come tutti i cuccioli....anche quelli presenti sul forum sono meravigliosi (il mio mi emoziona ancor più: oggi pesa gr. 1.650....scusate, cuore di donna ....

) mi chiedo solo come sia possibile che, ancor oggi, si tolgano alla mamma ad un mese di vita. L'aspetto segnalato di mordere tutto è tipico dei piccoli nella loro fase di scoperta del mondo (fase orale) che effettuano principalmente con la bocca. Altro è però se il cagnolino ha potuto godere della convivenza con la madre che si occupa di insegnare l'inibizione al morso. Questo non significa impedire al cane di mordere, bensì insegnargli ad usare bene la bocca.
Dalla quarta settimana di vita il ruolo della madre e dei fratelli diventa determinante!
La madre, infatti, insegnerà ai piccoli a controllare il morso e la stretta mandibolare ("inibizione del morso") e quindi a giocare senza stringere eccessivamente.
In pratica, già dalla terza settimana, i fratellini iniziano a giocare tra di loro, ma ancora non sanno quanto i loro dentini aguzzi possano essere affilati e quanto forte sia la loro mandibola. Ecco che allora un piccolo morde il fratello facendolo piangere. Talvolta i versi del fratello sono sufficienti per interrompere il comportamento, ma molto più spesso i versi acuti stimolano ancora di più la presa. A questo punto la madre interviene. Essa si avvicina e punisce il cucciolo aggressore mettendolo a pancia all'aria e stringendo lievemente il suo musetto. Dopo due o tre volte il giovane cane imparerà che è conveniente evitare di stringere troppo e provocare dolore al suo compagno di giochi, che deve quindi calibrare e controllare il morso, altrimenti la madre arriverà e lo punirà, o - semplicemente - nessun fratello vorrà più giocare con lui.
E' quindi la madre ad insegnare ai cani l'inibizione del morso. Quando ciò non accade, magari perché separati troppo presto dalla cagna o perché questa non si occupa correttamente dei figli (vedi primipara), i cani potranno poi giocare con i proprietari o con i propri simili senza rendersi conto di stringere troppo e provocare dolore: in un cane adulto di grossa mole, questo può divenire un comportamento molto pericoloso e difficile da gestire.
Mi permetto anche di segnalare che nessun umano può eguagliare l'abilità e la tempestività della madre nell'insegnamento ai cuccioli e quindi adottare un cucciolo prima dei 60 giorni porta inevitabilmente ad interrompere un processo educativo e di sviluppo sociale del cucciolo, esponendo l'individuo adulto ad inevitabili difficoltà di inserimento sociale (sia con i simili che con gli umani).
Perdonate la mia pedanteria ma ritengo che il primo vero passo nel rispetto di queste meravigliose creature sia di attuare delle adozioni responsabili