Salve avendo cani con una linea di sangue che non si vuole perdere ,fino a che grado di parentela ci s può spingere negli accoppiamenti senza avere problemi ?grazie

Con i cani è bene non andare oltre il nonno con le nipoti.....ma brutte sorprese possono sempre presentarsi.....sia morfologiche che psicologiche e spesso anche invalidanti. In Italia c'è l' eccellenza del pointer....ed è più semplice accoppiare tra soggetti di pari requisiti non consanguinei piuttosto che intraprendere strade non prive di rischi. Il pointer è una razza pittosto pura e fissata geneticamente (non è come lo Spinone Italiano che è stato drathaarizzato o il Kurzhaar che è stato pointerizzato ecc ecc) perciò, se fossi nei tuoi panni allargherei la linea con altre (veramente non consanguinee ma di pregevoli doti) per poi eventualmente ritornare con parenti di quella che vuoi salvaguardare. La consanguineità può distruggere una linea facendola scoomparire dle tutto. Lo sanno bene gli allevatori del mastiff che letteralmente piangono perchè con i canoni e le regole imposte dallo standard non sono più in grado di mantenere la razza e le linee che alcuni di loro hanno ereditato dagli avi. E' bene non arrivare a punti di non ritorno.

Grazie,quindi un accoppiamento per esempio zia nipote potrebbe avere dei rischi?

Quindi più è vicina la parentela, più aumenta il rischio, più è lontana più diminuisce il rischio, Certo, anche con "zia / nipote c'è un rischio, la parentela non è vicinissima ma è già abbastanza, seppure non come padre / figlia o, peggio ancora, fra fratello e sorella.
Saluti
Pedru

si ma questo in via generale...

penso che ogni razza puo risentire in diversa gravita' dello stesso livello di consanguineità ...

Il principio base è quello. Le cose possono cambiare (come accennato da JFlori) se una determinata razza è composta da elementi tutti, in un modo o nell'altro, più o meno consanguinei (queste razze sono più di quanto non si creda), o se invece la razza è composta da individui di diversa origine familiare con una grande varietà genetica. Poi ci sono tutti i casi intermedi. Se la consanguineità è continuata per necessità, come nel primo caso citato, si hanno individui sempre più deboli e magari spesso anche fuori standard. In questo caso gli accoppiamenti tra individui parenti stretti (anche zia e nipote) sono da evitare. Nell'altro estremo, le conseguenze di una consanguineità stretta possono essere nulle o, percentualmente abbastanza rare. Se poi in particolare consideriamo le malattie congenite, il discorso non cambia. Per esempio tutte le razze medio-grosse sono relativamente soggette alla displasia dell'anca (malattia geneticamente complessa e in parte sconosciuta), e con l'aumentare della parentela, aumenta la percentuale dei casi.
In definitiva, gli accoppiamenti tra consanguinei stretti, è sempre meglio evitarli
Saluti
Pedru

Il problema è che, parlando di razze pure, il tuo supposto nipote e zia potrebbe essere in realtà più di questo.....perciò è bene andare a ritroso nel pedigree oltre la quarta generazione per vedere quanti antenati in comune ci sono e quante volte si ripresentano nella genealogia (per questo i club di razza dovrebbero creare dei database dove poter risalire alle origini di ogni soggetto). Questa percentuale di ricorrenza di uno o più avi e/o capostipiti viene chiamata con il termine coefficente di inbreeding. Per poter applicare la consanguineità è necessario anche conoscere la salute dei riproduttori che dovrebbero essere testati per le principali malattie gentiche tipiche della razza affinchè queste non si ripresentino nella prole.....altri problemi che non possono essere invece messi in preventivo sono eventuali malformazioni scheletriche. Ti riporto il caso di una razza sulla quale mi sono documentato all' inverosimile ma che purtroppo alcuni allevatori ed uno in particolare non hanno fatto alla stessa maniera....
Un allevatore aveva la femmina (pagata un occhio della testa) proveniente da una particolare linea di sangue di importazione (piuttosoto consanguinea)....un altro allevatore aveva il maschio pluricampione di una bellezza stravolgente (ho visto entrambi dal vivo) che teoricamente doveva essere di un' altra linea importata da un altro Paese (piuttosto consanguinea). Entrambi gli allevatori decisero di combinare l' accoppiamento credendo di tirar fuori chissà quali campioni di chissà quale straordinaria bellezza e rusticità per non parlare della taglia che ci si aspettava (maschi e femmina avevano una taglia importante pur rientrando nello standard). Risultato?????.......4 cuccioli 2 morti prima di nascere, uno nato con palato sfondato ed un altro sano ( o meglio sana ma di taglia inferiore ai genitori seppur di poco). Non ci crederai ma i 2 cani erano più parenti di quanto si può pretendere da dei cani apparteneti alla stessa razza perchè erano originati dagli stessi identici cani in settima generazione ma alcuni figli erano rimasti nell' emisfero boreale mentre altri erano finiti in quello australe entrambi i Paesi di origine si erano prefissati di selezionare la stessa linea.... ed i discendenti furono poi importati in Italia da allevatori che non ne sapevano nulla. A contribuire a ciò ci si misero pure i nomi degli affissi degli allevamenti che cambiavano di generazione nascondendo ancor di più (a chi certe cose non le vede o non le vuole vedere) la stessa discendenza. Per concludere la femmina che nacque sana fortunatamente anche geneticamente salta calori o non ha dato più di 2 cuccioli a cucciolata.....se ne può dedurre che è poco fertile.
Molti cuccioli di cani da caccia discendenti anche da grandi campioni sono deboli di nervi paura allo sparo, scarsa tempra oppure rissosi (o morfologicamente leggeri) perchè originati da accoppiamenti formulati sul numero dei trofei, dei riconoscimenti, delle coppe e delle coccarde. Non è possibile, in razze selezionate da più di 2 secoli andare incontro ancora a simili fragilità.....come è possibile che si ripresentino sempre gli stessi problemi pur selezionando?? Non avremmo già dovuto risolvere questi problemi?? Eppur si presentano nuovamente a distanza di tutto questo tempo.....In certi casi è più facile che 2 cani paurosi di 2 razze diverse accoppiati tra loro diano prole coraggiosa che 2 cani coraggiosi della medesima razza e/o linea diano cani identici per carattere. Non mi piace l' accoppiamento da te proposto tra zia e nipote specialmente se si parla di linea già creata.....sarei più propenso a nonni per nipoti. Allo stesso tempo capisco il desiderio di voler utilizzare i propri cani per poter mantenere, perpetuare e creare qualcosa di unico (così ci si aspetterebbe sempre)......ti suggerisco di controllare i pedigree e controllare bene sperando di trovare immissioni di cani diversi per parentela in maniera da poterti cautelare da possibili inconvenienti. Non nego che ci siano persone che l' abbiano fatto senza ripercussioni....tra l' altro un grande campione di altra razza continentale da ferma si originò da genitore e figlio. Insistendo troppo su una linea si rischia di perderla del tutto.....mantenerla significa anche fortificarla rendendola inossidabile al tempo.

Grazie allora se i cani sono dei meticci per esempio bracco-pointer entrambi l accoppiamento tra mezzi fratelli zia nipote ecc, non dovrebbe essere pericoloso?

Detto in poche parole, meno geni hanno in comune i genitori, meno pericoloso è l'accoppiamento fra consanguinei, ma il rischio c'è sempre
Saluti
Pedru

Studiosi di genetica mi riferiscono che se si deve proprio lavorare in consanguineità, meglio padre figlia - madre figlio - fratello sorella ma mai zio/a nipoti. Non chiedetemi perchè, non lo so. Sempre comunque con parsimonia, la consanguineità, ma tutti l'hanno usata dalla notte dei tempi ed ha sempre portato ai risultati voluti, fissare i pregi. Per i difetti da levare, ci vogliono tempo, pazienza e determinazione. E tanti libri sulla selezione e genetica