Certo che li allevo : io, come già detto, mi occupo dei Fonnesi girando per tutta la Sardegna da una 20na d'anni e li allevo da 16. Sono orgoglioso di aver contribuito a diffonderli in tutta l'Isola. Anche per l'ultima ultima cucciolata, molti sono venuti a prenderli dal Sud Sardegna, facendo anche 500 km fra andata e ritorno. Non ho però un allevamento professionale: niente box, ma li lascio completamente liberi in un terreno di quasi un ettaro. Non ne ho mai avuto personalmente più di una copia. Faccio questo solo per passione, per un grande amore per questa nostra razza.
Di carattere sono invidiabili: equilibrati, decisi e sicuri. Non temono nulla, ma con me sono di una ubbidienza è un rispetto commovente. La tendenza a fare guardia si manifesta già prima dei 2 mesi senza nessun addestramento. Importante che abbiano un padrone "capobranco": deciso ed equilibrato. Io non ho mai picchiato i miei cani.
Pedru

Al momento non ho presente la foto postata da Laicu, ma se il "cane di neve" è quello a pelo lungo di colore quasi bianco lo conosco bene.
Personalmente lo trovo un bel cane. Alcuni vedono una rassomiglianza col Bergamasco, ma in realtà non ha nessuna parentela. Si trovano descrizioni di questa variante perlomeno dell''700. Il cane a pelo lungo, per quanto bello ed elegante esteticamente, non era apprezzato, anzi in genere veniva eliminato perché si diceva che fosse meno resistente alle malattie di quelli a pelo medio o corto, forse in questo c'è qualcosa di vero. Il pelo lungo da' problemi: di sicuro ci vuole più cura
Pedru

capito per quanto riguarda i rossi, però bisognerebbe vedere se possono nascere anche da cani di diversa provenienza ... ma il cane da neve è più grande come tipologia o è solo questo esemplare?

la cosa si fà interessante puoi postare qualche foto di cane da neve?

[quote="Pedru]
Non ho però un allevamento professionale: niente box, ma li lascio completamente liberi in un terreno di quasi un ettaro.Pedru[/quote]
Mellus aicci, se gli alleva qualcuno che ha un terreno a cui fare la guardia di sicuro li seleziona meglio, sopratutto caratterialmente. Se no fa la fine delle altre razze da lavoro.

villano le foto non le ho io...l' ho trovata su immagini e l'ho postata perchè mi sembrava che quel cane non fosse puro(per via del pelo che somiglia a quello del bergamasco e del tartufo chiaro) e volevo dei chiarimenti

Marigosa(la madre di Pardula), è nata da 2 cani grigi non consanguinei e cani rossi erano presenti sia nella linea di sua madre, che di suo padre(precisamente suo bisnonno era rosso). Io di cani rossi ne ho visto anche altri non imparentati coi nostri. Ho visto di persona e sono a conoscenza di altri cani da cui nasce questo colore.
Che non sia contemplato dallo standard in quanto ormai molto raro ci può stare, ma non è ne una novità ne è sconosciuto nel cane Fonnese. E' questo quello che viene chiamato "ruju".
Se ti capita di vedere il video-documentario del 2001 "anes de Onne", uno degli anziani intervistati , questo colore lo cita.
Ma, anche in una tesi di laurea del 98' che ho letto io, e che penso sia la stessa che ha letto Pedru, a questo colore si fa riferimento, c'è proprio scritto che il rosso è uno dei 5 colori usati per classificare il mantello del Fonnese; e tra gli allevamenti censiti, in uno di Fonni infatti c'era, e differenza che in altri non venivano eliminati in quanto apprezzati e ritenuti dal proprietario normali Fonnesi che nascono anche da padre e madre neri. Ma cani così erano presenti in un altro allevamento ancora tra quelli censiti, che per coincidenza è quello da cui proviene la madre stessa di Marigosa.

dove si può trovare questo documentario Anes de Onne ? vorrei vederlo

Non sono riuscito a reperirlo, mi aveva passato la videocassetta un amico che l'aveva presa in occasione della manifestazione, i contenuti delle interviste però, in parte sono riportati a questo link:
http://www.ilcontadodelmolise.com/it/ed ... fonni.html

Mi dispiace contraddirti, US, però nelle due tesi di Laurea sul Cane Fonnese elaborate sin'ora (non mi risulta ne siano state prodotte altre) non si fa cenno a cani "rujos" ma, per quanto mi ricordo, a cani "mèlinos". Io alla presentazione di una di queste tesi ero presente perché invitato; l'altra, regalatami dalla stessa autrice, l'ho letta soltanto. Ho conosciuto personalmente tutt'e due le neo veterinarie e ho anche discusso con loro sul Cane Fonnese. Quindi, bisogna stare attenti a non fare confusione fra colore rosso e mèlinu. Ed è il colore mèlinu che veniva scartato da molti pastori ed i cuccioli soppressi. Ma diceva la neo dottoressa, discutendo la sua tesi con tanto di diapositive, "questo cane (il mèlinu) esiste, quindi, benché raro, va citato". E' chiaro che parlando in italiano è facile tradurre "mèlinu" con "rosso". La stessa confusione si può fare parlando in sardo: "ruju" come sinonimo di "mèlinu", ma non è la stessa cosa, c'è differenza. Posso dirlo con certezza, perché la mia prima Fonnese era "mèlina", figlia di madre "sorgolina" (come gli attuali Jana e Nur) e di padre "ispanu", come la mamma ("Nie") e il nonno ("Maresciallo") di Jana.
Per quanto riguarda il link da te citato, “Il Contrado del Molise”, pur molto interessante e documentato, mi sento in dovere di dover fare alcune critiche o, quantomeno, delle precisazioni. Devo dire di aver rilevato delle inesattezze, omissioni e contraddizioni.
Per esempio non dice che, per il riconoscimento della razza, prima che se ne occupasse il Comune di Fonni se ne erano già occupate almeno altre 2 o 3 associazioni: la prima di Oristano, poi una a Sassari (fondata dal sottoscritto nel ‘96”) e, forse, un’altra a Cagliari.
Tutte, per la complessità del compito, dovettero arrendersi. Solo allora (fine anni ‘90/inizio 2000) se ne occuppò il Comune di Fonni. Si fece qualche raduno, qualche convegno e poi anche loro si arresero.
Tutto era destinato al fallimento, finché del riconoscimento non se ne occupò la Facoltà di Veterinaria della Università di Sassari, con ricercatori motivati e capaci che fecero seriamente, scrupolosamente e oggettivamente tutte le ricerche e le documentazioni che l'ENCI, doverosamente, richiede per riconoscere una razza. E’ grazie a loro (ed ovviamente a tutti quelli che hanno collaborato) se oggi siamo ad un passo dal riconoscimento ufficiale della razza.
Per il resto, per non farla troppo lunga, mi limiterò a contestare alcune “testimonianze" (riportate nel suddetto link), nel post seguente
Pedru