, più o meno si sa di cosa si parla. C'è da dire che non tutti conoscono questo nuovo nome "Dogo Sardo", neanche quelli che li hanno...non tutti usano internet...e come ha detto Tartano85 tradizionalmente il nome non esiste! Da Ogliastino posso specificare che "cani Trinu" per quanto evocativo dei vecchi cani autoctoni(di cui un gran numero era appunto tigrato), vuol dire semplicemente cane "tigrato-maculato", "cani trinu" può essere un levriero o mastino o un bastardino qualsiasi; un cane bianco, miele ecc... non veniva certo chiamato "cani trinu". Da che so io anche "cani pertiatzu" è la stessa cosa, non indica per forza il "dogo", ed è generico per i cani di quel colore, tanto che ho sentito chiamare così anche il levriero... Magari è anche più bello come suono ma è indubbiamente una forzatura anche perchè questi cani li hanno conservati a Gavoi(un paese della Barbagia) nel nuorese, e qualcosa anche magari anche nella provincia di Sassari, mentre di fatto sono inesistenti quelli che si chiamerebbero nel caso "cani pertiatzu", per cui se proprio si vuole usare un nome che indica il colore tigrato , per me per una questione di correttezza va usato il nome Gavoese "cane Trighinu" , almeno per quelli che provengono da Gavoi e dintorni, cioè la gran parte. Direi quindi che oltre che il merito della faccenda, anche il nome spetta indubbiamente ai Gavoesi. Qui il mio cane Lampu, "Trighinu de Gavoi".
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14/10/2011, 14:39 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Ben tornato US In linea di massima, son d’accordo su quanto dici e, visto che si presenta l‘occasione, voglio approfondire l’argomento, magari ripetendo inevitabilmente cose da me stesso già dette. Il nome “Dogo Sardesco” non è il massimo, sono d’accordo. Con questo nome, mi sembra evidente, si raggruppano diversi tipi di cani molossoidi allevati da tempo immemorabile in tutta la Sardegna. Esso può avere diverse tipologie e colore del mantello, tra cui il colore cosidetto “pertiatzu”, “pertigatzu”, “trinu”, “trìghinu”, “sorgolinu”, “isthringadu” ecc. ecc. tutti sinonimi ognuno tipico di varie parti della Sardegna e che, tradotto in italiano, significa una cosa sola:”striato”, vale a dire col mantello caratterizzato da delle striature trasversali distribuite in tutto il corpo (nelle zampe possono essere longitudinali). Da notare che anche altri animali in Sardegna (la vacchetta sarda) frequentemente ha il mantello “pertiatzu”. Anche nel Levriero Sardo è molto diffuso il colore “pertiatzu”. Mi sembra logico che, se un pastore di una certa località, mettiamo della Barbagia”, portava un cane da guardia striato in altra zona dove il dialetto era diverso, se qualcuno gli chiedeva che cane era quello, rispondeva: “pertigatzu” (o “pertiatzu”), Va da se allora che in quella località per “pertiatzu” si intendeva (sbagliando), un cane da guardia grosso e di un certo carattere. Questa confusione si è trasmessa fino ai nostri giorni. Detto questo è indubbio che “Fonnese”, “Gavoese”, Mastino di Pozzomaggiore, il Mastino di Bonorva (questi due paesi sono nella provincia di Sassari), sono tutti varietà di un unico cane un tempo diffuso in ogni angolo della Sardegna, il cui mantello può essere di diversi colori, compreso il colore “pertiatzu”, che forse è il più tipico. Naturalmente, grazie all’isolamento tra i paesi della Sardegna, succedeva che ogni paese selezionava, più o meno fortuitamente, un certo tipo di cane o, magari, più di uno, salvo poi, “scambiare il sangue” occasionalmente con quello di cani di altre famiglie in luoghi più o meno vicini. Il “Cane Fonnese” (o Mastino di Fonni), reso famoso da una certa letteratura sarda (citiamo fra gli altri Sebastiano Satta), era forse quello ritenuto il “più cattivo”, forse per lo speciale trattamento che riceveva da cuccioli. Sta di fatto che anche in periodo medievale, in Sardegna, in tutta la Sardegna, esistevano dei cani da guardia tipici e molto rinomati, di grande valore che venivano scambiati (barattati) con vacche e cavalli. Da qui estendere il nome “Fonnese” anche a cani sardi di altre località, il passo è stato breve e logico. In conclusione, estendere il nome “Fonnese” a tutti i cani della Sardegna aventi una certa tipologia è quantomeno improprio, ma tant’è: è andata così e dobbiamo accettarlo. Guardate questi esempi: due levrierini di Ploaghe (entrambi “pertiatzi”) uno dei levrierini che gioca con Nur, Fonnese anch’esso “pertiatzu”
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14/10/2011, 23:07 |
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Perdu
Iscritto il: 19/01/2010, 13:27 Messaggi: 33
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Sinceramente rimango perplesso...la domanda chiara è...quindi? il molosso sardo, che nome dovrebbe avere? a parte il fatto che non sarebbe la prima volta che il colore caratteristico della razza (o il più apprezzato!) dia il nome alla razza (bardino majorero, bardino vuol dire proprio tigrato, eppure ci sono anche bardino neri o fulvi...). E' verissimo che anche un levriero può essere "pertiatzu", ma nessuno (che ne sappia qualcosa ovviamente!) dirà mai...ta bellu cani pertiatzu...per un levriero! semmai dirà...ta bellu cani de lèpori (o leporincu) pertiatzu!...o...la chi su cani de lèpori ddu bollu pertiatzu...
Io sono del parere che cani pertiatzu (il nome dato al cane in uno dei primissimi articoli usciti anni e anni fa...), per il molosso sardo, vada più che bene, poi, saranno i sardi a decidere quale nome su tutti vincerà! Ricordo che Roberto Balia proponeva anche il nome medievale, giàgaru...tutto va bene, ma nomi inventati italiani, per favore! eh eh eh
Per quanto riguarda il levriero sardo, che il nome debba essere cani de lèpori o cane curridore, ok? eh eh eh
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16/10/2011, 11:06 |
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Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
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Ognuno ha le sue opinioni e le sue preferenze, è normale. Però è altrettanto normale che ogni parola ha il suo significato e pertiatzu significa appunto " tigrato", tante che gli abitanti di Fonni (cittadini fonnesi) chiamano ancora oggi pertiatzu i loro cani (di razza fonnese) quando sono "tigrati", che dicono essere il colore più antico. Altro esempio: a Ploaghe non diccono pertiatzu o sorgolinu ma per indicare il colore striato dei loro levrieri dicono " cane curridore istrhingadu e nessuno si sogna di chiamare tutta una varità di levrieri col nome di "isthringadu" anche quando sono bianchi o fulvi. Come si sia verosimilmente diffuso questo nome ( pertiatzu) in altre zone della Sardegna dove non esisteva nel dialetto locale, e come sia nata la confusione fra questo colore e la "razza", abbiamo già detto. Sarebbe come chiamare " grigio un cane bianco. Si può fare, ma a rigor di logica è un controsenso. Questo a prescindere dalle mie simpatie e le mie tendenze che sono (come è noto) molto vicine a quelle di Perdu. Comunque è vero e giusto, saranno i sardi a decidere come chiamare quello che adesso è comunemente noto come "Dogo Sardesco". Io dico che chiamarlo "pertiatzu" (che pure non mi dispiacerebbe) sarebbe perpetuare un errore, perciò, indipendentemente dalla proposta di Balia (proposta che non conoscevo) preferisco di gran lunga, e non da ora, rifarmi al nome medievale "[b] Jagaru[/b]" che oltre ad essere storicamente documentato, ha un significato ben preciso, valido per tutta la Sardegna: Jagaru (o Giagaru) significa appunto, in sardo, "guardiano del cancello". Resta poi da stabilire, geneticamente e morfologicamente, la differenza fra il cosidetto Dogo Sardesco (comunque lo si voglia chiamare) col cosidetto Cane Fonnese di cui esistono, di fatto, numerose varietà. Per quanto riguarda il levriero sardo, anche a me sembrerebbe giusto chiamarlo “Cane curridore” o “Cane de Lepere” Saludos
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
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16/10/2011, 21:02 |
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Perdu
Iscritto il: 19/01/2010, 13:27 Messaggi: 33
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ma sai che quando ho sostenuto la proposta di Giàgaru/Jàgaru, sono stato messo in croce dai sostenitori del nome "Dogo Sardo"??? a me il nome dogo sardo/sardesco mi da fastidio come le sebade, i pabassini, i gueffi, il porcetto, la carta da musica e gli gnocchetti sardi...orrore!!! sono aperto a qualsiasi proposta, purchè sia nella nostra lingua!
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16/10/2011, 21:53 |
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