mustazzu, vedo che ti sei iscritto appena ieri. Se l’hai fatto per collaborare sei il benvenuto, ma se ti sei iscritto con l’intenzione di fare polemica, hai sbagliato indirizzo.
Comunque, in via eccezionale, ti rispondo lo stesso, cercando di essere il più sintetico possibile
Ogliastra, Campidano o quello che vuoi, non è quello che conta. Si tratta di stime percentuali della popolazione di una determinata razza, tutto il resto non ha molta importanza. Dici che il rosso nel Fonnese è un colore “comune”. Io non ho niente in contrario. Però devi dimostrarlo. Ti dispiace se ti dico che io, prima di parlare, mi documento? Personalmente, avendo visto parecchie centinaia di cani in tutta la Sardegna non ne ho mai visto uno “rosso”. Non solo, ma parlando con altri allevatori esperti che allevano Fonnesi anche da 30 anni, non ho mai sentito accenare a Fonnesi di colore “rosso”, a meno di non confondere il “ruju” con il “melinu”. Ricordo la tesi di una veterinaria, fatta una dozzina di anni fa e alla cui laurea io ero presente, di “ruju“ non ne parla. Accennava al “melinu”, come di un colore non accettato dai più e, diceva nella sua esposizione, che non era fra i colori più frequenti, ma esisteva comunemente e quindi, anche se non accettato andava citato comunque. Di dove era originaria questa veterinaria, del Nord Sardegna? ma neanche per sogno:
provincia di Cagliari e, per documentarsi, aveva girato meticolosamente tutta la Sardegna. Tanto perché tu lo sappia, uno dei primi cani che ho avuto era "melinu".
Io sono una persona in assoluta buona fede e questo lo dico secondo i dati di cui sono a conoscenza, non per cercare di ostacolare chicchessia.
Per quanto riguarda i miei cani, belli o meno che siano, stai attento! stai facendo con molta disinvoltura delle affermazioni
prive assolutamente di fondamenta! come fai a dire che i miei cani hanno “un patrimonio genetico poco vasto” e che ho usato “
quasi sempre gli stessi cani” ?
Informati bene prima di fare certe affermazioni. Di solito, prima di scrivere cose così gravi ci si documenta.
Si da’ il caso che io allevo Fonnesi da 16 anni (me ne interesso da oltre una ventina) e personalmente, con i cani attuali sono arrivato alla sesta generazione. Sino alla quinta generazione (Nur) ho sempre, dico “
sempre”, introdotto nella mia linea maschi diversi e assolutamente non parenti tra loro (uno di essi proveniva dal cagliaritano). Solo alla sesta generazione ho avuto una cucciolata in consanguineità, della quale non ho tenuto neanche un cucciolo. E allora, com’è che i miei cani hanno un patrimonio genetico poco vasto? Lo decidi tu, in base a fatti e dati inventati di sana pianta o in base a che cosa?
Riguardo al “censimento”, il termine forse è improprio, perché l’intento non era certo quello di censire tutti i Fonnesi esistenti (cosa impossibile per scarsità di fondi e di tempo), ma quello di schedare un certo numero di cani secondo quanto richiesto dall’ENCI per il riconoscimento della razza. Il numero richiesto (oltre 200 cani) era considerato da tecnici esperti come rappresentativo per avere un quadro veritiero e per il riconoscimento della razza. Dici che i ricercatori preposti a questo non si son visti in Ogliastra? Forse è vero o forse, semplicemente, non li hai visti tu. Ma Villagrande Strisaili, dov’è, nella Nurra? A me risulta che sia nel cuore dell’Ogliastra ... e mi risulta anche che lì ci sono stati.
Se hai voglia di contestare, ti avviso che questo non è il posto giusto. Se proprio lo vuoi fare, rivolgiti a chi di dovere e non al Forum
Oppure facciamo una cosa: se il destino del Fonnese non lo decide chi per anni ha impiegato passione, professionalità e sacrifici (valendosi della collaborazione di allevatori incontestabilmente esperti), decidilo tu.
(siamo sempre i soliti: “
pocos, locos y mal unidos”!

)
Siccome non è bene e non è costruttivo continuare questa storia all’infinito (che poi lascia il tempo che trova), io direi di non andare oltre.
Pedru