12/07/2011, 10:00
12/07/2011, 10:37
Irmavet ha scritto:Se i messaggi lunghi non sono graditi, basterebbe mettere un limite ai caratteri ammessi nello spazio per rispondere. Non avendo ricevuto messaggi automatici su un'eccessiva lunghezza, non credevo di irritare nessuno o di violare una qualche regola.
........
12/07/2011, 10:54
Tosco ha scritto:Ciao a tutti,
vrrei inserirmi nel discorso, ma francamente vorrei anche e il linciaggio per quello che dirò
Premetto che posseggo due cani (maschio e femmina) che convivono oramai da oltre 3 anni, e non ho un cucciolo in giro, e neanche ho mai avuto un accoppiamento, e neanche la canina è sterilizzata o il maschio castrato............................
12/07/2011, 11:27
Tosco ha scritto:ho la fortuna di avere per carissimi amici di vita ben due veterinari (persone che vedo quotidianamente e che sono validissimi professionisti), ed entrambi (laureati a pisa a distanza di venti anni l'uno dall'altra) mi hanno consigliato di fare così...
Aspettare che la canina si sviluppi e poi decidere se sterilizzarla.
12/07/2011, 11:34
Pedru ha scritto: Te l'immagini se ognuno di noi, o diciamo solo una buona parte, in molti post ci infilasse una lunga serie di citazioni, considerazioni prolisse e via dicendo. Si', è vero: ogni utente può decidere liberamente se leggere o non leggere questo o quel post, però sicuramente tutta la discussione ne risentirebbe, diventando più pesante e difficile da seguire. Meglio evitare.
12/07/2011, 14:38
Irmavet ha scritto:Tosco ha scritto:ho la fortuna di avere per carissimi amici di vita ben due veterinari (persone che vedo quotidianamente e che sono validissimi professionisti), ed entrambi (laureati a pisa a distanza di venti anni l'uno dall'altra) mi hanno consigliato di fare così...
Aspettare che la canina si sviluppi e poi decidere se sterilizzarla.
I due tuoi amici, e colleghi miei , non sono aggiornati.
Gli ultimi studi scientifici, oltre ad avere dimostrato l’ormono-dipendenza dei tumori mammari, hanno anche evidenziato come l’azione cancerogena degli ormoni sessuali sia cumulativa, cioè si sommi di volta in volta ad ogni calore. Secondo quanto riportato nei vari articoli pubblicati, la probabilità di sviluppare un tumore mammario per una cagna sterilizzata prima del primo calore è pari allo 0,05%, ma diventa pari all’8% nelle cagne sterilizzate dopo il primo calore e al 26% nelle cagne sterilizzate dopo il secondo calore; dopo i due anni di età, nemmeno la sterilizzazione è più in grado di prevenire l’insorgenza di neoplasie mammarie, perché l’azione svolta dagli ormoni sulle ghiandole è ormai troppo avanzata.
Quindi la scelta migliore, secondo me (in base a queste nozioni scientifiche) è sterilizzare PRIMA del primo calore. Aspettare non ha senso (soprattutto se si tratta di meticci, ma vale anche per i cani di razza per i quali si è sicuri di non volerli usare in riproduzione).
12/07/2011, 21:19
Irmavet ha scritto:Mah, io preferisco un messaggio lungo ma piacevole da leggere e, soprattutto, scritto in italiano corretto, che risposte brevi ma spaventosamente zeppe di errori d'ortografia... .....
13/07/2011, 7:47
13/07/2011, 9:31
testarossa ha scritto:A quanto pare l'argomento sterilizzazione per quanto già trattato e ritrattato riesce ancora ad infiammare gli animi...
Comunque a titolo di parere strettamente personale, ritengo che emergano sempre una ridda di luoghi comuni, ma non venga mai sottolineato abbastanza come la responsabilità del benessere psicofisico del proprio animale sia solo del proprietario.
In fin dei conti se anche i canili sono pieni, ma una persona ritiene in coscienza di voler fare accoppiare un suo cane mosso dalle ragioni del cuore di tenere un cucciolo (pur magari non sapendolo sta in effetti cercando di assecondare il bisogno atavico di continuità oltre la separazione inevitabile della morte) e in questo si comporta eticamente ovvero senza nemmeno prendere in considerazione l'uccisione di cuccioli appena nati (orrore indescrivibile da condannarsi senza mezzi termini) nè corbellerie congeneri, nonchè prendendosi a carico la sistemazione adeguata della cucciolata nel rispetto delle scelta dei futuri proprietari e dei tempi fisiologici di separazione dalla madre (nè 40 nè 50 giorni, si parla di 60-70 giorni)...
insomma stante tutte queste premesse.... la persona in questione che male fa?
Per quanto riguarda invece il problema prevenzione tumori: certo la componente ormonale ha una sua rilevanza come peraltro in ambito umano, ma esiste comunque una multifattorialità non altrettanto ben indagata. Sterilizzare il cane per avere la certezza di aver "fatto il tagliando" che mette al riparo da ogni sventura non è comunque un atteggiamento corretto.
E il ruolo dell'alimentazione iperproteica o troppo ricca in carboidrati (ruolo ben indagato in ambito umano) dove lo lasciamo?
Così pure come parlare di eliminazione della displasia grazie alla scelta selezionata dei riproduttori (e anche qui il ruolo dell'alimentazione e dello stile di vita dove lo mettiamo?) è concetto un pò da rivedere, mentre è assolutamente vero che finchè alla riproduzione di razza verrano riservati solo i soliti noti bellissimi campionissimi titolatissimi, si avrà una restrizione del pool genetico all'interno della stessa razza con conseguente inevitabile indebolimento della stessa.
Insomma, senza divagare oltre, rimango saldamente dell'idea che un proprietario eticamente corretto e scientificamente informato possa serenamente pensare a far riprodurre anche un meticcio, certo senza effetti da Carica dei 101, senza andare all'Inferno per questo.
13/07/2011, 13:54
testarossa ha scritto:Comunque a titolo di parere strettamente personale, ritengo che emergano sempre una ridda di luoghi comuni, ma non venga mai sottolineato abbastanza come la responsabilità del benessere psicofisico del proprio animale sia solo del proprietario
testarossa ha scritto:In fin dei conti se anche i canili sono pieni, ma una persona ritiene in coscienza di voler fare accoppiare un suo cane mosso dalle ragioni del cuore di tenere un cucciolo (pur magari non sapendolo sta in effetti cercando di assecondare il bisogno atavico di continuità oltre la separazione inevitabile della morte) e in questo si comporta eticamente ovvero senza nemmeno prendere in considerazione l'uccisione di cuccioli appena nati (orrore indescrivibile da condannarsi senza mezzi termini) nè corbellerie congeneri, nonchè prendendosi a carico la sistemazione adeguata della cucciolata nel rispetto delle scelta dei futuri proprietari e dei tempi fisiologici di separazione dalla madre (nè 40 nè 50 giorni, si parla di 60-70 giorni)...
insomma stante tutte queste premesse.... la persona in questione che male fa?.
testarossa ha scritto:Per quanto riguarda invece il problema prevenzione tumori: certo la componente ormonale ha una sua rilevanza come peraltro in ambito umano, ma esiste comunque una multifattorialità non altrettanto ben indagata. Sterilizzare il cane per avere la certezza di aver "fatto il tagliando" che mette al riparo da ogni sventura non è comunque un atteggiamento corretto.
testarossa ha scritto:E il ruolo dell'alimentazione iperproteica o troppo ricca in carboidrati (ruolo ben indagato in ambito umano) dove lo lasciamo?
testarossa ha scritto:Così pure come parlare di eliminazione della displasia grazie alla scelta selezionata dei riproduttori (e anche qui il ruolo dell'alimentazione e dello stile di vita dove lo mettiamo?) è concetto un pò da rivedere, mentre è assolutamente vero che finchè alla riproduzione di razza verrano riservati solo i soliti noti bellissimi campionissimi titolatissimi, si avrà una restrizione del pool genetico all'interno della stessa razza con conseguente inevitabile indebolimento della stessa.
testarossa ha scritto:Insomma, senza divagare oltre, rimango saldamente dell'idea che un proprietario eticamente corretto e scientificamente informato possa serenamente pensare a far riprodurre anche un meticcio, certo senza effetti da Carica dei 101, senza andare all'Inferno per questo.
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