CHE NE PENSATE?

“Porteremo alcuni esemplari di yak sulle Dolomiti bellunesi, dove potranno vivere in un contesto climatico e ambientale ideale per loro. La convivenza di questi ‘spazzini del bosco’ con animali di altre specie contribuirà tra l’altro ad accrescere la biodiversità della zona e a favorire la salvaguardia dell’ambiente, valorizzando anche le aree marginali del territorio.”

Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, a proposito del trasferimento di una mandria di yak nell’Alpago, sulle Dolomiti bellunesi. Nel territorio, a Valle di Cadore, sono già presenti 45 esemplari, ben inseriti nel contesto climatico-ambientale della zona.
La consegna degli animali avverrà lunedì prossimo, 30 novembre, alle 12.30. Questi esemplari, che sono un bene dello Stato, verranno dati in comodato d’uso gratuito ad una azienda privata, che li alleverà nel pieno rispetto delle norme sul benessere degli animali e non saranno destinati alla macellazione.

Gli animali hanno fatto parte del progetto di ricerca triennale avviato nel 2005 dal Ministero delle politiche agricole e forestali denominato “L’Allevamento dello yak per il recupero delle aree marginali: studi sull’adattamento e valutazione delle caratteristiche dei prodotti”, che è stato effettuato dal Cra-Istituto sperimentale per la zootecnia (Isz) di Roma. Il gruppo degli yak usato per la ricerca è stato collocato in un’area a quota 1450-1500 metri a ridosso dei monti della Laga detti “Monti Gemelli”, poi successivamente spostati in Abruzzo.
L’obiettivo era duplice: verificare se gli animali potessero rappresentare un’ulteriore opportunità per la montagna e favorire l’accumulo di conoscenze da mettere a disposizione dei paesi d’origine.

In soli due anni, l’animale ha dimostrato una notevole capacità di adattamento, tanto che il nucleo originario si è riprodotto e ora il numero del gruppo è raddoppiato.
Il suo comportamento alimentare, poi, ha avuto il duplice effetto positivo di favorire il controllo della crescita delle infestanti e di consentire la ricrescita delle altre essenze foraggiere, contribuendo a un graduale ripristino delle condizioni normali dei pascoli dell’Appennino.
Proprio per la sua capacità di adattamento all’ambiente e per la sua alimentazione, basata su vegetazione non utilizzabile da ovini, caprini e bovini, in Svizzera parte dei finanziamenti destinati a tenere pulito l’ambiente vanno agli allevatori che usano gli yak a questo scopo.

Oggi, a ricerca conclusa, si può effettuare il trasferimento di parte degli animali in un territorio in cui gli yak potranno contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio.

“Sono certo – ha detto il Ministro – che il trasferimento degli yak contribuirà a rendere ancora più bello un territorio, quello delle Dolomiti, unico al mondo. Grazie alla vocazione ‘ecologica’ di questo animale, l’ambiente sarà più pulito e potremo valorizzare ancora di più queste aree, creando anche una attrattiva in più per il turismo nella zona”.

Per chi non conoscesse lo Yak:
http://www.agraria.org/zootecnia/yack.htm

la vedo dura mungerli , per fare gli yogurt

gli yak!!! fantastico!
a causa del mio precedente lavoro (cooperazione internazionale) sono stato in tibet per 6 mesi e ho avuto modo di apprezzare questo animale "sacro" per i tibetani. Sacro nel senso che è l'unico animale che può essere ucciso e mangiato da loro, a cui da loro latte, formaggio, carne e pelli.
Ho mangiato la carne di yak in diverse ricette...quella che apprezzo di più è la carne cruda e congelata, tagliata in pezzetti piccoli quando è ancora congelata, intinta in una miscela di peperoncino piccante e accompagnata dall'immancabile piatto tibetano che è lo "tsampa", farina di orzo tostato macinato ed impastato con te salato e burro di yak.
Il burro di yak...altra prelibatezza. I tibetani lo usano per fare un sacco di cose, per metterlo nel te salato, per mangiarlo sul pane con lo zucchero, per impastarlo con noci pestate e zucchero e ricavarne un alimento molto energetico.
Che ricordi che mi fate venire in mente!! Lo yak, a causa anche ell'elevata altitudine in cui vive (sopra i 4000 metri) è un animale molto docile, umile, si nutre molto lentamente, non è vorace come le nostre bestie (!!) pascola lento e pacifico tanto sa che erba ne troverà sempre, anche scavando nella neve di inverno. E poi è un ottimo apripista....per raggiungere alcuni villaggi durante la stagione della neve, vengono caricati come dei muli e mandati avanti a coppie affinchè aprano la strada a chi li segue.
Seguirò questo post sperando di trovare altre informazioni utili su questa esperienza italiana!

da vedere le foto non mi pare che siano animali molto docili..

ciao grinto! no, ti assicuro che sono molto più docili delle nostre mucche, i bambini sin da piccoli vengono addestrati ad interagire con loro....sembrano dei grossi bisonti ed allora incutono timore ma poi quando li incontri ti accorgi che non è così. Ecco un mio primo incontro con loro! siamo a 4300 metri nel tibet orientale

Sono animali interessanti, ma extracomunitari, il ministro rinuncia alla sua fede politica???? saluti, Mario

ehehehehe....mi astengo da valutazioni politiche!

questa primavera sono andato a fare un giro al passo del s.bernardino (cantone dei grigioni,svizzera)e ancora a bassa quota ho visto parecchi animali in un bosco-pascolo.
siccome erano sotto l'ombra delle piante non li ho visti bene ma mi erano sembrati yak.

Riposto questa discussione in cui sono presenti alcune notizie in più.
bovini-f15/yak-t952.html